martedì 1 marzo 2016

TRANI, UNA GRANDE STORIA interrotta alla "lunga storia" del Teatro San Ferdinando

Entriamo subito in argomento. Una città senza un vero teatro non ha un motore di cultura e non promuove cultura "stabile". Sembra assurdo e inquietante che nessuno - cittadino o uomo pubblico - sia mai riuscito a portare a termine tale missione ed a farsi carico storico di colmare questa mancanza-assenza in una Città che poggia su fondamenta millenarie. 

TRANI. TURENUM. Pochi ricordano che insediamenti abitativi risalenti al Bronzo recente e finale (F. Biancofiore) sottostanno al Monastero di Colonna (Penisola di Colonna) mai dissepolti per dar vita ad un Parco archeologico "sognato" solo dagli archeologi. Immaginiamoci per un istante una Trani turistica che non richiamasse solo per le formidabili testimonianze artistiche medioevali: aumenterebbero le visite di viaggiatori, studiosi e curiosi. Eppure già nel 1960 si sapeva di tali scoperte, da quando F. Gambassini identificò il sito archeologico di Capo Colonna; seguirono gli scavi esplorativi di F.G. Lo Porto che nel 1972 svelò una incontaminata successione stratigrafica interessante sei secoli (!). Nel 1980 ulteriori scavi sul lato occidentale del Monastero confermarono soprattutto un insediamento capannicolo della c.d. civiltà subappenninica (F. Biancofiore), quella cultura - per intendersi - che ebbe a costruire sepolcri dolmenici nell'entroterra (a Bisceglie in primis il famosissimo Dolmen della Chianca): il fenomeno del megalitico coinvolse dal Neolitico al Bronzo l'intera Europa (UK, Irlanda, Francia, Spagna, Malta e da lì la Puglia). 

Ma quando sorse una vera TURENUM?    La testimonianza più antica dell’esistenza di un nucleo abitato identificabile con Trani risale alla Tabula Peutingeriana (sec. III d.C.), dove esso compare con il nome di Turenum. 
I vari "segmenti" della Tabula

Come appare la "strisciata" della Tabula Peuteringeriana (Vienna)

Particolare con Turenum (Trani), a sin Bardulos (Barletta), a dx Barium (Bari)



L'opera di Volpe chiarisce: 



 
Citazione da opera di Volpe

Nel primo Millennio la storia di Trani è legata alle vicissitudini di tutta la Puglia ed è  troppo nota per soffermarcisi. Tante sono le opere che la descrivono, tanti gli Autori : un pensiero particolarmente caro va alle tante opere di Benedetto Ronchi, già Direttore della Biblioteca di Trani, né va sottaciuta l'opera del prof. Giuseppe Viesti, che fu a lungo professore di diritto della navigazione presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Bari e che tanto scrisse sulla storia tranese ed in particolare sulla importanza indiscussa degli Statuti Marittimi. Ecco che poi tasta storia rischia di arenarsi nel presente, quasi fossimo afflitti da male alzheimeriano (male comune invero a tanta Italia di oggi che tende a valutarsi troppo o troppo poco)-



Con umiltà e operosità occorre una cordata per riedificare (o edificare) un nuovo teatro San Ferdinando a Trani. Bello e coraggioso il video di Rino Negrogno et Al. Persino commovente. Grazie. Abbiamo sentito parlare del Teatro dai nostri genitori, da alcuni anziani e da gente che non c'è più. Ora lo vediamo in virtuale. Uniamoci in questa lotta "civile": questo deve essere  l'invito rivolto a ogni uomo di cultura. Tranesi e no. Perché la cultura appartiene a tutti.

Negli anni Novanta tre grandi teatri europei sono stati distrutti dalle fiamme: il Liceu di Barcelona (1994) è stato inaugurato nel 1999; La Fenice di Venezia (1996) è risorto nel 2003; il Petruzzelli di Bari (1991) ha ripreso a funzionare nel 2009. Dunque è possibile, nel consorzio tra pubblico e privato, far rivivere un Teatro. Questa è la sfida che rilanciamo come Istituto che ha sede principale proprio a Turenum. (am)

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