di Michele Miglionico
e-zine dell'Istituto di formazione S.I.E.B. Reg. 11/03 del Tribunale di Trani (giusta autorizzazione in data 17/11/03) Direttore responsabile Lucia DE MARI
martedì 16 dicembre 2008
TEATRO - Un giardino di aranci fatti in casa
domenica 7 dicembre 2008
FUMETTI - David Murphy - 911 #02
di Michele Miglionico
Roberto Recchioni è ormai una star, nel microcosmo del fumetto italiano. Un colosso come la Panini non avrebbe investito su una sua serie se non si fosse fatta due conti in tasca. Qui lo sceneggiatore ha infuso tutta la sua passione per i generi tipici di un target maschile.
Il suo nuovo concept è acuto: se in genere ci si meraviglia quando il protagonista di una storia d'azione sembra inseguito da disastri e sembra uscirne troppo facilmente, senza un apparente motivo... stavolta c'è. Sul pompiere David Murphy pesa un anatema lanciato sui suoi antenati, il quale spiega tutte le disavventure che gli capitano. Un anti-talento che qualcuno vuole sfruttare. Con un'assoluta assenza di tatto e buon gusto, questo "qualcuno" è un personaggio che magari non conoscerete (ignoranza in cui versava chi recensisce), ma realmente esistito e morto pochi anni or sono - non aggiungiamo altro per non rovinare l'eventuale sorpresa.
Il modus operandi dei villains affonda le radici nella scomoda realtà della speculazione - da cui il titolo dell'albo "Shock economy".
Una felice novità di questa miniserie è il flusso ininterrotto che rappresenta: non c'è particolare frattura tra un numero e l'altro, complice la continuità estetica garantita dal lavoro di Matteo Cremona. Un disegnatore esaltato un po' in tutte le community, che a ben vedere fa effettivamente un buon lavoro.
Considerando il prezzo, è un acquisto che merita.
Il suo nuovo concept è acuto: se in genere ci si meraviglia quando il protagonista di una storia d'azione sembra inseguito da disastri e sembra uscirne troppo facilmente, senza un apparente motivo... stavolta c'è. Sul pompiere David Murphy pesa un anatema lanciato sui suoi antenati, il quale spiega tutte le disavventure che gli capitano. Un anti-talento che qualcuno vuole sfruttare. Con un'assoluta assenza di tatto e buon gusto, questo "qualcuno" è un personaggio che magari non conoscerete (ignoranza in cui versava chi recensisce), ma realmente esistito e morto pochi anni or sono - non aggiungiamo altro per non rovinare l'eventuale sorpresa.
Il modus operandi dei villains affonda le radici nella scomoda realtà della speculazione - da cui il titolo dell'albo "Shock economy".
Una felice novità di questa miniserie è il flusso ininterrotto che rappresenta: non c'è particolare frattura tra un numero e l'altro, complice la continuità estetica garantita dal lavoro di Matteo Cremona. Un disegnatore esaltato un po' in tutte le community, che a ben vedere fa effettivamente un buon lavoro.
Considerando il prezzo, è un acquisto che merita.
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