venerdì 30 dicembre 2011

LEDPRO X6 : un utile accessorio per Camcorders & DSLRs


Non è un giocattolino di plastica. Appare solido sufficientemente tra le mani. Non è costoso (intorno ai 150 euro) ma è insostituibile quando nella ripresa effettuata sia con Camcorder sia con digireflex le condizioni di luce appaiono critiche o quando si vuole rendere più "professionale" la illuminazione. E' una fonte di luce che può essere montata su cavalletto o innestata sulla camera.
 E' alimentato con quattro pile AA ed è fornito di reostato (si accende con uno scatto e se ne regola la intensità di luce  emessa dai LED).


Sono ben  63 i LED bianchi che emettono una luce di 5500-5600 Kelvin (temperatura di colore), assai vicina alla luce solare e dei lampeggiatori elettronici. 


La scala di temperature esprime le gradazioni di colore che partendo dal rosso–arancio delle temperature basse arriva all’azzurro–blu di quelle più alte, colorazioni assunte dalla luce in condizioni particolari che vanno dalla luce di candela (rossastra) al cielo coperto di nuvole (azzurra).

L’uso di questa scala, in fotografia si rende necessario per avere un riferimento nella valutazione del bianco, dal momento che il nostro sistema visivo (occhio–cervello) tende a compensare le dominanti in base alla condizione di illuminazione presente al momento, mentre le pellicole fotografiche non hanno capacità di adattamento automatico.
In pratica, se guardiamo un foglio di carta bianco, sia alla luce di una candela che alla luce di un tubo al neon, siamo portati comunque a valutarlo di colore bianco, mentre lo stesso foglio, in una fotografia apparirebbe rossastro alla luce di candela e assumerebbe una colorazione tendente al verde illuminato da una lampada al neon.
L'illuminatore è dotato di alette metalliche e di due filtri per la correzione in ambienti interni.


Specifications (dal produttore)

Power Rating:
DC 5.0V-7.5V – 8 watts
Power Source
4 x regular AA batteries
Lamp
63 Super White LED’s
LED Service Life
Approx. 10,000h
Colour Temperature
Approx. 5600k
Barndoor
2 wing with correction filter
Mounting
Hot shoe / ¼” thread
Dimensions
120(H) x 90(W) x 70(D) mm
Weight
285grams (without batteries)



ELOGIO DELLA FOLLIA 8: AD ALBINO IL CIRCOLO DELLA LEGA



Il Saggio e Sapiente Umberto Bossi - vanto della oligarchia culturale non solo italiana - giovedì sera ha partecipato alla «Berghem Frecc» di Albino del Carroccio insieme a Roberto Maroni e Roberto Calderoli: è dai tempi del Circolo di Vienna che non si assisteva ad un banchetto  di filosofia di tale livello.Abbiamo estrapolato alcune "sentenze" emerse nel meeting del Circolo della Lega, in quanto degne di rilievo e di ulteriore riflessione per il supremo stile linguistico e l'elevato rigore storiografico. Inutile dire che il pubblico presente e al "verde" (non solo per bandiere e fazzoletti ma anche economicamente dopo la stretta nazionale delle borse) è più volte andato in visibilio dinanzi alle performance dei Grandi Pensatori che si esibivano, gridando "successone" "successone" (o "secessione"? non mi è stato molto chiaro nella confusione monocromatica dei convenuti). Delirio di folla come quando a Barcellona scesero i Beatles. A un certo punto Bossi (Saggio e Sapiente) ha anche coinvolto il pubblico che gremiva il palazzetto di Albino pregandolo correttamente di «mandare un saluto al presidente della Repubblica» e qui è partita una lunga serie di acclamazioni stridule che sembravano fischi. Una finezza di stile che è andata in crescendo quando, rispondendo alla interazione del Saggio, un  gruppo di leghisti (non è chiaro se di bronzo, alla pari delle "facce") ha cominciato ad intonare il peana scandendo all'indirizzo del presidente del Consiglio lo slogan «Monti vaffanculo»: «Magari gli piace», ha risposto ridendo il Saggio dal palco. Un clima tra il militaresco e il picaresco ha rischiato di compromettere la intellegibilità delle riflessioni profonde ma, grazie ad Atena, il silenzio e l'ascolto hanno prevalso abbeverando le anime assetate di Logos.
Il Saggio, con eloquio solo scalfito dall'insulto ictale che ha lasciato in vita solo i neuroni migliori e più selezionati, ha fatto anche riferimento ai festeggiamenti dei 150 anni dell'Italia ed alle guerre per l'unità nazionale ed ha stravolto il ricordo degli Spadolini, dicendo che «tutti i giovani morti stavolta sparerebbero dall'altra parte»: a dire il vero, ha avuto un rush cutaneo quando un bambino, pensando di essere allo stadio, ha agitato una bandiera tricolore dalle spalle del padre. Sul governo Monti, il Saggio-Sapiente-Senatur (SSS) ha tenuto a sottolineare che «è stato voluto e messo lì dal presidente della Repubblica, non ce ne dimenticheremo». Quando qualcuno sul palco gli ha svelato le origini meridionali del Presidente Napolitano, ha sussurrato: «Non sapevo che l'era un terun».
«Roma è piena di furbacchioni - ha aggiunto - non solo la politica ma anche il Vaticano».
«Noi dobbiamo andare a Milano a confermare che con le buone o le meno buone che Padania sarà: adesso ci siamo rotti le balle». Applausi scroscianti. «Chiamiamola indipendenza», ha farfugliato il Saggio Bossi. «O con le buone o con le meno buone arriverà la Padania». Così parlò il novello Zaratustra. Corre voce che dalla tomba di Karl Popper, in un piccolo cimitero di Vienna, sia fuoriuscito un soffocato lamento. O erano applausi sordi? Comunque un dialogo tra Grandi.  (Erasmo da Rotterdam)

mercoledì 21 dicembre 2011

Nikon D3100 contro tutti: regge il confronto? vale la pena?

Nikon D3100 contro tutti: regge il confronto? (intendiamo con altre Nikon e Canon vicine di fascia o di stessa fascia?). Vediamone le caratteristiche principali, come da Nikon Europa.

Tipo: Fotocamera digitale reflex con obiettivo singolo
  • Innesto dell’obiettivo: Baionetta F-Mount Nikon con contatti AF
  • Angolo di campo effettivo: Lunghezza focale dell’obiettivo circa 1,5x (formato DX Nikon)
  • Sensore di immagine: Sensore CMOS 23,1 x 15,4 mm
  • Pixel effettivi: 14,2 milioni (Pixel totali 14,8 milioni)
  • Sistema di riduzione della polvere: Pulizia sensore di immagine, dati di riferimento della funzione immagine “dust off” (software Capture NX 2 opzionale necessario)
  • Dimensione dell’immagine (pixel):  4.608 x 3.072 (L); 3.456 × 2.304 (M); 2.304 × 1.536 (S)
  • Formato file: NEF (RAW con compressione); JPEG: linea di base JPEG conforme a compressione Fine , Normal  o Basic; registrazione simultanea di immagine RAW con compressione e JPEG Fine disponibile
  • Supporti: Card di memoria SD (Secure Digital), SDHC, SDXC e Eye-Fi
  • Sistema Picture Control: Selezionabile tra Standard, Neutro, Vivace, Monocromatico, Panorama, Ritratto; l’impostazione di Picture Control selezionata può essere modificata
  • Mirino: Mirino reflex con obiettivo singolo a pentaspecchio (copertura fotogramma circa il 95% in orizzontale e in verticale)
  • Specchio Reflex: Ritorno rapido
  • Apertura diaframma: A riapertura istantanea, comando elettronico
  • Obiettivi compatibili: AF-S o AF-I NIKKOR: supportate tutte le funzioni. AF NIKKOR tipo G o D senza motore per l’autofocus incorporato: supportate tutte le funzioni eccetto l’autofocus. Altro AF NIKKOR senza motore per l’autofocus incorporato: supportate tutte le funzioni eccetto l’autofocus e la misurazione Color Matrix 3D II. IX NIKKOR e F3AF: non supportati. Obiettivi PC di tipo D: supporta tutte le funzioni eccetto l’autofocus e alcuni modi di ripresa. AI-P NIKKOR: supportate tutte le funzioni eccetto l’autofocus e la misurazione Color Matrix 3D II. Obiettivi senza CPU: autofocus non supportato. Può essere utilizzato nel modo di esposizione M, ma l’esposimetro non funziona. È possibile utilizzare il telemetro elettronico se l’apertura massima dell’obiettivo è f/5,6 o superiore.
  • Tipo di otturatore: Otturatore sul piano focale con scorrimento verticale e comando elettronico
  • Tempo di posa: Da 1/4.000 a 30 sec. in step di 1/3 EV, posa B
  • Tempo sincro flash: X=1/200 sec.; otturatore sincronizzato su 1/200 sec. o su un tempo più lungo
  • Modo di scatto: Singolo, continuo, autoscatto, scatto silenzioso
  • Velocità di scatto: Fino a 3 fotogrammi per secondo 
  • Misurazione esposimetrica: Misurazione esposimetrica TTL con sensore RGB da 420 pixel
  • Metodo di misurazione esposimetrica: Matrix; Ponderata centrale; Spot
  • Modo: Modi Auto (auto, auto [senza flash]); Modi scena (Ritratto, Panorama, Bambini, Sport, Close-up, Ritratto notturno); Auto programmati con programma flessibile (P); Auto a priorità dei tempi (S); Auto priorità diaframmi (A); Manuale (M)
  • Compensazione dell’esposizione da -5 a +5 EV in incrementi di 1/3 EV; Blocco esposizione
  • Sensibilità ISO (indice di esposizione consigliato): sensibilità ISO da 100 a 3200 in incrementi di 1 EV, può essere impostata su circa 2 EV superiore a ISO 3200 (equivalente a ISO 12800); disponibile controllo automatico ISO
  • D-Lighting attivo: Può essere selezionato tra Sì (Auto) o No
  • Autofocus: Modulo autofocus Nikon Multi-CAM 1000 con rilevazione di fase TTL, 11 punti AF (compreso un sensore a croce) e illuminatore ausiliario AF (campo di utilizzo pari a circa 0,5-3 m)
  • Motore di messa a fuoco: Autofocus (AF): AF singolo (AF-S); AF-continuo (AF-C); selezione AF-S/AF-C automatica (AF-A); attivazione automatica della messa a fuoco a inseguimento predittivo in base allo stato del soggetto. Messa a fuoco manuale (MF): È possibile utilizzare il telemetro elettronico
  • Modo area AF: AF a punto singolo, AF ad area dinamica, area AF auto, AF tracking 3D (11 punti)
  • Blocco della messa a fuoco
  • Flash incorporato: Numero di guida pari a circa 12/39, 13/43 con flash manuale (m/ft, ISO 100, 20 °C); Auto, Ritratto, Bambini, Close-up, Ritratto notturno: flash automatico e sollevamento automatico; P, S, A, M: sollevamento manuale con rilascio del pulsante
  • Compensazione flash: da -3 a +1 EV in incrementi di 1/3 EV
  • Slitta accessori: si
  • Terminale sincro: Adattatore sincro AS-15 (acquistabile separatamente)
  • Nikon Creative Lighting System (CLS): si
  • Bilanciamento del bianco: Auto (Bilanciamento del bianco TTL con sensore di immagine principale e sensore RGB da 420 pixel), incandescenza, fluorescenza (7 tipi), sole diretto, flash, nuvoloso, ombreggiato, manuale predefinito, tutti eccetto l’impostazione manuale predefinita con regolazione fine.
  • Live View : si
  • Registrazione di filmati: Si. Formato file: MOV
  • Registrazione di filmati: Dimensione del fotogramma e velocità di scatto: 1920 × 1080, 24 fps; 1280 × 720, 30 fps
  • Monitor: LCD TFT da 7,5 cm, circa 230 k punti con regolazione della luminosità
  • Riproduzione e Funzioni ritocco
  • USB
  • Uscita HDMI : Connettore HDMI di tipo C
  • Lingue supportate: Cinese (semplificato e tradizionale), ceco, danese, olandese, inglese, finlandese, francese, tedesco, indonesiano, italiano, giapponese, coreano, norvegese, polacco, portoghese, russo, spagnolo, svedese, turco
  • Batteria: Una batteria ricaricabile Li-ion (EN-EL14 battery) in dotazione
  • Adattatore CA
  • Dimensioni (L x A x P): Circa 124 × 96 × 74,5 mm
  • Peso: Circa 500 g con batteria e card di memoria, ma senza tappo corpo
  • Robustezza: Corpo e otturatore sono durevoli fino a circa 100.000 cicli.
In sintesi comparativa la D3100 guadagna su tutte le altre Nikon prese in considerazione: in risoluzione, video ripresa Full HD, un pizzico di sensibilità in più (resta da vedere quanto i 12800 ISO siano effettivamente utilizzabili) ed una nuova versione del processore d’immagine, l’EXPEED2. Conserva peraltro lo stesso modulo AF di D3000 e D5000 ed è come loro sempre priva di motore AF interno. La Nikon D3000 perde nel confronto data l’evidente mancanza delle funzionalità video ed il suo sensore CCD di derivazione D40 e potrebbe convenire acquistarla a prezzi da saldo. La D5000 tiene:  il suo sensore da 12.3 megapixel per quanto ora sorpassato dal nuovo CMOS della D3100 rimane validissimo nonchè ampiamente testato (lo stesso montato sulla Nikon D90); più controllabile l’esclusivo D-Lighting e presente l’opzione di bracketing. Ancora un buon affare dunque.


Passiamo al confronto con le Canon. Quattro megapixel e 150 euro circa di differenza tra la Nikon D3100 e la Canon EOS 550D. In effetti il confronto andrebbe fatto più propriamente con una reflex come la EOS 500D piuttosto che con la 550D. In casa Canon  manca una vera entry-level con tecnologia adeguata:  anche la EOS 1000D non può infatti reggere il paragone con la entry-level Nikon.
Se si curiosa tra gli specialisti, CameraLabs (v.) compara  la Nikon D3100  con le Canon 550D e 1000D, sia in condizioni di luce normali che alle alte sensibilità. Conclude la prova un confronto con le Nikon D3000, D5000 ed EOS 500D. Allora? Malgrado i quattro megapixel in meno della D3100 rispetto alla Canon, "a giudicare dagli ingrandimenti ottenuti la differenza tra le due in condizioni reali sembra essere minima, almeno con le ottiche in dotazione. La Canon EOS 550D meriterebbe un’obiettivo di migliore qualità per poter esprimere al massimo le potenzialità del suo sensore da 18 megapixel ma con l’ottica in dotazione le differenze con i 14 megapixel della Nikon D3100 sono praticamente nulle. A livello di processo delle immagini qui la 1000D sembra ottenere risultati più simili a quelli della D3100, meno contrastati e definiti rispetto alla 550D. Tuttavia le differenze di risoluzione sono qui piuttosto evidenti, con la D3100 capace di restituire chiaramente una resa di dettaglio superiore (vedi dettagli dei palazzi e del fogliame degli alberi) che unita all’eliminazione automatica delle aberrazioni cromatiche ne conferma la netta superiorità rispetto alla concorrente EOS 1000D. Anche considerando la differenza di prezzo a favore della Canon pensiamo che molti troveranno giustificato il maggiore esborso a fronte delle prestazioni assicurate dalla Nikon." Dunque auguri di buon lavoro ai neopossessori della Nikon D 3100. (a.m.)


martedì 20 dicembre 2011

"SOGNO O SON DESTO?": seminario clinico SIEB al Dip. di Neuroscienze della UniBA

Sabato 17 Dicembre 2011. Con grande successo di partecipazione attiva, si è svolto, presso l'aula di Psichiatria dell'Università di Bari - con cui il SIEB è convenzionato culturalmente -  il seminario di otto ore sul tema "SOGNO O SON DESTO?": formazione e decifrazione dei processi ipnici e onirici. Il seminario era rivolto a medici specializzandi in psichiatria, neuropsichiatria infantile, neurologia, studenti del corso di laurea per  tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori professionali; psicologi in formazione e tirocinio ecc. e si propone di illustrare, tra sonno e sogno, il possibile lavoro psicodrammatico e/o interpretativo nel setting di psicoterapia. Ha introdotto i lavori il dr. Saverio Papagni, neurologo e psicoterapeuta (SIEB). Ha fatto seguito la illuminante lezione introduttiva della prof. Anna Rita Carone (psicologo docente della Un. di Bari e referente universitaria della convenzione tra istituto SIEB e UniBa). Quindi il dr. Achille Miglionico (SIEB), il conduttore del seminario, ha affrontato e sviluppato i temi, partendo da un originale excursus storico-antropologico culminato nella ricerca freudiana e post-freudiana; il linguaggio del sogno, al di là della interpretazione popolare di sapore cabalistico, è stato ricondotto alla visione sempre attuale di "via regia all'inconscio", è stato accostato al linguaggio analogico della informatica, tratteggiandone grandezze e limiti sintattici; si è affrontato il processo di deformazione onirica e come riavvicinarsi al contenuto latente del sogno, che rimane un messaggio di sé a se stessi di grande valore elaborativo in termini autoterapeutici, esistenziali e copionali (in senso prospettico junghiano e berniano). L'uditorio è stato condotto gradualmente alla comprensione dell'apparentemente incomprensibile.  Delineati i processatori dell'inconscio (spostamento, condensazione e simbolizzazione), ci si è soffermati sulla importanza dei simboli nell'uomo, il che ha improntato ogni produzione mitologica ed artistica di ogni tempo e luogo.



    Nodale e coinvolgente, ai fini della narrazione attraverso simboli, è stata la proiezione del corto Un chien andalou (1929) di Luis Buñuel e Salvador Dalì, il film più significativo del cinema surrealista. Nel pomeriggio i lavori, introdotti dalla psicoterapeuta spagnola dr. Neus Lopez Calatayud, sono proseguiti con una serie di sogni di clienti odierni attraverso i quali il dr. Achille Miglionico ha illustrato le tecniche di lavoro sui sogni in setting psicoterapeutico. 
La serie dei seminari clinici organizzati dal SIEB in ambito universitario barese proseguirà sabato 18 febbraio 2012 con un incontro di otto ore su: "Organizzazioni marginali: problemi di diagnosi e trattamento". (m.m.)






R. Magritte - Le Savoir La porta Socchiudo la porta: s'intravede la luce La via non è fuori  È nel buio più intenso  nella parte più osc...