lunedì 26 aprile 2010

FUMETTI - The Sandman #14

di Michele Miglionico


Se un critico di arte sequenziale osasse parlar male di quest'opera degli anni '90, verrebbe ufficiosamente radiato da qualsiasi redazione degna di questo nome.
Quindi non parleremo più di tanto né della disegnatrice Jill Thompson, espressiva ma rischiosa per i giovani lettori; né dello sceneggiatore Neil Gaiman, ormai più noto per la sua attività di romanziere, lanciato da questa rivoluzionaria serie della Vertigo, linea matura della DC, in cui prendeva, a conti fatti, solo il nome di un antico personaggio per creare Morfeo e l'intera mitologia che gli ruota intorno. Morfeo è un nome di Sogno e tutta la sua epopea è sospesa tra la lucida drammaticità del mondo reale e la poesia del mondo onirico, che spesso ha il sopravvento confondendo i lettori più distratti e impreparati.
In questi episodi di "Vite brevi" conosciamo ancora meglio Delirio, sorella metafisica del protagonista e tratteggiata con maestria nella sua natura; non manca un carosello di personaggi mortali, fin troppo umani per i vostri cuori teneri.
La confezione editoriale è eccessiva. Intendiamoci: "Sandman" può anche meritare questa carta, ma questa edizione avrebbe potuto essere indirizzata verso un pubblico più vasto, con un taglio delle pagine minore quale già ha, però con una qualità decente che abbattesse il prezzo; per i cultori rimangono ancora le vecchie edizioni in volumi, che hanno il pregio di non spezzare arbitrariamente gli archi narrativi. Un'occasione sprecata, in questo senso, tanto più che manca un apparato redazionale che faccia fare mente locale sulla storyline e che ne approfondisca gli aspetti.

venerdì 23 aprile 2010

TEATRO - La Gerusalemme liberata, canto XVI

di Michele Miglionico


Lo spettacolo più suggestivo di cui potessimo godere al rinato Petruzzelli è, inaspettatamente, una platea costituita nella quasi totalità da adolescenti. Infatti l'operazione della romana Fondazione De Sanctis, ispirata al noto studioso e da anni solidale con le istituzioni nel favorire la promozione della cultura letteraria, ha portato anche a Bari, in una delle sue tappe finali, la seconda edizione de "L'eredità di Francesco De Sanctis - Un viaggio tra i capolavori della letteratura italiana", con le Letture Nei Grandi Teatri Italiani. Una performance gratuita, aperta a tutti - fino ad esaurimento posti - ma rivolta soprattutto alle scolaresche. In quest'occasione, dopo i saluti istituzionale e dell'omonimo pronipote Francesco De Sanctis, la celebre critica letteraria Nadia Fusini ha introdotto "La Gerusalemme liberata" di Torquato Tasso, per poi lasciare la parola all'attrice Anna Bonaiuto, perché ne recitasse il Canto XVI. Questo estratto del poema epico è incentrato sulla maga Armida che, dopo aver ammaliato il paladino Rinaldo e averlo distratto dalla Crociata, deve cedere al 'ritorno sulla retta via' dell'uomo amato, per intercessioni dei suoi commilitoni. Sono versi carichi di erotismo, per cui lo stesso poeta provava un certo senso di colpa. La lingua cinquecentesca non è di facile fruizione, purtroppo. A compensare questa difficoltà, l'organizzazione ha generosamente distribuito un raffinato libretto con il testo, che i più arditi hanno seguito in diretta al buio, con la sola improvvisata illuminazione dei propri telefonini, scandendo la lettura con lo sfogliare delle pagine. Di tutto rispetto la recitazione dell'attrice, intensa come si confà a un'opera del genere, capace di dar diverse voci ai vari personaggi senza scadere nella caricatura. Flemmatica la stessa Bonaiuto quando è partito un prematuro applauso, sul finire dello spettacolo, per colpa dell'interruzione del testo sul libretto... Ci si augura che iniziative di questo genere lascino la pulce nell'orecchio almeno in qualche giovane.

R. Magritte - Le Savoir La porta Socchiudo la porta: s'intravede la luce La via non è fuori  È nel buio più intenso  nella parte più osc...