martedì 28 marzo 2023

Onnipotenza e limite: tema intrigante della XXII GIORNATA IAT





IAT
ISTITUTO
ANALISI TRANSAZIONALE


Giornate IAT 2023 22.a edizione
12-13-14 Maggio 2023 Verona

Hotel GIBERTI
Via Giberti 7 Verona


Onnipotenza e limite


La giornata prevede il riconoscimento delle ore richieste ai fini della Certificazione per l’esame EATA. Si consiglia a chi non fosse già Socio IAT di associarsi seguendo istruzioni al:

http://www.istitutoanalisitransazionale.it/wp-content/uploads/2020/05/Domanda-iscrizione-IAT-EATA.pdf



“L’esperienza del limite è sempre un esperienza di frustrazione perchè ci ricorda che il nostro possibile non è infinito, E’ la perdita del delirio di onnipotenza: noi non possiamo tutto, possiamo qualcosa, e lo possiamo nella misura del nostro limite”L.M. Epicoco).

La rivoluzione informatica che ha stravolto la società odierna impone all’uomo postmoderno, e mai come ora, una disturbante consapevolezza del limite da un lato e del desiderio di onnipotenza dall’altro, acquistando nel nostro tempo caratteri di esasperazione dal momento che i confini si spostano sempre in là, come un miraggio, senza che mai venga placata l’ansia di infinito e l’angoscia del limite.

La storia delle civiltà e del progresso dell’uomo è legato alla figura di Prometèo, il Titano che, con gesto ribelle entra, col favore di Atena (intelligenza), nell’Olimpo, per riprendere una scintilla di quel fuoco, origine di ogni forma di progresso, di cui l’uomo era stato privato: l’astuto Prometèo (colui che pensa prima) resta nell’immaginario il simbolo della ribellione alle limitazioni dell’autorità, così come di ogni ideologia tirannica, si direbbe simbolo di volontà di potenza.

Dante, il massimo poeta, accolto in una tappa del suo esilio dalla signoria Scaligera proprio a Verona sede delle nostre giornate di studio, può oltrepassare, nella finzione poetica, il limite degli inferi, invalicabile per un vivente, per l’unica ragione che Virgilio adduce a Caronte:

“Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”.
Tutta la storia dell’uomo è una continua lotta contro i suoi limiti, la sua fragilità:

la tela della esistenza si sviluppa tra la trama della vulnerabilità e l’ordito del coraggio, correndo la spola della vita tra il desiderio di tutto ed il timore del nulla.

L’uomo esprime la propria umanità nella genialità creativa, negli slanci altruistici, nel coraggio prometeico, ma anche nel livore invidioso del potere altrui e nella superbia della cieca violenza, come pure nella profondità della sofferenza, nella drammaticità della solitudine, nell’ umiliante svelamento delle personali fragilità, tutti volti della umana condizione.

La natura bifronte, cosciente sul piano dell’Io, intuita negli abissi del Sé come potenzialità infinta se pur condizionata da molteplici limiti, è l’essenza della nostra umanità e ci spinge ad andare verso ciò che irriducibilmente sentiamo come nostra piena realizzazione, il nostro destino, Berne avrebbe detto il nostro essere principi e principesse, la realizzazione di ciò che profondamente ci appartiene, il nostro sé vero, integrato con gesto di piena accettazione e riconoscimento.

Il superamento di questa lacerante dualità richiede lungimiranza prometeica: noi, uomini del nostro tempo dobbiamo essere consapevoli del rischio della nostra hubris, superbi della onnipotenza tecnologica dobbiamo fare i conti con la fragilità intrinseca al narcisismo della società contemporanea.

I lavori, come consueto, cominceranno il venerdì pomeriggio alle ore 15.00 con una iniziativa culturale che collegherà il tema delle Giornate a Verona e al suo ospite illustre, Dante Alighieri. Ci accompagneranno in questa iniziativa Roberto Mancini, filosofo, e Maurizio Nicolosi, analista junghiano.

Il giorno intero di sabato, dalle ore 9,00 alle 18,00 e la domenica mattina, dalle ore 9.00 alle 13.00 si alterneranno le presentazioni dei relatori al lavoro nei gruppi, dove i concetti presentati saranno discussi e approfonditi sulla base delle esperienze professionali dei partecipanti.

Saranno presentati interventi di Diana Deaconu (CTA-P); Luca Fornari (PTSTA-O); Cesare Fregola (PTSTA-E); Orlando Granati (TSTA-P); Achille Miglionico (PTSTA-P); Roberta Musso (TSTA-P); Beatrice Roncato (PTSTA-C).

La quota comprende la partecipazione ai lavori, il pernottamento più colazione di venerdì e sabato, la cena di venerdì ed il pranzo di sabato.
Per permettere l’organizzazione degli spazi, vi preghiamo di inviare l’iscrizione entro il 15 di aprile, versando un acconto di € 50 (con saldo entro il 13 maggio) o pagando l’intera quota.

I posti per gli accompagnatori sono limitati, per cui si prega di verificare con la segreteria la disponibilità.
Per i nuovi Soci, è possibile scaricare la scheda di iscrizione con i costi sul sito 

www.istitutoanalisitransazionale.it

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Per qualsiasi ulteriore informazione, vi preghiamo di scrivere alla segreteria organizzativa: segreteria@istitutoanalisitransazionale.it .

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IAT Istituto di Analisi Transazionale

MODULO DI ISCRIZIONE GIORNATE IAT 2023

Nome e cognome __________________________________ residente a _____________________ in via _____________ ___________________e-mail ____________@_________ Tel _____________________

STATUS __________________ Campo d’applicazione ____

(Contrassegnare con una crocetta)

□ Camera singola
□ Camera doppia
□ Desidero dividere la camera con .................................................................................

Arriverò: □ in auto □ in treno □ in aereo
La sistemazione in camera singola sarà effettuata per i soci professionisti secondo la disponibilità e l’ordine d’arrivo delle iscrizioni. Per la doppia è bene indicare il nome delle persone con cui si desidera condividere la camera. Il posto per gli accompagnatori è limitato per cui si prega di chiedere alla segreteria la disponibilità di posti.

Per l’adesione: versamento totale (o con acconto) entro il 15 aprile Saldo: entro il 12.05.2023

Versare la somma di acconto e/o di saldo su

CCB N. 15814.62 MONTEPASCHI DI SIENA intestato a Istituto Analisi Transazionale, CODICE IBAN: IT 46 R 01030 03217 000001581462

Inviare la ricevuta del versamento e questa scheda debitamente compilata via e-mail segreteria@istitutoanalisitransazionale.it

Il seminario è rivolto ai Soci IAT, ’ possibile effettuare un unico bonifico bancario con la iscrizione all’IAT (specificare nella causale: Giornate IAT maggio + quota iscrizione 2023)

Data Firma ________________ ___________________________

Acconsento alla pubblicazione sul sito web dell’IAT di foto o video dell’iniziativa ⎕ Sì ⎕ No


martedì 14 marzo 2023

In tempo di Crisi si cercano soluzioni: L’ansia come spinta per la crescita


 Il 14 marzo di 144 anni fa nasceva, nel 1879, Albert Einstein uno scienziato troppo noto per parlarne. Meno conosciuta è la sua attività extrascientifica. Mentre era negli Stati Uniti applaudito come una pop star, Hitler saliva al potere e Albert da ebreo capì che non poteva più fare ritorno in Germania. Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale scrisse al Presidente Roosevelt per metterlo in guardia dalla tecnologia nazista che stava per produrre "bombe di un nuovo tipo estremamente potenti" e suggeriva agli Stati Uniti di cominciare a lavorare su ricerche di questo tipo. In effetti gli USA avviarono il progetto Manhattan e Einstein sostenne sempre gli Alleati. Per altro fu molto critico circa il proposito di usare la fissione nucleare come arma. Firmò, con il filosofo britannico Bertrand Russell, il Manifesto Russell-Einstein, nel quale si evidenziava il pericolo delle armi nucleari. Lungimirante e inascoltato. 

Dalla Crisi, sembra dirci Sabina Pistillo, che ci scrive la sua riflessione, si esce lasciando la massa amorfa, ergendosi nella fattività del singolo che promuove il cambiamento. Come un Einstein. Come suggeriva Bandura è la agentività (human agency). Così dal timore e l'incertezza può nascere il nuovo. (am)


 

 

Siamo in tempo di Crisi globale e totale: pandemia non ancora doma, guerre ottocentesche condotte con armi del Duemila, flussi migratori imponenti, catastrofi naturali. Nella ricorrenza della nascita di Albert Einstein viene da accostare allo scienziato  un altro genio (della comicità), il   principe Antonio De Curtis  detto Totò : "In tempo di crisi gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano i colpevoli". E infatti gli imbecilli aumentano. Oggigiorno, in tempo di grande Crisi occorrono uomini e donne capaci di osare, sporcarsi le mani.  Siamo passati da una società stabile ad una società liquida caratterizzata da molteplici cambiamenti, anche regressivi. C’è una poliedricità di punti di riferimento, tanta instabilità e mobilità. Pertanto le varie agenzie educative ed i mass media  dovrebbero essere chiamati   a  mettersi  in fase di ascolto e confronto continuo. Agenzie educative capaci di consegnare  al presente il patrimonio culturale e storico  che viene dal passato: di accompagnare i giovani nelle scoperte del senso della vita nel qui-ed- ora e di costruire il futuro che ogni singolo può contribuire a disegnare,  mediante  l’apprendimento permanente detto life-learning by doing. Persone siamo noi,  Persone sono i coach, persone sono gli allievi con un corredo cognitivo unico e irripetibile. Trovare l’obiettivo e strategie nobili per risolvere i problemi legati al decadimento. La Scuola è luogo di incontri e di crescita di persone, ma anche le altre agenzie e istituzioni territoriali, anche i non luoghi sono chiamati alla crescita. Tutti possono diventare dei coach emotivi. Albert Einstein anni fa diceva:  " Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi Paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso". La creatività, la crescita nasce dalla tensione, persino dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario uscire dal comfort zone! È nella crisi che sorge il fenomeno del contagio emotivo, della precarietà e del gioco del gregario. Si è uno dei tanti, uno qualunque che segue la folla e non ci si distingue. Occorre distinguersi dalla massa e marciare silenziosamente, contare uno, due, cento passi verso valori positivi. Pensare in positivo. Allora solo allora: sarà più probabile trovare la strada, passando per la strettoia. (sabina pistillo)

lunedì 13 marzo 2023

SUCCESSO DELL'EVENTO CULTURALE SIEB A TRANI: STRATEGIE NELLA COMUNICAZIONE BERNIANA

Da sinistra la dr.ssa Lidia Ratti (Sieb), dr. Enzo Falco (Presidente Arges), dr.ssa Neus Lopez Calatayud (Sieb), il dr. Achille Miglionico (Presidente e direttore didattico Sieb) 

In primo piano il dr. Paolo Miglionico, recentemente scomparso. Dietro il dr. Achille Miglionico e parte della redazione di INCULTURA 

 

“Comunicazione Berniana” a Trani, ottimo il riscontro. In preparazione nuovi eventi

 

11 Marzo 2023. Grande è stato il riscontro di pubblico e partecipazione ottenuto con il «Corso introduttivo alla Comunicazione Berniana (“101”)», seminario dallo standard internazionale ed in formato full immersion con patrocinio culturale dell'IAT nazionale. L’evento culturale, sostenuto e patrocinato dal Comune della città di Trani - se ne ringrazia il Sindaco Amedeo Bottaro -  è stato organizzato in maniera ineccepibile dal SIEBSeminari Internazionali Eric Berne (Istituto di formazione fondato nel 1996 in Italia e nel 1998 in Spagna) e dall’Associazione no profit Arges OdV, che con professionalità e sacrificio si occupa di assistenza domiciliare a pazienti neoplastici e fragili. Così la giornata dell’11 marzo è stata dedicata alla formazione, e in particolare alla “comunicazione” così come impostata metodologicamente da Eric Berne, psichiatra e psicoterapeuta nordamericano di origini europee nel suo approccio più ampio alle “professioni di aiuto”. Il corso si è svolto nella prestigiosa sala Benedetto Ronchi della Biblioteca Comunale G. Bovio di Trani, polo di attrazione per eventi formativi e convegni e vanno ringraziati i collaboratori ivi operanti per la competenza e accoglienza. Si sono alternati relatori di provata e riconosciuta esperienza, tutti analisti transazionali certificati dall’ITAA/EATA:  Achille Miglionico, medico psichiatra; Neus Lopez Calatayud (Roma) e Patrizia Vinella (Putignano), psicologhe hanno illustrato con videoproiezioni teoria e aspetti pratici della metodologia analiticotransazionale sottolineando come l’approccio berniano vada inquadrato negli studi sulla comunicazione sorti nella seconda metà del Novecento e come la griglia di lettura proposta sia efficace nel comprendere – quasi alla moviola - le transazioni tra soggetti comunicanti: sono stati utilizzati  esempi ed esercitazioni pratiche. Una breve relazione è stata curata della dr.ssa Luana Scarafile, manager che opera nella formazione in Olanda.  Al termine del corso sono stati rilasciati attestati di partecipazione con valore curricolare e riconosciuti dalle organismi sovranazionali ITAA (USA) e EATA (UE). 

Non si può sottacere che l’evento abbia avuto momenti di intenso pathos nel ricordo  finale del dr. Paolo Miglionico, psicologo e pedagogista, co-fondatore  dell’Istituto Sieb Italia-Spagna scomparso prematuramente nel novembre scorso. Colleghi, allievi, amici stretti e affetti cari hanno dedicato poche ma commosse parole nel ricordo dell’uomo, del professionista d’aiuto e del formatore costantemente impegnato nel supporto al prossimo. Al riguardo, uno speciale ringraziamento va ai dottori Achille Miglionico, fratello di Paolo, e Enzo Falco, presidente Arges, per le parole spese né si può dimenticare l’assistenza continua e affettuosa che la stessa Arges  e Antonio Lavermicocca hanno profuso nei ultimi giorni di vita terrena di Paolo Miglionico, che si è sempre mostrato “leone” nell’affrontare il male inesorabile che lo consumava, lavorando sino a poco prima della fine.


L'indimenticabile Paolo Miglionico







Paolo con Antonio Lavermicocca e Barbara Palladino







 

Ha partecipato con interesse all’evento anche il noto regista Fabrizio Corallo, vincitore di due Nastri d’Argento, che è stato riconosciuto con ovazione per il lustro che da alla cultura pugliese e nazionale. 

I responsabili didattici del SIEB hanno chiarito che, dopo il “fermo” determinato dalla pandemia di Covid, le attività didattico-formative riprendono proprio con questo corso. La programmazione degli eventi dell’Istituto SIEB proseguirà con una selezione di moduli di approfondimento in cui gli elementi della Comunicazione Berniana saranno approfonditi e messi alla prova con applicazioni teorico-pratiche. Si prevede un prossimo incontro, il 5 maggio p.v.  dalle ore 9:00 alle ore 14:00, dedicato ai “Fondamenti di A.T. – Comunicazione berniana” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Foggia, con introduzione del Prof. Antonello Bellomo, titolare della cattedra di Psichiatria. A seguire si terranno incontri periodici e a tema di cui sarà data puntuale comunicazione. Attualmente in preparazione sono infatti gli eventi “Training su canale empatico della comuniazione”, “Analisi berniana e post-berniana dei giochi transazionali”, “Analisi dei giochi e copione nelle organizzazioni”; “Vittimologia e criminologia della violenza: femminicidi, mono-omicidi, omicidi seriali, stragi e mass murderer”. A questa serie di nuovi seminari sarà data opportunità di partecipazione mirata con scelta selettiva del singolo argomento o con scelte multiple per gli aventi diritto nel quadro di un master annuale e certificato. Informazioni e dettagli sulle nostre pagine social e all’indirizzo mail sieb.segreteria.eventi@gmail.com (lidia ratti)

 

 

Eric Berne

La Gazzetta del Mezzogiorno

La sala Benedetto Ronchi gremita di pubblico (oltre cento iscritti)




Il prossimo impegno didatticoformativo (Università degli Studi FG)



domenica 12 marzo 2023

ECO DELLA STAMPA TEDESCA E PERICOLO NEOFASCISTA Come la Germania ci ha visti e ci vede dopo l'avvento della Destra al Governo

 

il carro Meloni-Weidel al carnevale di Colonia

Stampa e Psicolingua: Quello che i tedeschi (non) ci dicono

Questo articolo è un tentativo di analizzare, secondo una teoria accreditata della comunicazione, l’analisi transazionale dello psichiatra canadese Eric Berne, alcuni aspetti che emergono dalla rappresentazione dell’attuale governo del nostro paese adoperata dalla stampa tedesca in seguito all’elezione di Giorgia Meloni come presidente del Consiglio.

L’analisi transazionale appartiene alla corrente della psicologia umanistica. Fu ideata negli anni ’50 dallo psichiatra Eric Berne (1910-1970). Attraverso la sua teoria degli Stati dell’Io, possiamo capire meglio le relazioni sociali e i conflitti che si verificano nelle stesse. Uno stato dell’Io è un modo di comportarsi, che sarà, in un modo o nell’altro, dipendente dalle emozioni e dal nostro modo di pensare in quel momento. Anche il modo in cui veniamo trattati ci fa reagire in maniera diversa. Di solito tutti abbiamo in noi i tre stati dell’Io e li cambiamo a seconda di come ci sentiamo, come ci trattano o della situazione in cui ci troviamo. Si può passare da uno stato all’altro in pochi secondi. I tre stati dell’Io definiti da Berne sono Genitore, Adulto e Bambino.         
L’Io genitore può essere critico, come un padre rigido, poco flessibile, autoritario, iracondo, giudicatore, colpevolizzante, ma anche amorevole, flessibile, incoraggiante, cooperativo, a seconda della nostra esperienza durante l’infanzia. L’Io adulto è, invece, più razionale e realista. Uno stato in cui si mette ordine e si prendono delle decisioni che pensiamo essere le più sicure, senza lasciarsi influenzare dalle emozioni né dalle regole. Infine, l’Io bambino è lo stato maggiormente dominato da desideri, impulsi, sogni, spontaneità, creatività ed entusiasmo. Si tratta di quella parte spontanea e degli impulsi naturali di una persona.
 

Se proviamo ad analizzare ciò che emerge dalla stampa tedesca negli ultimi mesi, vediamo che la maggior parte dei giornalisti si esprime con uno stato di Io Genitore di tipo normativo, che ammonisce i propri bambini (i lettori). I tedeschi hanno storicamente e tendenzialmente una visione dell’Italia come Sehnsuchtland (paese della nostalgia), dove si vive e si mangia bene. Per questo i giornali tedeschi hanno contrapposto l’idea sognante del Belpaese con la narrativa politica ipercritica nei confronti del governo di Giorgia Meloni. Già prima delle elezioni dell’autunno scorso, il 25 luglio 2022, il giornale Die Welt aveva intitolato “Italien droht die rechteste Regierung seit Mussolini” (Il governo più a destradai tempi di Mussolini minaccia l’Italia). Nell’occhiello lo stesso giornale diceva che “aveva un rapporto rilassato con il fascismo” (ein entspanntes Verhältnis zum Faschismus) e che “potrebbe diventare realtà in Italia con conseguenze per l‘intera Europa” (…könnte nun in Italien Wirklichkeit werden – mit Folgen für die ganze EU)[1]. Alcuni giorni dopo, il 29 luglio 2022, il Die Zeit sosteneva che “nessuno fosse più a destra di lei (la Meloni ndA)” in Europa (So rechts wie sie ist keine) in quanto “donna, madre, cristiana” (Frau, Mutter, Christin)[2]. Da questo momento in poi Meloni, così come il suo governo verrà largamente definito “postfascista”.



Immagine 1: “La postfascista, che governa l’Italia” per il Berliner Morgenpost[3]

Addirittura lo Spiegel a pochi giorni dalle votazioni italiane, il 15 settembre 2022, intitolava “Mussolinis Erbin. Sie ist Neofaschistin, bekämpfte die EU und verabscheut Deutschland” (L’erede di MussoliniÈ neofascista, ha attaccato l’Europa e detesta la Germania) tanto che ci si chiede cosa questo possa significa per l’Italia e per l’Europa (Was hieße das für Italien und für Europa?)[4]. Sempre il giornale Die Zeit, il 25 settembre 2022, dopo la vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni, sostiene che a trasparire sia il passato (Die Vergangenheit scheint durch) mentre il motto dei suoi esponenti è l’opposto “In die Zukunft schauen” (guardare al futuro). Inoltre, si dice che gli italiani avrebbero altri problemi e preoccupazioni come per esempio l’inflazione, la guerra, la pandemia, le minaccia di chiusura delle aziende. Ma a tornare continuamemte è il passato, il fascismo (Die Italienerinnen und Italiener hätten andere Probleme und Sorgen, die Inflation und die hohen Preise, den Krieg, die Pandemie, die Zehntausenden Unternehmen und Geschäfte, denen die Schließung droht. Faschismus, das sei Vergangenheit, hieß es immer wieder)[5]A novembre in un articolo dello Sternappare la seguente descrizione della Meloni “è il nuovo volto della destra in Europa: Giorgia Meloni, 45 anni, a capo del partito postfascista Fratelli d’Italia… Alcuni la vedono già come la donna più pericolosa del continente” (sie ist das neue Gesicht der Rechten in Europa: Georgia Meloni, 45, Chefin der postfaschistischen Fratelli d'Italia… Manche sehen sie bereits als gefährlichste Frau des Kontinents).[6] Il 13 dicembre 2023 lo Spiegel riporta il “teatro di provincia” (Provinztheater) scatenato tra la Meloni e lo scrittore Roberto Saviano, reo di averla definita “bastarda”. Nello stesso articolo si dice che la destra non è nuova a questo tipo di diffamazioni. Si fa riferimento, quindi, ad Alice Weidel, esponente del partito tedesco di estrema destra AfD (Alternative für Deutschland), che ha più volte preso di mira i migranti chiamandoli “Messermänner” (uomini col coltello) e “sonstige Taugenichtse” (altri fannulloni). Ciò ha scatenato la satira del cabarettista Christian Ehring, che l’ha definita “Nazi-Schlampe” (sgualdrina nazista)[7]. Non è quindi un caso che in uno dei carri del carnevale di Colonia sia stata raffigurata proprio Alice Weidel a “leccare” gli stivali di Giorgia Meloni, una “Domina”, seduta su un trono marmoreo dell’antica Roma, come riporta la Süddeutsche Zeitung[8]


: [9]

In occasione dell’incontro tra il cancelliere tedesco Scholz e Giorgia Meloni, all’inizio di febbraio 2023, numerosi giornali tedeschi hanno ricostruito la storia della[10] neo presidente del Consiglio. Il Berliner Morgenpost ha spiegato come sua madre fosse in contatto con il partito neofascista Movimento Sociale Italiano (MSI), divenuto poi la sua “seconda famiglia” (zweite Familie). Inoltre, non ha preso chiaramente le distanze dal “Duce” (Eine klare Distanzierung vom "Duce" kommt Meloni nicht über die Lippen). Tra Scholz e Meloni il dialogo è “rispettoso e cortese” (Respektvoll und höflich), ma mentre lui la chiama “Giorgia”, lei lo chiama “Bundeskanzler” (cancelliere federale”. Inoltre, il portavoce del partito tedesco dei Verdi al parlamento europeo Rasmus Andresen promuove un chiaro distanziamento dalla politica della Meloni e dice che “con il suo tour europeo vuole accettazione e riconoscimento in quanto capo del governo e vuole pubblicizzare la sua coalizione nazionalista” (Rasmus Andresen, Sprecher der deutschen Grünen im Europaparlament, forderte eine glasklare Distanzierung Scholz’ von Melonis Politik. "Mit ihrer Europatour will Giorgia Meloni um Zustimmung und Anerkennung für sich als Regierungschefin und für ihr nationalistischen Bündnis werbenʺ)[11]Lo stesso giornale definisce Meloni anche una “Wölfin im Schafspelz” (una lupa vestita da pecora) che sorprende gli scettici[12]. Riguardo la sua allergia alla Germania, Meloni risponde utilizzando quello che Eric Berne definisce “l’Io adulto”, contrastando quindi con l’Io genitore della stampa tedesca, sostenendo di non essere allergica alla Germania, ma di non essere riuscita ad imparare il tedesco, ma non perché è allergica (Ich bin nicht allergisch gegen Deutschland… Sie habe lediglich einmal gesagt, dass sie daran gescheitert sei, Deutsch zu lernen. „Aber nicht, weil ich allergisch bin“, betonte die Parteichefin der rechtsradikalen Fratelli d'Italia). Già a gennaio l’Io genitoriale normativo della stampa tedesca si era andato sempre più attenuando facendo emergere l’Io Adulto. Il giornale Die Welt aveva intitolato nel gennaio 2023 “Düstere Prophezeiungen – und die Realität” (tetre previsioni e la realtà) smorzando un po’ la considerazione negativa del governo postfascista italiano[13]. Il 3 febbraio 2023, dopo l’incontro con Scholz, aveva definito Meloni “besser ist als ihr Ruf” (migliore della sua nomea) e che non ha portato il paese al fascismo (…hat Giorgia Meloni das Land nicht in den Faschismus geführt), anche se rimane conservatrice, chiaramente. Questo, però, è visto piuttosto come una buona notizia per la stabilità dell’Europa (Aber für Europas Stabilität ist das eher eine gute Nachricht)[14]. Lo stesso giornale, il 23 febbraio 2023, ha sottolineato come i ruoli tra Italia e Germania si siano capovolti e che adesso è l’Italia, da genitore severo, ad ammonire l’Io bambino della Germania sul denaro da spendere, dopo che a lungo è stata la Germania a vedere con sospetto (misstrauisch) le laute spese italiane[15].           
Se il Die Welt ha assunto una posizione da Io adulto, la Süddeutsche Zeitung si è mostrata ancora molto critica e genitoriale. Ha intitolato, infatti, il 3 marzo 2023 “Europa, sorg dich um Italien” (Europa preoccupati dell’Italia), con un chiaro riferimento alla strage di migranti di Cutro, in cui è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “la bussola del paese” (der Kompass des Landes) al contrario dei postfascisti e populisti di destra Meloni, Salvini e Berlusconi[16].          
In conclusione possiamo affermare che la psicologia di Berne aiuti a comprendere l’evolvere della comunicazione in tempi tanto lunghi quanto brevi. Essere in grado di intuire lo stato dell’Io prevalente dell’altro, come quello qui rappresentato tra il governo italiano e la stampa tedesca, può essere di notevole aiuto per capire le eventuali reazioni dell’altro, per cercare di avere una comunicazione sempre più efficace e produttiva. (Flavia Volpe)

 

[i]



[1] https://www.welt.de/politik/ausland/plus240112347/Giorgia-Meloni-Italien-droht-die-rechteste-Regierung-seit-Mussolini.html [13.03.23]

[2] https://www.zeit.de/2022/31/giorgia-meloni-fratelli-d-italia-faschismus [13.03.23]

[3] https://www.morgenpost.de/politik/article237538659/giorgia-meloni-erste-frau-italien-regierung-faschismus.html [13.03.23]

[4] https://www.spiegel.de/ausland/italien-giorgia-meloni-will-die-wahl-gewinnen-was-hat-sie-mit-italien-und-europa-vor-a-c1a58431-2e9e-4fc9-922d-9a6a43e1e24e [13.03.23]

[5] https://www.zeit.de/politik/ausland/2022-09/italien-parlamentswahl-fratelli-d-italia-giorgia-meloni-postfaschismus [13.03.23]

[6] https://www.stern.de/politik/ausland/giorgia-meloni-reist-nach-bruessel---und-das-aus-einem-bestimmten-grund-32875280.html [13.03.23]

[7] https://www.spiegel.de/ausland/giorgia-meloni-darf-man-eine-rechtspopulistin-bastarda-nennen-a-df2760f3-74f0-4490-92ea-b5c5225c7c99 [13.03.23]

[8] https://www.sueddeutsche.de/bayern/brauchtum-putin-kuesst-den-teufel-im-koelner-rosenmontagszug-dpa.urn-newsml-dpa-com-20090101-230214-99-592601 [13.03.23]

[9] https://www.imago-images.de/fotos-bilder/alice-weidel [13.03.23]

[10] Volutamente qui al femminile. Sebbene la stessa Meloni abbia detto di essere “il presidente del Consiglio”, nei giornali tedeschi è sempre riportata al femminile “la presidentessa”. 

[11] https://www.morgenpost.de/politik/article237544127/meloni-antrittsbesuch-scholz.html [13.03.23]

[12] https://www.morgenpost.de/politik/article237481393/georgia-meloni-italien-premierministerin-100-tage-amt.html [13.03.23]

[13] https://www.welt.de/politik/ausland/plus243193043/Meloni-3-Monate-nach-Antritt-ist-zu-erkennen-welche-Politik-Meloni-tatsaechlich-macht.html [13.03.23]

[14] https://www.welt.de/debatte/plus243570205/Italien-Fast-Faschistin-Warum-Giorgia-Meloni-besser-ist-als-ihr-Ruf.html [13.03.23]

[15] https://www.welt.de/politik/ausland/plus243896189/EU-Ploetzlich-mahnt-Italien-Deutschland-vorsichtig-beim-Geldausgeben-zu-sein.html [13.03.23]

[16] https://www.sueddeutsche.de/meinung/italien-fluechtlingskatastrophe-giorgia-meloni-sergio-mattarella-1.5761916?reduced=true [13.03.23]

venerdì 3 marzo 2023

CARO AMICO TI SCRIVO Il Ritorno della LETTERA CARTACEA

 


LETTERA AL GIORNALE (VERA) di Giulia Di Pilato

 

ATTENDERE IL POSTINO PER LEGGERE UNA LETTERA CARTACEA è una esperienza che appartiene al passato. Eppure in Irlanda, in Sardegna c'è chi reclama il ritorno alla LETTERA CARTACEA per le relazioni significative.


Già agli inizi delle e-mail gli anglofoni chiamavano la posta ordinaria snail-mail, “posta lumaca”, il che fa tornare in mente un’altra lumaca: anni fa qualcuno chiamava la Ferrovia Calabro-Lucana ribattezzandola Calabro-Lumaca” per i leggendari ritardi. Oggi arrivano per posta ordinaria raccomandate e messaggi fastidiosi legati a pagamenti di utenze ecc. Fastidi, solo problemi. Ma una volta le persone che si cercavano e che si volevano bene veicolavano i loro messaggi sulla carta, ne esistevano anche di profumate, vezzose, serie e si aspettava la posta per leggere di qualcuno e si rispondeva con la penna in mano e lo sguardo alla finestra quasi a cogliere da una finestra un varco verso l’infinito leopardiano dei sentimenti. Certo si litigava in coppia anche sulla carta. O ci si chiariva in coppia o la stessa si sfasciava: magari interveniva il telefono (di casa o in cabina) per aggiustare nella sua brevità e costi o per peggiorare le cose. Conosco persone che si sono conosciute e scelte prima per lettera, come oggi si può per internet. Attendere. Certe coppie che si scrivevano ogni giorno numeravano le lettere perché erano tante e non si sapeva a cosa rispondere senza numerarle, così si rispettava quella pausa virtuale come nei dialoghi orali e nelle conversazioni: oggi su Wup pochi attendono una risposta e nuvole di “sta scrivendo” e/o messaggi vocali interminabili (monologhi non scespiriani) si accavallano contribuendo a non capirsi, a non comunicare. 
Per introdurre la lettera pervenuta da questa giovane donna, Giulia, non dobbiamo essere prolissi: le lettere interminabili anche una volta risultavano noiose. Ci ha colpito la grazia del pensiero e delle emozioni che per un attimo sono riemerse e tornate ad essere private e provate nella pienezza del gesto di una penna che scorre su una superficie reale. Grazie Giulia Di Pilato per averci scritto e per averci consentito di leggerti. Abbiamo bisogno di virus buoni da cui farci contagiare. (achille miglionico)

 



“Verso la fine del 2022, una ragazza che seguo su Instagram, Carolina Zuniga chiese ai suoi followers chi di loro avesse voglia e piacere di partecipare ad uno scambio di lettere con una persona sconosciuta. La cosa si è svolta così: ognuno ha dato il proprio consenso tramite commento sotto ad una sua illustrazione in particolare, dopodiché Carolina si è segnata i nomi dei partecipanti, li ha scritti su dei bigliettini per poi pescarli a coppie così da poter ricontattare queste persone e farli unire attraverso questa esperienza mediata dalla carta.

F. di quasi trent’anni è una ragazza siciliana ed è la mia corrispondente.

Inizialmente abbiamo avuto qualche difficoltà con la posta perché 
per far sì che una lettera cartacea arrivi a destinazione necessita di un code specifico che si acquista direttamente in posta, chiamato “posta 1” ovvero un codice che insieme al classico francobollo viene applicato sul retro della busta e attraverso esso si può verificare l’effettivo spostamento della lettera.

La mia personale fortuna è stata quella di avere la sorella della mia titolare che lavora per Poste Italiane e grazie a lei ho potuto acquistare più di un francobollo posta 1 ed evitare le classiche file in posta e permettermi di imbucare direttamente la lettera.

Ci stiamo conoscendo pian piano, so di lei che sta facendo un percorso con un terapeuta per una questione accaduta lo scorso anno, per la quale aveva perso un po’ “la retta via”.

Molte esperienze raccontate ci uniscono, ci collegano e fanno sentire me come fossi sua amica e confidente da sempre.

E’ così bella questa conoscenza tanto da portarmi ad attendere con gioia e curiosità la prossima lettera.

Una volta ha inserito in una busta anche un portachiavi, un’altra volta degli stickers, sono delle piccole cose che donano una gioia immensa!

A volte quando i tempi di attesa sono lunghi, mi verrebbe voglia di chiederle il numero di telefono e scriverle su whatsapp, però poi mi ricordo che il bello di avere un’amica di penna è proprio quello di imparare ad attendere, ed io che nell’effettivo sono un tipo di persona molto frettolosa devo dire che la cosa sta aiutando!

Ho sempre scritto delle lettere, penso che chiunque abbia avuto un forte rapporto con la sottoscritta abbia ricevuto almeno una lettera da me, che sia per un’occasione in particolare (compleanno, auguri vari) o per puro desiderio di voler condividere dei sentimenti nero su bianco.

Sono per le piccole cose, i piccoli gesti, per tutto ciò che non è plateale.

Internet ha reso tutto così pubblico, ha perso di valore qualsiasi sentimento ed emozione…quando a mio parere potremmo concentrarci un po’ di più sul dimostrare i nostri sentimenti alla “vecchia maniera”, guardando negli occhi chi vogliamo bene, scrivendogli una lettera, così da poter avere il modo di custodire un ricordo e portare 

con sé un po’ di amore negli anni, come un piccolo tesoro.” (firmato: Giulia Di Pilato)





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