Il terrorismo è un fenomeno globale. Anche oggi è stato colpito il cuore cristiano del Pakistan.
Il Pakistan ancora e ancora insanguinato dal terrorismo. Colpito un parco per famiglie a Lahore: il kamikaze si fa esplodere vicino alle altalene dei bambini. "È una carneficina". Almeno 72 morti e 359 feriti, dicono le stime iniziali. I testimoni: "Ci sono sangue e resti umani sparsi sull'erba".
L' uccello di morte che compie balzi da un continente all'altro seminando vittime ignare, piccoli ed adulti. Migliaia oramai.
Ma ancora nel dolore che ci colpisce tutti quotidianamente c'è chi parla di indifferenza di qualcuno o di "eurocentrismo": non ci credo più. La paura è globale come il terrorismo e proprio questo consentirà di sconfiggerlo, in quanto non appartiene a nessuno in particolare.
Il continuo ripetere come un mantra che l'Europa è indifferente rispetto ai dolori altrui è un insulso boomerang ideologico che può attirare ancor di più i malintenzionati che vedono nel pensiero di libertà (anche religiosa) un demone da accecare. In Europa è sicuramente più facile compiere attentati in quanto da noi vige la libera circolazione di uomini ed idee e non solo: la stessa "Iustitia" tutela anche i presunti e accertati assassini, come è giusto che sia. La gente migra verso l'Europa non solo per trovare sussistenza ma anche per trovare una libertà di esistenza e convivenza che altrove è impedita. Eppoi questa agognata e vituperata Europa, malgrado difficoltà immani sta salvando migliaia di vite umane che altri pensano solo a spegnere. Pensiamo dunque a combattere i fanatismo modali che attraversano la Storia. I primi successi si vedono. Stiamo riconquistando il terreno alla Ragione.
PS: si continua a scrivere "eurocentrico" ma come suggerisce la autorevole Treccani (che non è Wikipedia) si dovrebbe parlare di "europocentrico" ed "europocentrismo". Così anche in spagnolo. Stiamo abbreviando una parola per comodità o ci riferiamo solo all' "euro" come moneta? Meditiamo. (a.m.)
Grazie per la pacatezza dei vostri commenti, sempre orientati non a facile buonismo ma ad evitare estremismi. Giorgio T. (Ancona)
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