Roma. con
una partecipazione di oltre 1000 persone provenienti da più di 40 paesi, si è
svolto a Roma, presso il teatro Brancaccio, una nuova edizione del Congresso Attaccamento
e Trauma, ove hanno relazionato specialisti del settore: Allan SCHORE,
Vittorio GALLESE, Stephen PORGES, Rachel YEHUDA, Diana FOSHA, Paul GILBERT, Jon
KABAT ZINN, Kathy STEELE, Pat OGDEN, e Daniel SIEGEL, alcuni dei massimi
esperti mondiali nell’ambito dell’Attaccamento, del Trauma, della
Neurofisiologia, della Mindfulness e
della Psicoterapia. L’obiettivo è stato pienamente raggiunto: comprendere con
modalità pluridisciplinari i profondi e sottili legami tra esperienze di vita,
predisposizione genetica, relazioni e compassione, in modo da poter creare
nella pratica clinica le condizioni necessarie alla accoglienza della
sofferenza dell’Altro e alla co-costruzione di un percorso di cura e
trasformazione. Alcuni brevi input emerso da ogni Autore sono doverosi. Ragionando
in termini di epigenetica, Schore (2003)
comunica che le esperienze precoci di attaccamento identificate dall’amore
reciproco tra madre e bambino e descritte da Darwin come “una delle emozioni
più forti che la mente sia in grado di elaborare”, lasciano un’impronta indelebile sull’emisfero
destro dell’individuo, influenzandone il funzionamento durante l’intero corso
della vita. L’esperienza relazionale dell’insorgere di un sentimento di amore reciproco tra la madre e il
bambino (2-3 mesi di vita) determina una serie di cambiamenti neuroplastici non
soltanto all’interno del cervello del neonato, ma anche all’interno di quello
della madre. La teoria polivagale di Stephen Porges, amplia la nostra
comprensione dei comportamenti normali e atipici, della salute e dei disturbi
psichiatrici. La maturazione del sistema nervoso autonomo forma la
“piattaforma” neurale sulla cui base poggiano il comportamento sociale e lo
sviluppo di relazioni fiduciose.Vittorio
Gallese , autore di numerose ricerche e articoli sui neuroni specchio e sulla
neurofisiologia, ha mostrato come la prospettiva ampiamente condivisa che
l’esperienza di una data emozione e l’espressione della stessa rappresentano
due processi distinti e separati, può essere studiato in maniera opposta, cioè
il comportamento connesso con un’emozione specifica fa parte dell’emozione
stessa. Presentando una ricerca con i giovani vittime di traumi e
trascuratezza. Rachel Yehuda ha portato dati di recenti progressi in biologia
molecolare, genomica ed epigenomica per comprendere gli effetti a lungo termine
dello stress, e la trasmissione intergenerazionale di un effetto dello stress
particolarmente duraturo, il trauma. La maggior parte della ricerca è stata
condotta su figli adulti di genitori sopravvissuti all’Olocausto: sembrerebbe che gli effetti del trauma possono
trasmettersi alla generazione successiva.
Paul Gilbert
ha presentato la terapia focalizzata sulla compassione, i blocchi di paura e la
resistenza alla compassione. La TFC si avvale degli interventi basati
sull’esposizione e, pertanto, è centrale facilitare le persone ad accrescere le
proprie capacità di vivere e tollerare le emozioni affiliative. Kathy Steele ha
saputo trasmettere con chiarezza la comprensione e trattamento della vergogna
cronica. Come essere e con-vivere con
la vergogna (nostra e dei pazienti) con curiosità e compassione, trovando la
maniera per sintonizzarci profondamente con essa, e ripararla, all’interno di
uno spazio terapeutico. Non sono mancati lavori terapeutici filmati presentati da Diana Fosha,
Pat Ogden: mostrano un’attenzione al
corpo e al “qui e ora” nella relazione terapeutica, e l’importanza per i terapeuti di impratichirsi nella consapevolezza
mindfulness. Come poi hanno mostrato
dal vivo e in diretta Jon kabat-Zinn e Daniel Siegel, in un’esperienza condivisibile, coinvolgente e rivelatrice della potenza
della consapevolezza, attraverso il respiro nel corpo. Da rimarcare anche la
parte artistica, di grande effetto: l’interpretazione di due coreografie, che seguivano l’argomento trauma e attaccamento
in maniera suggestiva. Chi fosse interessato – è stato preannunciato – potrà partecipare a una nuova edizione dell’incontro,
in Settembre 2017. (Neus Lopez Calatayud)
Di ESTREMO INTERESSE, anche per non addetti ai lavori, ma sempre curiosi di conoscere, apprendere... Italo Zagaria
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