domenica 2 ottobre 2016

ROMA: Congresso 2016 ATTACCAMENTO e TRAUMA




Roma. con una partecipazione di oltre 1000 persone provenienti da più di 40 paesi, si è svolto a Roma, presso il teatro Brancaccio, una nuova edizione del Congresso Attaccamento e Trauma, ove hanno relazionato specialisti del settore: Allan SCHORE, Vittorio GALLESE, Stephen PORGES, Rachel YEHUDA, Diana FOSHA, Paul GILBERT, Jon KABAT ZINN, Kathy STEELE, Pat OGDEN, e Daniel SIEGEL, alcuni dei massimi esperti mondiali nell’ambito dell’Attaccamento, del Trauma, della Neurofisiologia, della Mindfulness e della Psicoterapia. L’obiettivo è stato pienamente raggiunto: comprendere con modalità pluridisciplinari i profondi e sottili legami tra esperienze di vita, predisposizione genetica, relazioni e compassione, in modo da poter creare nella pratica clinica le condizioni necessarie alla accoglienza della sofferenza dell’Altro e alla co-costruzione di un percorso di cura e trasformazione. Alcuni brevi input emerso da ogni Autore sono doverosi. Ragionando in termini di  epigenetica, Schore (2003) comunica che le esperienze precoci di attaccamento identificate dall’amore reciproco tra madre e bambino e descritte da Darwin come “una delle emozioni più forti che la mente sia in grado di elaborare”,  lasciano un’impronta indelebile sull’emisfero destro dell’individuo, influenzandone il funzionamento durante l’intero corso della vita. L’esperienza relazionale dell’insorgere di un sentimento di amore reciproco tra la madre e il bambino (2-3 mesi di vita) determina una serie di cambiamenti neuroplastici non soltanto all’interno del cervello del neonato, ma anche all’interno di quello della madre. La teoria polivagale di Stephen Porges, amplia la nostra comprensione dei comportamenti normali e atipici, della salute e dei disturbi psichiatrici. La maturazione del sistema nervoso autonomo forma la “piattaforma” neurale sulla cui base poggiano il comportamento sociale e lo sviluppo  di relazioni fiduciose.Vittorio Gallese , autore di numerose ricerche e articoli sui neuroni specchio e sulla neurofisiologia, ha mostrato come la prospettiva ampiamente condivisa che l’esperienza di una data emozione e l’espressione della stessa rappresentano due processi distinti e separati, può essere studiato in maniera opposta, cioè il comportamento connesso con un’emozione specifica fa parte dell’emozione stessa. Presentando una ricerca con i giovani vittime di traumi e trascuratezza. Rachel Yehuda ha portato dati di recenti progressi in biologia molecolare, genomica ed epigenomica per comprendere gli effetti a lungo termine dello stress, e la trasmissione intergenerazionale di un effetto dello stress particolarmente duraturo, il trauma. La maggior parte della ricerca è stata condotta su figli adulti di genitori sopravvissuti all’Olocausto:  sembrerebbe che gli effetti del trauma possono trasmettersi alla generazione successiva.

Paul Gilbert ha presentato la terapia focalizzata sulla compassione, i blocchi di paura e la resistenza alla compassione. La TFC si avvale degli interventi basati sull’esposizione e, pertanto, è centrale facilitare le persone ad accrescere le proprie capacità di vivere e tollerare le emozioni affiliative. Kathy Steele ha saputo trasmettere con chiarezza la comprensione e trattamento della vergogna cronica. Come essere e con-vivere con la vergogna (nostra e dei pazienti) con curiosità e compassione, trovando la maniera per sintonizzarci profondamente con essa, e ripararla, all’interno di uno spazio terapeutico. Non sono mancati  lavori  terapeutici filmati presentati da Diana Fosha, Pat Ogden:  mostrano un’attenzione al corpo e al “qui e ora” nella relazione terapeutica, e l’importanza per i  terapeuti di impratichirsi nella consapevolezza mindfulness. Come poi hanno mostrato dal vivo e in diretta Jon kabat-Zinn e Daniel Siegel, in un’esperienza  condivisibile,  coinvolgente e rivelatrice della potenza della consapevolezza, attraverso il respiro nel corpo. Da rimarcare anche la parte artistica, di grande effetto: l’interpretazione di due coreografie,  che seguivano l’argomento trauma e attaccamento in maniera suggestiva. Chi fosse interessato – è stato preannunciato – potrà  partecipare a una nuova edizione dell’incontro, in Settembre 2017.  (Neus Lopez Calatayud)



Si segnala che il 19 NOVEMBRE 2016 si svolgerà, a BARI,  anche con la collaborazione del SIEB, LA GIORNATA IAT 2016 sul tema TRAUMA E RINASCITA. Parteciperanno come relatori didatti dell'area pluridisciplinare (psicoterapia e counselling,  neuropsichiatria, medicina legale e psichiatria forense). Seguirà annuncio definitivo a giorni. PARTECIPATE all'evento pugliese. 

1 commento:

  1. Di ESTREMO INTERESSE, anche per non addetti ai lavori, ma sempre curiosi di conoscere, apprendere... Italo Zagaria

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