di Michele Miglionico
Questo non è un romanzo, è un'antologia di racconti, impostati come una serie televisiva: episodi autonomi, ma legati da una certa continuity. L'ambientazione è la caratteristica più suggestiva: un medioevo senza l'islam. Il protagonista è un magistrianos dell'Impero Romano: un personaggio che non suscita grande simpatia, intelligente e fortunato fino all'inverosimile, il cui unico peccato è una lussuria di poco conto.
Per il resto, Turtledove sfoggia una certa cultura nel dipingere spazi, tempi e costumi. La lettura, però, non è affatto liscia come l'olio.
Consigliato solo agli appassionati di utopie o di storia bizantina.
Per il resto, Turtledove sfoggia una certa cultura nel dipingere spazi, tempi e costumi. La lettura, però, non è affatto liscia come l'olio.
Consigliato solo agli appassionati di utopie o di storia bizantina.
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