venerdì 8 gennaio 2010

LIBRI - Il mistero dell'inquisitore Eymerich


di Michele Miglionico


Premettiamo di aver violentato l'opera e le intenzioni dell'autore. Dopo aver letto "Cherudek" e "Mater Terribilis", ed esserne rimasti intrigati ma storditi, abbiamo deciso di cambiare approccio. Abbiamo letto separatamente le tre (in realtà quattro) diverse storylines che compongono il romanzo, così da scampare l'effetto suspence tra i diversi capitoli e, incidentalmente, poter leggere gran parte del romanzo con il senno di poi. 
L'esperimento è abbastanza riuscito: si comprende il disegno che sostiene il libro e si apprezza più degli altri questo episodio del ciclo. 
Le diverse parti si sostengono a vicenda. 
Il medievale Eymerich si confronta con una divinità di sapore lovecraftiano. 
Non si può capire appieno la sua natura se non si seguono le vicende storiche e oniriche del geniale psicologo e scienziato Wilhelm Reich. 
Il futuro distopico di un'America divisa dalla paura del diverso e della promiscuità sessuale chiude il cerchio alla perfezione, in un modo difficilmente prevedibile. 
Evangelisti ha un cervello grande quanto una casa, e si sente. Un'opera per tutti i palati, a seconda dell'approccio con cui si vuole leggere.

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