giovedì 29 maggio 2025

Accordo tra #AngeliniPharma e #GrinTherapeutics per il farmaco #radiprodil, per i disturbi del neurosviluppo

 


Accordo tra Angelini Pharma e Grin Therapeutics per il farmaco radiprodil



Grin Therapeutics, società statunitense leader nello sviluppo di terapie per il trattamento di gravi disturbi del neurosviluppo e Angelini Pharma, azienda farmaceutica parte del Gruppo Angelini Industries, hanno annunciato un accordo di collaborazione esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione nei territori al di fuori del Nord America del farmaco ancora sperimentale radiprodil di Grin Therapeutics, attualmente in fase di studio per diverse epilessie genetiche rare e disturbi del neurosviluppo.

La biotech statunitense ha concluso un round di finanziamento  da 140 milioni di dollari, sostenuto da due principali operazioni: 65 milioni di dollari in equity da Angelini Pharma e 75 milioni da Blackstone Life Sciences, investitore già presente nel capitale. Inoltre, Angelini Pharma verserà un pagamento iniziale di 50 milioni di dollari nell’ambito dell’accordo di licenza per radiprodil.

Inorgoglisce sapere che la Angelini italiana si riaffacci allo scenario mondiale in un momento di miopiche politiche economiche nel mondo. Il trazodone è un antidepressivo scoperto e sviluppato da Angelini Industries già negli anni '60. Angelini Pharma S.p.A lo commercializza in Italia con il nome Trittico. Il trazodone, ancora ampiamente usato nel mondo, è stato il primo farmaco originale e brevettato prodotto da Angelini, segnando un momento importante nella storia dell'azienda italiana. Ora dopo anni la azienda, dopo altri successi, consolida la presenza con una manovra finanziaria assai impegnativa.
Il 27 maggio 2025 Angelini Pharma e GRIN Therapeutics Inc. hanno annunciato la sigla di un accordo di collaborazione esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione, al di fuori del Nord America, di Radiprodil, un farmaco sperimentale attualmente in fase di studio per diverse epilessie genetiche rare e disturbi del neurosviluppo (GRIN-NDD).

Che cosa è il Radiprodil


Radiprodil è un modulatore allosterico negativo, selettivo e potente della subunità GluN2B del recettore NMDA (N-metil-D-aspartato), recettori chiave per la trasmissione sinaptica, lo sviluppo cognitivo e la regolazione dell’eccitabilità neuronale. Mutazioni genetiche che interessano questi recettori sono alla base di numerosi disturbi del neurosviluppo e sindromi epilettiche.

Il recettore NMDA del glutammato è associato a un canale ionico. E' un canale ligando dipendente che, quando è aperto, consente al Ca +2 e al Na + di fluire all'interno della cellula e al K + di fuoriuscire. Viene bloccato dagli ioni magnesio con un meccanismo voltaggio-dipendente mentre la fenciclidina (PCP) 2 è un suo antagonista specifico e produce un'inibizione voltaggio-indipendente. 



I geni GRIN (GRIN1, GRIN2A, GRIN2B, GRIN2C, GRIN2D, GRIN3A, GRIN3B) codificano subunità del recettore NMDA, un tipo di recettore ionotropo per il glutammato. I recettori NMDA sono coinvolti nella comunicazione tra le cellule cerebrali (sinapsi) e nella plasticità sinaptica, ovvero la capacità del cervello di adattarsi.

Disturbi correlati a disfunzioni GRIN sono dovuti a mutazioni nei geni GRIN. I disturbi GRIN costituiscono un gruppo di disturbi neuroevolutivi caratterizzati da ritardi nello sviluppo, disabilità intellettiva ed epilessia. Le caratteristiche cliniche dei disturbi GRIN possono variare in base al gene specifico colpito e possono includere ipotonia muscolare, spasmi e disturbi del movimento.

In particolare, le patologie correlate a mutazioni dei geni GRIN coinvolgono frequentemente soggetti in età pediatrica e si manifestano con gravi compromissioni neurologiche. Una delle conseguenze più frequenti (nel 50% dei casi) è l’epilessia. Tali mutazioni possono determinare una disfunzione del recettore NMDA, che rimane in uno stato di attivazione persistente, causando un eccesso di ingresso di ioni calcio nella cellula neuronale e, in casi estremi, la sua distruzione.



Angelini e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova hanno in precedenza  siglato un accordo che prevede la creazione di un Joint Lab per lo sviluppo di nuovi farmaci per il sistema nervoso centrale.


Il progetto scientifico di comune interesse sarà concentrato sulla validazione di bersagli biologici innovativi per il sistema nervoso centrale, con l’obiettivo di identificare potenziali farmaci in grado di modificare radicalmente il decorso di patologie gravi quali il disturbo bipolare e malattie neurodegenerative su base infiammatoria come la sclerosi multipla.
In questo contesto di ricerca e innovazione scientifica, Radiprodil rappresenta una concreta opportunità terapeutica per rispondere a un urgente bisogno medico insoddisfatto nei pazienti con GRIN-NDD, e potenzialmente in altre malattie neurologiche rare a insorgenza pediatrica.

È attualmente in corso lo studio Astroscape (Fase 1b/2a, open-label), che valuta Radiprodil in pazienti con sclerosi tuberosa (TSC) e displasia corticale focale (FCD) tipo II.
Come afferma la stessa Azienda : "L’impegno di Angelini Pharma nella Brain HealthAngelini Pharma è attivamente impegnata da oltre 50 anni nella salute del cervello, con una solida esperienza in disturbi mentali come depressione, disturbo bipolare e schizofrenia, nonché nelle patologie neurologiche come l’epilessia. Siamo licenziatari esclusivi in Europa di cenobamato, un trattamento avanzato per l’epilessia farmaco-resistente ad esordio focale negli adulti."

(achille miglionico)

mercoledì 21 maggio 2025

NUOVA FARSA ALLO STUDIO OVALE: DOPO L'ATTACCO A #ZELENSKY ECCO CHE #TRUMP ATTACCA PARANOICAMENTE #RAMAPHOSA

 

 

 


 

Nello Studio Ovale, Trump aderendo alle idee complottistiche di Elon Musk (sudafricano di origine),  attacca duramente Ramaphosa, presidente della Repubblica Sudafricana: “Genocidio, voi uccidete i bianchi”


 


Grande tensione, di nuovo, alla Casa Bianca, dove il presidente statunitense Donald Trump ha incontrato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa creando scalpore e l'ultimon degli incidenti diplomatici secondo il suo "modus operandi" . 
Trump ha infatti accusato il leader sudafricano di non intervenire contro le violenze sugli agricoltori bianchi. “Le loro terre vengono espropriate, loro vengono uccisi e il governo non fa nulla”, ha attaccato il presidente Usa. Ramaphosa ha replicato negando che i bianchi vengano presi di mira nella Repubblica Sudafricana e che atti di violenza sono opera di “una minoranza di estremisti neri. Non è la linea del governo“, ricusando le accuse di genocidio avanzate da Trump. L'assurdo è che Trump dovrebbe parlare da quello studio del genocidio che Benjamin Netanyahu e l'ultradestra di Israele stanno attuando sistematicamente (con logica nazifascista) in M.O. Questo nel mewnte si profila gradualmente il disimpegno presidenziale dalla guerra in Ucraina (farà come Ponzio Pilato? se ne laverà le mani?).
 

 

Trump, nello studio ovale,  era affiancato da Elon Musk, nato a Pretoria. Entrambi hanno contribuito a diffondere la teoria del complotto secondo cui il Sudafrica starebbe conducendo un genocidio contro la minoranza bianca che un tempo lo governava in un regime di apartheid.

L’incontro alla Casa Bianca con il presidente sudafricano non può che ricordare l’agguato a Zelensky.


ll tycoon lo ha accusato di massacrare e espropriare le terre degli agricoltori di origine europea e ha mostrato foto e video dei presunti reati. Impossibile fare previsioni o razionalizzare le posizioni destabilizzanti di certi politici imperialisti e dei "nuovi feudatari" e plutocrati mondiali. Noi proviamo a contrastarli nel nostro piccolo spazio democratico. SUMUS IN STERCULINO avrebbe scritto Fedro. (Erasmo da Rotterdam)
 
 

 

mercoledì 30 aprile 2025

Generazione virtuale: Quando la Scuola perde la partita. #Blackout generazionali.

 

 

 

E' MEGLIO QUESTO...?

...O QUESTO?


 
 
Il massiccio blackout elettrico del 28 Aprile 2025 - che ha letteralmente spento la penisola iberica e parte della Francia (ancora sconosciute le cause al momento della pubblicazione) - ha cagionato morti ed ha scatenato caos e paure circa il nostro presente e futuro quali si stanno delineando nell'ultima decade. 
Il blackout da elettrico diviene mentale e ci sentiamo ristretti nell'operato e nella libertà cui siamo abituati: la normalità per alcuni noiosa si carica di quella attesa angosciosa da Spada di Damocle ("Quando ne usciremo?quando succederà di nuovo?)
 

 Ha colpito la notizia che il blackout elettrico ha visto la ostinata voglia di fare reel e riprese filmate, messaggi ecc pur nella consapevolezza che le batterie degli smart non si sarebbero potute ricaricare. La frenesia ed il craving delle dipendenze.

 
Comunque la prima generazione di "nativi digitali" e la generazione virtuale in toto sono indubbiamente abili nel navigare nel mondo online e hanno una grande influenza sull'utilizzo di tecnologie e piattaforme digitali. Alla onnipotenza corrisponde però un declino preoccupante di resilienza e alfabetizzazione emotiva; l'edificio culturale è corroso dall'infosfera e dagli interessi economici. 
 "A che serve studiare questo?" è il mantra interrogativo che si ascolta di più in quelli che una volta erano i templi della cultura: la cultura è utile solo se fornisce materialità. Siamo burattini sfruttati dagli algoritmi persecutori e condizionanti?
Ecco che arriva pertinente una riflessione in Redazione. Ci scrive una giovane docente, Flavia Volpe, che lavora nel Nord Italia e che racconta sobriamente delle difficoltà a "catturare" l'attenzione e curiosità in ambiti di cultura e trasmissione di cultura. Nord e Sud è lo stesso: segnali preoccupanti sulla generazione tiktokizzata vengono da tutta l'Italia nè lo scenario europeo ed extraeuropeo appaiono immuni dal decadimento culturale e dalla detensione morale ed etica che scorre nei vasi della società liquida e permea i potenti burattinai(a.m.).


Generazione virtuale: Quando la Scuola perde la partita




Negli ultimi mesi mi è capitato spesso di pensare ad un celebre passo de “I promessi sposi” in cui Renzo Tramaglino chiede a Don Abbondio spiegazioni sul perché non si possa celebrare il suo matrimonio con Lucia Mondella. L’uomo dotto di Chiesa, non potendo rivelare le reali ragioni della loro mancata unione, inizia a recitare una serie di formule in latino con il solo scopo di confondere il povero Renzo, confidando sulla sua ignoranza. A questo punto, il giovane Tramaglino, irritato, replica: “Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?”. Il latino, simbolo della cultura, era sconosciuto a tutti coloro che non erano istruiti, i quali potevano così essere facilmente ingannati da chi aveva avuto accesso allo studio. Manzoni mette in risalto l’importanza della conoscenza, che però, al giorno d’oggi, sembra passata in secondo piano. Se non conosci, non capisci ciò che ti circonda. Non è forse questo il compito della Scuola?

Se quella stessa scena avvenisse oggi in un’aula scolastica, gli studenti, a differenza di Renzo, non si preoccuperebbero certo del “latinorum” degli insegnanti. Sarebbero troppo impegnati a controllare la vita virtuale dei propri profili social o a vincere partite online ai loro giochi preferiti. La generazione degli adolescenti di oggi trascorre ore e ore immersa in mondi virtuali fatti di sparatorie, uccisioni, conquiste di territori e strategie d’attacco. Di Manzoni, dei minerali, del teorema di Ruffini o del Past Simple importa ben poco. Meglio vedere il proprio avatar trionfare su Brawl Stars o Clash Royale.

Il compito degli insegnanti diventa davvero arduo: come si può catturare l’attenzione di un quindicenne che ha in mente solo i suoi progressi nella classifica di Fortnite?
“Gli occhi dilatati fissano lo schermo del cellulare, le pupille si restringono, mentre le labbra si increspano imitando lo sforzo dell’avatar all’ultimo round. Vittoria! Braccia levate e urletto di felicità, condito da un sorriso a trentadue denti. L’insegnante, attonito, si volta verso la classe, illudendosi che quella gioia sia per la sua spiegazione e non per un futile successo contro un avversario virtuale che spesso neanche si conosce”.

Purtroppo, questa non è una scena inventata da un romanzo di Daniel Pennac, ma l’assurda realtà in cui viviamo. A nulla valgono rimproveri, note disciplinari, colorate annotazioni sul registro e sequestri di dispositivi digitali. Anche senza lo schermo davanti, lo sguardo perso di qualsiasi ragazzo medio sembra vagare in un mondo virtuale, dove non esistono genitori assillanti, insegnanti fastidiosi e compiti noiosi.

Ancora più preoccupanti sono le motivazioni che i ragazzi stessi danno riguardo ai loro successi virtuali: “Mi fa stare bene perché non penso ai problemi della vita reale” oppure “Se vinco, sono felice; se perdo, sono triste”.

E il professore, ormai rassegnato, può solo assistere alla scena: “Aspetti, prof, che adesso vinco!” che è il marchio di un’intera generazione, ignara del “latinorum” manzoniano e, forse, mai interessata a conoscerlo. Tanto, poi, c’è ChatGPT… (Flavia Volpe, docente di Lingue nel nord Italia)

mercoledì 23 aprile 2025

TRUFFE & TRUFFE ON-LINE BEN CONFEZIONATE: CITTADINA PUGLIESE TRUFFATA DI OLTRE 80mila Euro attraverso TRADING ON LINE

La truffatrice

 

 

 

TRUFFE ON-LINE BEN CONFEZIONATE: CITTADINA PUGLIESE TRUFFATA DI OLTRE 80mila Euro attraverso TRADING ON LINE 

Pubblichiamo la storia della cittadina pugliese Laura (nome inventato), di anni cinquanta, laureata, divorziata con figli, professione di elevata cultura, la quale si è presentata in studio psichiatrico depressa e angosciata malgrado la terapia posta in essere: in Aprile 2025, finalmente dopo lungo colloquio decide di parlare e si apre. "Mi è successa una cosa bruttissima di cui mi vergogno e che non ho detto a nessuno, neanche in famiglia...Mi sono fatta truffare di una cifra che non le dico...piango quando nessuno mi vede, ho l'autostima sotto i tacchi, mi colpevolizzo per la trappola in cui sono caduta...non dormo più e non mi voglio alzare al mattino...Penso di non farcela a vivere..."
Emerge che non è vittima di quelle truffe attraverso lunghi corteggiamenti da parte di ignoti che tampinano vittime della solitudine (non solo anziani) inducendo nella fragilità psichica la nascita di un sentimento erotico-sentimentale (truffatori-truffatrici che si fingono "brave persone", affascinanti, persone che chiamano telefonicamente e/o scrivono per email da USA, Paesi asiatici, africani o dall'Europa). Lei non è vittima di una ludopatia; non acquista facilmente neanche on line, non fidandosi. Lei non è come un'altra mia cliente, commercialista laureata in pensione, che si è fatta derubare attraverso il telefono fisso con finta chiamata dei tutori dell'ordine che la imploravano di assistere un congiunto giovane (nipote, figlio) caduto in un guaio giudiziario. Una banda che derubava con scuse drammatiche fragili solitari in casa è stata sgominata più volte in questi ultimi due anni. No lei è stata truffata da una banda internazionale che appare e scompare dal web per riappparire sotto mentite spoglie e falsi account. 
Entriamo nei dettagli per far comprendere che certe truffe sono arcistudiate e progettate sulla base della mistificazione: mescolare cose vere a cose false per esempio. 
 

NON SI E' NE' SCEMI NE' POLLI PER CADERE IN TRAPPOLE  BEN ORGANIZZATE. 


Ecco i fatti.
Con la storia andiamo da fine maggio sino a Ferragosto 2024.

Il primo contatto telefonico avviene casualmente sul cellulare per Wup (che è criptato): in genere ci chiamano da cellulari e da fissi per pubblicizzare erogatori di energia, contratti internet, prodotti, anche investimenti. Qui un tipo educato e compito chiede di parlare sul trading on line ed al termine della chiamata non chiede di investire subito, di andare a vedere "chi siamo" e dopo altri contatti chiede di investire 200 euro per ricavarne il doppio. Il sito esiste, sembra tutto ok e serio. Lei resiste pensa a truffa però lui indica il sito url della azienda ben organizzato con ottima visibilità: l'interlocutore produce prove rasserenanti e asserisce che l'azienda è addirittura registrata (e così sembra). Telefonicamente su Wup senza (senza video) le presenta il dirigente dell’azienda un certo Ethan che è cortese e protettivo, parla anche delle truffe che ci sono in giro (!) e infangano chi lavora nella trasparenza: "Noi viviamo in GB" ma parla bene un italiano quasi colto con accento straniero.
"Li lascio lavorare. Mi affidano ad un consulente tutto con generalità di origine italiana, un certo Mauro Antonio Lombardi detto Anthony (?) con sede a Londra".
"Ma noi abbiamo sedi in Olanda e Spagna", tengono a precisare quando e se ci si interroga sui prefissi telefonici internazionali.

"Mi propongono di fare addirittura un corso - senza volto su pc, solo slide, per approfondire l’uso delle piattaforme estere ove si commercializzano le valute" e lei verifica on line sulla URL anche i versamenti da lei stessa già fatti e assiste alla crescita del guadagno nel corso dei mesi seguenti.
Una piccola svolta, ora, delicata e sottile. Lei subisce il corteggiamento di Mauro Antonio che parla della propria famiglia di origine italiana, lei lo blocca nel corteggiamento e lui “ma io che ti ho fatto ? Sto solo corteggiandoti e voglio conoscerti. Sei una donna piacente..." (la foto di lei è su Wup)
Lei, spiazzata, chiede come mai Anthony non chiami mai nel weekend: "Oh, noi non potremmo avere relazioni con clienti, è vietato...tienilo per te..." lei non sa come sia fatto Anthony e la foto su Wup è questa



Notare auto senza targa. Numeri di wup sono +31 6 85650485 "GAS Anthony"



Da tempo se ne parla. ma non abbastanza.



L'ultima richiesta di soldi: il colpo di grazia rifiutato.




“Ci sono cascata di brutto” dice lei mesta e piangente. Finalmente sta parlando con qualcuno e sembra alla fine, come il mitico Atlante, passare il peso del mondo ad un altro che non giudica ma che ascolta. "Ci credevo veramente... ho fatto bonifici esteri su iban che non sono raggiungibili dicono alla banca e alla polizia..." [a dirla tutta io non credo che siano inaccessibili a chi di competenza] ... "Butto via 80mila euro, ho dovuto fare la cessione del quinto dello stipendio per arrivare ai 90mila euro richiestimi per avere un guadagno di 40mila pulito pulito..."
Dopo la denuncia alla Polizia (Agosto 2024), lei pur sapendo che trattavasi di truffa (glielo hanno detto chiaro e tondo alla PS) non ci crede ancora o non vuole crederci.
"Quelli insistono malgrado la mia diffidenza tardiva, mi chiamano con altra consulente, una donna, che si fa stavolta vedere in videochiamata x wup e mi invia addirittura carta di identità (e io verifico che è presente su Telegram). " (vedi foto in testa)

Alla richiesta di ulteriori somme "per pagare le tasse sui guadagni in UK" lei chiude e tace per sempre anche con se stessa.



Questa è notizia di pochi giorni fa







Anche lo SPID non è al sicuro



Le hanno detto che non potrà mai recuperare alcuna cifra. E soffre fingendo coi suoi cari e amici. Si sa la vergogna ci impedisce di parlare, il senso di colpa ci macera dentro. La signora è in cura e si sta lentamente riprendendo.
Naturalmente tutti i telefoni adoperati sono "usa e getta".

Nessuno è immune.

 

Giorni fa mi hanno chiamato per conto di una mia carta di credito chiedendo di fornire aggiornamenti ai fini della normativa antiriciclaggio. Mi è arrivata anche una email (conoscevano la mia email ma non è irraggiungibile in internet). Gliel'ho detto alla donna che insisteva minacciando di chiudere la carta (non rispondeva se non con latenza alla mia perplessità) sinchè non ho tagliato corto: "Basta! è solo una truffa e vi denuncerò."
 Rispetto ai proclami delle forze dell'ordine quando intervistate in tv,
occorre un maggiore impegno, nell'accogliere e avviare indagini alle denunce e comunicati dei cittadini: non è bello sentirsi dire "non si può fare niente", "sono truffe", "State attenti" ecc. Il cittadino ha diritto ad essere tutelato, anche a fatti non ancora avvenuti. Figuriamoci se ha testimoniato in regolare denuncia. (achille miglionico)



Il server è sparito





lunedì 14 aprile 2025

IDENTIFICATO #BIOMARKER PLASMATICO UTILE NELLA DIAGNOSI DI #DEMENZA DI ALZHEIMER-PERUSINI: #MTBR-tau243

 

 

 


 

 IDENTIFICATO BIOMARKER PLASMATICO UTILE NELLA DIAGNOSI DI DEMENZA DI ALZHEIMER-PERUSINI: MTBR-tau243

 

 


 
 
 
🔈Horie, K., Salvadó, G., Koppisetti, R.K. et al. Plasma MTBR-tau243 biomarker identifies tau tangle pathology in Alzheimer’s disease. Nat Med (2025). https://doi.org/10.1038/s41591-025-03617-7 
 
 
 

STORIA DELLA DEMENZA DI ALZHEIMER-PERUSINI OGGI CHIAMATA ALZHEIMER'S DESEASE (AD)



 
Una donna cinquantenne permise all’acume clinico del 36enne psichiatra Aloysius "Alois" Alzheimer di individuare nel 1901 una nuova forma di “dementia praecox”. Auguste Deter era moglie di un ferroviere e presentava: disorientamento, amnesie, difficoltà di espressione e di scrittura, wandering, allucinazioni, ossessioni di gelosia verso il marito, aggressività fisica e verbale, lamentazione continua, insonnia. Alzheimer si rese subito conto che la paziente rappresentava una nuova patologia e ordinò di farle molte foto per documentare al meglio il decorso. Auguste morì nel 1906. Alzheimer, che era direttore del laboratorio di istopatologia presso la Clinica Psichiatrica di Monaco diretta da Emil Krepelin, individuò all’esame autoptico ed istologico: “..atrofia corticale..”, “..accumuli di neurofibrille all'interno dei neuroni...” e "..”foci miliari" (focolai rotondeggianti) di deposito di "una sostanza anormale “. Alzheimer  affidò il caso ad un suo collaboratore, il ventottenne italiano Gaetano Perusini (1879 -1915), per approfondire e dettagliare gli aspetti clinici ed istopatologici. In quel periodo la Clinica Psichiatrica era frequentata da numerosi medici che avrebbero poi dato un contributo fondamentale allo studio delle malattie del SNC: gli italiani Cerletti e Bonfiglio, lo spagnolo Achucarro, il polacco Rosenthal, i tedeschi Creutzfeld e Jakob, lo svizzero Lotmar e poi Allers, Lewy ed altri. 


Perusini non deluse il suo direttore: riesaminò tutti gli aspetti del caso di Auguste Deter e raccolse altri tre casi di severa e rapida demenza, uno di 47 anni e altri due di 63 e 67, di cui descrisse e accuratamente correlò i reperti clinici e neuropatologici. Nel 1909 pubblicò il primo dei suoi tre lavori fondamentali per la comprensione della demenza: Über klinisch und histologisch eigenartige psychische Erkrankungen des späteren Lebensalters. Histologische und Histopathologische Arbeiten über die Grosshirnrinde herausgegeben von F. Nissl u. A. Alzheimer, dritter Band, zweites Heft. Jena:Verlag von Gustav Fischer, pp. 297-352, (Mit Tafel XVII-XXIII und 7 Textfiguren).

La trattazione fu estensiva: 59 pagine e 79 disegni raccolti in quattro tavole (una di fianco al titolo), eseguiti a mano da Perusini e raffiguranti le alterazioni neuronali evidenziate dalle tecniche di colorazione istologica. Si ricorda che lo studio istologico del SNC fu reso possibile da Camillo Golgi che nel 1873 ideò la tecnica di impregnazione cromoargentica perfezionata poi da Santiago Ramon y Cajal e da Max Bielschowsky. Tra i meriti riconosciuti a Perusini vi fu l'intuito di aver capito, con 80 anni di anticipo, che la sostanza costituente le placche, oggi nota come proteina Beta-amiloide, era un “un prodotto metabolico patologico” allora “di origine sconosciuta”. Il medico italiano preconizzò, anche, la concezione moderna della malattia secondo la quale demenza senile e presenile non sono in realtà due entità distinte. Emil Krepelin (fautore della concezione organicistica delle malattie mentali, in contrapposizione alla terapia psicoanalitica freudiana ) inserì la nuova patologia nel suo trattato di Psichiatria nel 1910 con il solo nome di: “Demenza di Alzheimer”.

Perusini tornò in Italia nel 1911 ma, nonostante la fama europea, non trovò una sistemazione professionale fino al 1913 quando divenne assistente nell’Ospedale Psichiatrico Mombello a Milano. Allo scoppio della Grande Guerra, Perusini, fervente patriota, si arruolò volontario, fu ferito da schegge di granata, morì l’8 dicembre 1915 a soli 36 anni e fu insignito con la Medaglia d’Argento. Pochi giorni dopo, il 19 dicembre 1915, Alzheimer muore a soli 51 anni.

Dopo la morte di Alzheimer e Perusini, nessuno si occupò più della malattia da loro scoperta fino agli anni 70. McMenemey la riesumò dall’oblio e riconobbe il grande contributo dell’ italiano, comprendendo perché gli autori Italiani comprensibilmente la chiamassero “malattia di Alzheimer-Perusini." (Macchi et al., 1997). Negli anni 80, Amaducci e Bick descrissero in dettaglio il contributo di Perusini allo studio e classificazione della malattia traducendo i suoi lavori in inglese. Bruno Lucci, primario neurologo a Pordenone, ha dedicato i suoi studi alla figura di Perusini contribuendo affinché lo Stato Italiano commemorasse il centenario della morte con un francobollo. 








Aloysius "Alois"
Alzheimer
(1864-1915)






Alois Alzheimer e i suoi collaboratori.
In piedi da sinistra: F. Lotmar; n.n.; S. Rosenthal; Allers?; n.n.; A. Alzheimer; N. Achucarro; F.H. Lewy. Seduti da sinistra: Mrs. Grombach; U. Cerletti; n.n.; F. Bonfiglio; G. Perusini.





(redazionale)
 

lunedì 31 marzo 2025

Uno Sguardo Antropologico: società liquida tra sacralità e consumismo dell’ "usa e getta".

 


 

 Uno Sguardo Antropologico: società liquida tra sacralità e consumismo dell’"usa e getta.  La mercificazione del sacro. Come si è trasformato un rito religioso in vetrina narcisistica ad uso dei social.









(GettyImages)


La Prima Comunione, per la Chiesa Cattolica, rappresenta un momento di profonda sacralità, la commemorazione del sacrificio di Cristo e l'incontro intimo con l'Eucaristia. Un rito di passaggio spirituale, carico di significato religioso e comunitario. Tuttavia, per molti bambini e le loro famiglie che si affacciano a questo sacramento, l'esperienza rischia di essere oscurata da una deriva consumistica e da una mentalità "usa e getta" che permea la società contemporanea.


Ci troviamo di fronte a un paradosso stridente in una società liquida: un evento intrinsecamente spirituale trasformato in una vetrina di sfarzo e consumismo. 

La celebrazione della Prima Comunione si è trasformata, per molti, in un evento sociale sfarzoso, caratterizzato da ricevimenti in ristoranti di lusso, con menù elaborati, molteplici cambi d'abito per il bambino protagonista e, persino, bomboniere personalizzate e differenziate per bambini e adulti.
Questa tendenza solleva una profonda contraddizione con il significato intrinseco del sacramento. Mentre la Comunione è un atto di umiltà, di semplicità e di profonda spiritualità, lo sfarzo e l'ostentazione rimandano a valori materiali ed esteriori, spesso distanti dal messaggio evangelico. L'attenzione si sposta dal dono spirituale ricevuto al dispendio economico, dalla gioia interiore per l'incontro con Cristo alla preoccupazione per l'organizzazione di una festa "perfetta" e appariscente.


La differenziazione delle bomboniere tra bambini e adulti, ad esempio, introduce una logica di distinzione e di gerarchia che mal si concilia con l'uguaglianza fondamentale di tutti i fedeli di fronte a Dio. Il messaggio che rischia di passare è che l'importanza dell'evento risieda nella quantità e nel valore dei doni ricevuti, piuttosto che nella grazia spirituale accolta.
È importante riflettere sul messaggio che stiamo trasmettendo ai nostri figli. Vogliamo educarli al valore profondo dei doni spirituali, o vogliamo indurli a considerare la Prima Comunione come un'occasione per ricevere regali e vivere un'esperienza di lusso effimero? 
Certo, celebrare un evento importante come la Prima Comunione è naturale e auspicabile. Condividere la gioia con la famiglia e gli amici è un aspetto bello della vita comunitaria. Tuttavia, è fondamentale mantenere un equilibrio, evitando che l'aspetto esteriore e materiale prenda il sopravvento sul significato spirituale.
 Un modo per preservare il vero valore del sacramento potrebbe essere quello di riscoprire la semplicità e l'autenticità. Organizzare un momento conviviale sobrio e significativo, magari privilegiando un pranzo in famiglia o un piccolo rinfresco dopo la cerimonia. I bambini, spesso inconsapevoli della profondità del gesto religioso, diventano protagonisti di un'ostentazione che li vede indossare abiti costosi, ricevere regali sontuosi e collezionare bomboniere personalizzate. La celebrazione si tinge di dinamiche economiche locali, con un "mercato" di regali e denaro che alimenta un'aspettativa di "tutto è dovuto".
 

Questa trasformazione riflette la "società liquida" descritta da Zygmunt Bauman, dove la fluidità, la precarietà e la superficialità sembrano plasmare ogni aspetto dell'esistenza, inclusi i riti tradizionalmente ancorati a valori più solidi. Anche le relazioni, in questo contesto, rischiano di diventare "amori liquidi", effimeri e orientati al soddisfacimento immediato, in linea con la logica dell'"usa e getta".
 

Da un punto di vista antropologico, questa deriva consumistica nella celebrazione di un sacramento può essere interpretata come una manifestazione di diverse dinamiche profonde:


- La mercificazione del sacro: L'ansia e l'incertezza esistenziale tipiche della società contemporanea possono portare a una ricerca di rassicurazione attraverso oggetti e apparenze. Il rituale religioso, privato della sua autenticità spirituale, viene riempito di orpelli materiali, quasi a voler esorcizzare la fragilità della condizione umana attraverso il possesso e l'ostentazione.


- La performance identitaria: In una società dove l'immagine ha un peso sempre maggiore, la Prima Comunione diventa un'occasione per "performare" uno status sociale, sia per il bambino che per la famiglia. L'abito firmato, la bomboniera ricercata, il regalo costoso diventano simboli di appartenenza e di successo, oscurando il significato intrinseco del sacramento.


- La cultura dell'oggetto transazionale: La mentalità dell'"usa e getta" si insinua anche nelle relazioni interpersonali, come evidenziato dal concetto di "amori liquidi". L'altro rischia di essere percepito come un oggetto da consumare e scartare una volta esaurita la sua "utilità". Questo si riflette anche nella superficialità con cui spesso vengono vissuti eventi come la Prima Comunione, ridotti a un mero evento sociale da "consumare" e archiviare rapidamente.


-Dinamiche narcisistiche: L'esasperazione dell'individualismo e la centralità dell' "io" nella società contemporanea possono alimentare dinamiche narcisistiche. 

La celebrazione della Prima Comunione o di qualunque cerimonia religiosa o laica  rischia di diventare un'occasione per autocelebrazione e per la ricerca di validazione esterna attraverso l'ammirazione degli altri per lo sfarzo messo in scena.
 

In questo scenario, l’ antropologia può offrire un "riparo", un percorso di consapevolezza e di riappropriazione di significati più autentici. Attraverso l'esplorazione del proprio mondo interiore, delle proprie paure e dei propri desideri, l'individuo può iniziare a decostruire le dinamiche consumistiche e narcisistiche che influenzano le proprie relazioni e la propria percezione degli eventi significativi della vita.
 

L’ approccio psicosociale può aiutare a:

- Riconoscere e comprendere le radici dell'ansia e del bisogno di compensazione materiale.
- Elaborare le ferite narcisistiche e sviluppare una più sana autostima, indipendente dalla validazione esterna.


-Riscoprire il valore intrinseco delle relazioni umane, al di là della logica dell'"usa e getta".


- Riconnettersi con la dimensione spirituale e simbolica di eventi , sottraendoli alla logica puramente consumistica.


In conclusione, la deriva consumistica che spesso avvolge la celebrazione della Prima Comunione rappresenta una sfida alla sua autenticità spirituale e riflette dinamiche più ampie della società contemporanea. L’ approccio psicosociale, con la sua attenzione alla profondità dell'animo umano e alle dinamiche relazionali, può offrire un prezioso strumento per aiutare individui e famiglie a ritrovare un senso più autentico e significativo in questi momenti importanti, sottraendoli alla superficialità e alla transitorietà di una cultura "usa e getta". È un invito a riscoprire il valore del "non usa e getta": relazioni autentiche, valori spirituali profondi e una connessione significativa con il sacro. (Sabina Pistillo)

venerdì 28 marzo 2025

SI PUO' EDUCARE ALL'USO DELLO STRUMENTO DIGITALE'? DIRITTI E DOVERI

 

 


 

 

L’era digitale è qui: crescere consapevoli in relazione alla infosfera

A cura della counselor, psicologa Pistillo Sabina



 



Nell’ era digitale, il cellulare è uno strumento onnipresente nella vita dei bambini, anche in età prescolare e scolare. È diventato un’estensione della nostra persona, uno strumento indispensabile per la comunicazione, l’informazione e l’intrattenimento. Tuttavia, l'uso eccessivo e inconsapevole di questo dispositivo può portare a conseguenze negative sulla nostra salute fisica e mentale, sulle nostre relazioni e sul nostro benessere generale. Educare i nativi a un utilizzo responsabile della tecnologia è una sfida  pedagogica che coinvolge genitori, insegnanti e l’intera società.
Ma come possiamo garantire che i più giovani sviluppino un rapporto sano con il digitale?

I bambini di oggi crescono in un ambiente sempre più digitale, dove smartphone e tablet sono parte della quotidianità. Tuttavia, senza una guida adeguata, il rischio di abuso, dipendenza o esposizione a contenuti inappropriati è elevato. L’educazione digitale non significa solo insegnare come usare il cellulare, ma anche sviluppare:
•    Pensiero critico: distinguere informazioni affidabili da fake news.
•    Autoregolazione: imparare a gestire il tempo trascorso online.
•    Rispetto e sicurezza: prevenire il cyberbullismo e proteggere la propria privacy.
 Alcune strategie per un uso consapevole del cellulare per aiutare i bambini a sviluppare un approccio equilibrato alla tecnologia accompagnato da scelte educative per l’infanzia e la primaria giocano un ruolo fondamentale per :
 Esplorazione Guidata:
Introdurre i bambini al mondo digitale attraverso attività interattive e giochi educativi, sotto la supervisione di adulti. Utilizzare app e software che stimolino la creatività, la logica e le abilità cognitive.
 Limitare il Tempo Schermo:
Stabilire regole chiare sul tempo di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi, alternando attività digitali e analogiche.Incoraggiare il gioco all'aperto, la lettura di libri e le attività manuali.
 Educazione alla Sicurezza Online:
Insegnare la sicurezza online. Parlare con i bambini di privacy, phishing e cyberbullismo è essenziale per proteggerli dai pericoli della rete. Stabilire regole chiare Definire limiti di tempo e momenti della giornata in cui l’uso del cellulare non è consentito (ad esempio, durante i pasti o prima di dormire) aiuta a creare abitudini sane. Insegnare ai bambini a proteggere i propri dati personali e a riconoscere i rischi del web. Promuovere un dialogo aperto sulla sicurezza online, incoraggiandoli a condividere eventuali esperienze negative.
Promuovere l'Interazione Sociale:
Incentivare attività offline, il digitale non deve sostituire il gioco all’aperto, la lettura o le interazioni sociali dal vivo. È importante trovare un equilibrio tra online e offline. Utilizzare il cellulare come strumento per rafforzare le relazioni sociali, ad esempio attraverso videochiamate con i nonni o giochi educativi con gli amici.  Incoraggiare il gioco di gruppo e le attività che favoriscono la comunicazione e la collaborazione.
Sviluppare il Pensiero Critico: Insegnare ai bambini a valutare le informazioni online,   distinguendo tra fonti affidabili e non. Promuovere la riflessione critica sui contenuti digitali, incoraggiandoli a porsi domande e a esprimere la propria opinione.
Modello di Comportamento:
Dare il buon esempio. I bambini imparano osservando gli adulti. Se vedono genitori e insegnanti usare il cellulare con moderazione, saranno più inclini a farlo anche loro.
Promuovere contenuti educativi
Esistono molte app e piattaforme che offrono esperienze digitali arricchenti. Invece di vietare il cellulare, si può guidare il bambino verso un uso costruttivo.
Gli adulti, genitori e insegnanti, devono essere un modello positivo, limitando il proprio uso del cellulare e dimostrando comportamenti responsabili online. Condividere con i bambini esperienze positive legate all'uso del digitale, mostrando come questo strumento possa essere utile e arricchente.
Educazione ai Diritti Digitali:
 Spiegare in modo semplice e adatto all'età i 10 diritti dei nativi digitali, sottolineando    l'importanza della privacy, della sicurezza e del rispetto online.Incoraggiare i bambini a esprimere la propria opinione e a partecipare attivamente alla vita digitale.
Attività Scolastiche:
Integrare l'educazione digitale nel curriculum scolastico, attraverso attività pratiche e laboratori interattivi Stem per sviluppare il pensiero computazionale. Utilizzare il cellulare come strumento didattico, per arricchire le lezioni e stimolare l'apprendimento con app e giochi interattivi.
Collaborazione Famiglia-Scuola:
Coinvolgere i genitori nell'educazione digitale dei bambini, attraverso incontri, workshop e materiali informativi. Creare una rete di supporto tra famiglia e scuola, per condividere strategie e affrontare insieme le sfide del mondo digitale.
Benessere Digitale:
Promuovere uno stile di vita equilibrato, che includa attività fisica, riposo adeguato e tempo libero lontano dagli schermi. Insegnare ai bambini a riconoscere i segnali di un uso eccessivo del cellulare e a chiedere aiuto in caso di difficoltà. Perché l’educazione digitale è fondamentale

Esistono 10 Diritti dei Nativi Digitali  stilati dal Centro Studi Erickson e patrocinati dall’ autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Questo decalogo è stato creato con l’obiettivo di fornire una guida per i genitori , educatori, insegnati. I nativi digitali, ovvero coloro che sono nati e cresciuti nell'era digitale, hanno diritti specifici che devono essere riconosciuti e tutelati:

1.    Diritto all'accesso: Tutti devono avere accesso a internet e alle tecnologie digitali.
2.    Diritto all'alfabetizzazione digitale: Tutti devono essere educati all'uso sicuro e responsabile delle tecnologie digitali.
3.    Diritto alla privacy: I dati personali devono essere protetti e utilizzati in modo trasparente.
4.    Diritto alla sicurezza: Tutti devono essere protetti da cyberbullismo, molestie online e altri rischi digitali.
5.    Diritto alla partecipazione: Tutti devono avere la possibilità di esprimere la propria opinione e partecipare alla vita online.
6.    Diritto all'innovazione: Tutti devono avere la possibilità di creare e innovare nel mondo digitale.
7.    Diritto alla disconnessione: Tutti hanno il diritto di disconnettersi e godersi il tempo offline.
8.    Diritto all'educazione: Tutti devono essere educati ai rischi e ai benefici dell'uso del digitale.
9.    Diritto alla protezione dalla discriminazione: Nessuno deve essere discriminato online.
10.    Diritto al benessere digitale: Tutti devono avere il diritto a un'esperienza digitale sana .


L'educazione all'uso consapevole del cellulare è un investimento fondamentale per il futuro dei bambini. Attraverso scelte educative mirate, possiamo aiutarli a sviluppare competenze digitali, pensiero critico e un rapporto sano con la tecnologia.  Occorre pertanto stabilire limiti di tempo per l'uso del cellulare. Disattivare le notifiche non essenziali. Creare spazi "digital-free" durante la giornata. Utilizzare app e strumenti per monitorare e gestire il tempo online. Educare i bambini e i ragazzi all'uso responsabile del cellulare rispettando i diritti dei nativi. Incoraggiare le scuole a promuovere percorsi di educazione digitale. La chiave sta nell’equilibrio: il cellulare può essere uno strumento potente per l’apprendimento e la comunicazione, ma solo se usato con consapevolezza e responsabilità.

 “Diritti del nativo digitale” messo a punto dal Centro Studi Erickson e pubblicato sotto forma di video su youtube.
 http://www.youtube.com/watch?v=YWg-d8WPXk0
 

martedì 25 marzo 2025

Discorso tenuto al Senato USA dal Bernie Sanders l’11 febbraio 2025: un monito al significato di #democrazia

 

 


 

 

 

Discorso tenuto al Senato USA dal Sen. Bernie Sanders  l’11 febbraio 2025, sul modo con cui Elon Musk e i suoi colleghi oligarchi stanno conducendo una guerra contro i lavoratori americani (e non solo)



Proponiamo a cura del Redattore
Pietro Grippo, ns esperto di economia e politiuca, il coraggioso discorso del senatore democratico che ha dei toni storici che rimandano malinconicamente al discorso di Matteotti all'alba del fascismo italiano. Oltre 34.000 persone hanno partecipato al tour Fight the Oligarchy della deputata Alexandria Ocasio-Cortez e del senatore Bernie Sanders a Denver, in Colorado, Usa, venerdì 21 marzo, secondo quanto riferito dagli organizzatori. Sanders e Ocasio-Cortez hanno affermato che si è trattato del più grande comizio politico nella città dai tempi della campagna elettorale di Barack Obama nel 2008, e Sanders ha aggiunto che è stato «il raduno più grande» che abbia mai avuto. I due Democratici stanno portando avanti questi incontri per denunciare quella che definiscono un’oligarchia e un autoritarismo sotto l’amministrazione Trump.

Ecco il discorso di Bernie Sanders al senato degli Stati Uniti.


"Non mi capita spesso di ringraziare Elon Musk, ma ha fatto un lavoro eccezionale nel dimostrare un punto che sosteniamo da anni: viviamo in una società oligarchica in cui i miliardari non solo dominano la politica e le informazioni che consumiamo, ma anche il nostro governo e le nostre vite economiche.
E oggi questo è più evidente che mai. Ma dato il clamore e l’attenzione che il signor Musk sta ricevendo nelle ultime settimane mentre smantella illegalmente e incostituzionalmente le agenzie governative, mi sembra il momento giusto per porre una domanda che i media e la maggior parte dei politici evitano: cosa vogliono davvero lui e gli altri multimiliardari? Qual è il loro obiettivo finale?


A mio avviso, ciò per cui Musk e chi gli sta attorno stanno lottando con tanta aggressività non è qualcosa di nuovo, né di complesso. È ciò che le classi dominanti hanno sempre desiderato e creduto fosse loro di diritto: più potere, più controllo, più ricchezza. E non vogliono che le persone comuni e la democrazia intralcino il loro cammino.
Elon Musk e i suoi colleghi oligarchi vedono il governo e le leggi semplicemente come ostacoli ai loro interessi e a ciò che ritengono di meritare.


Nell’America prerivoluzionaria, la classe dominante governava attraverso il “diritto divino dei re”, la convinzione che il re d’Inghilterra fosse un agente di Dio, e quindi non dovesse essere messo in discussione. Oggi, gli oligarchi credono che, in quanto padroni della tecnologia e “individui dall’intelligenza superiore”, abbiano il diritto assoluto di governare. In altre parole, sono i re dei nostri tempi.


E non si tratta solo di potere.
È una questione di ricchezza sconfinata. Oggi, Musk, Bezos e Zuckerberg hanno una ricchezza combinata di 903 miliardi di dollari, più di quanto possieda la metà più povera della società americana — 170 milioni di persone. Dall’elezione di Trump, incredibilmente, la loro ricchezza è esplosa. Elon Musk è diventato 138 miliardi di dollari più ricco, Zuckerberg 49 miliardi più ricco e Bezos 28 miliardi più ricco. Sommando il tutto, i tre uomini più ricchi d’America hanno accumulato 215 miliardi di dollari in più dal giorno delle elezioni.


Nel frattempo, mentre i ricchi diventano sempre più ricchi, il 60% degli americani vive di stipendio in stipendio, 85 milioni non hanno un’assicurazione sanitaria adeguata, il 25% degli anziani cerca di sopravvivere con meno di 15.000 dollari all’anno, 800.000 persone sono senzatetto e gli Stati Uniti hanno uno dei tassi di povertà infantile più alti tra i paesi avanzati.


Pensate che gli oligarchi si preoccupino di queste persone? Credetemi, non lo fanno. La decisione di Musk di smantellare l’USAID significa che migliaia di persone tra le più povere del mondo soffriranno la fame o moriranno per malattie prevenibili.
Non si tratta solo di quello che accade all’estero. Anche negli Stati Uniti attaccheranno presto i programmi per la sanità, la nutrizione, l’edilizia abitativa e l’istruzione che proteggono i più vulnerabili — così che il Congresso possa garantire enormi sgravi fiscali a loro e agli altri miliardari.


Come re moderni, convinti di avere il diritto assoluto di governare, non esiteranno a sacrificare il benessere delle persone comuni per difendere i propri privilegi.
Inoltre, utilizzeranno i giganteschi mezzi di comunicazione che possiedono per distogliere l’attenzione dagli effetti delle loro politiche, mentre ci “intrattengono fino alla morte”. Mentiranno, mentiranno e mentiranno. Continueranno a spendere enormi somme di denaro per comprare politici di entrambi i principali partiti.
Stanno conducendo una guerra contro la classe lavoratrice di questo Paese, e hanno tutta l’intenzione di vincerla.


Non vi prenderò in giro: i problemi che affrontiamo oggi sono gravi e non facili da risolvere. L’economia è truccata, il nostro sistema di finanziamento delle campagne elettorali è corrotto e stiamo lottando per affrontare il cambiamento climatico — tra molte altre sfide.


Ma so una cosa:
La più grande paura della classe dirigente in questo Paese è che gli americani — neri, bianchi, latini, delle città e delle campagne, gay e etero — si uniscano per chiedere un governo che rappresenti tutti noi, non solo una ristretta élite di ricchi.
Il loro incubo è che noi non ci lasciamo dividere in base alla razza, alla religione, all’orientamento sessuale o alla nazionalità d’origine e che, insieme, troviamo il coraggio di sfidarli.


Sarà facile? Ovviamente no.
La classe dominante di questo Paese vi ricorderà costantemente che ha tutto il potere. Controllano il governo, possiedono i media. “Volete affrontarci? Buona fortuna,” diranno. “Non c’è nulla che possiate fare.”
Ma il nostro compito oggi è non dimenticare le grandi lotte e i sacrifici che milioni di persone hanno fatto nel corso della storia per costruire una società più democratica, giusta e umana:
• Rovesciare il Re d’Inghilterra per creare una nuova nazione e l’autogoverno. Impossibile.
• Garantire il suffragio universale. Impossibile.
• Porre fine alla schiavitù e alla segregazione. Impossibile.
• Dare ai lavoratori il diritto di formare sindacati e abolire il lavoro minorile. Impossibile.
• Garantire alle donne il controllo sul proprio corpo. Impossibile.
• Approvare leggi per creare la Previdenza Sociale, Medicare, Medicaid, il salario minimo, standard per l’aria pulita e l’acqua pulita. Impossibile.


In questi tempi difficili, la disperazione non è un’opzione. Dobbiamo combattere con ogni mezzo possibile.
Dobbiamo impegnarci nel processo politico: candidarci, connetterci con i nostri legislatori locali, statali e federali, donare a candidati che difendono la classe lavoratrice di questo Paese. Dobbiamo creare nuovi canali di comunicazione e condivisione delle informazioni. Dobbiamo fare volontariato non solo in politica, ma anche per costruire comunità a livello locale.
Qualsiasi cosa possiamo fare, dobbiamo farla.
Inutile dire che io farò la mia parte — sia all’interno del Congresso che viaggiando per il Paese — per difendere la classe lavoratrice americana. Nei prossimi giorni, settimane e mesi, spero che vi unirete a me in questa lotta.


In solidarietà,
Bernie Sanders"
11 febbraio 2025

 

Tratto da:

https://www.saluteinternazionale.info/2025/03/usa-cosa-vogliono-veramente-gli-oligarchi/

Bernard Sanders è un senatore per lo stato del Vermont dal 2007 ed in precedenza membro della Camera dei Rappresentanti per lo stesso stato dal 1991 al 2007. Sanders è formalmente indipendente, ma è inserito nel caucus del Partito Democratico al Senato. Sanders si configura come il più importante esponente della corrente progressista del Partito Democratico e si qualifica come un socialista democratico.

domenica 2 marzo 2025

L'ALGORITMO DELL'UGUAGLIANZA, #RUBEN RAZZANTE con prefazione di LILIANA SEGRE. AUTOMATISMI ALGORITMICI DELLA #IA E DIFESA DELLA LIBERTA'

 


"La discriminazione algoritmica è  il riflesso di quella umana, cioè di forme di discriminazione esistente a livello sociale, economico, politico" (R. Razzante)

Il volume ha il pregio di portare la riflessione intorno alla Intelligenza Artificiale sulla posizione de "in medio stat virtus". Non possiamo non condividere tale posizione come facciamo da sempre e soprattutto dal Simposio Satellite organizzato dal SIEB sul tema scottante. Spiega l'A. nella sua prefazione:

"Le santificazioni e le demonizzazioni dell'Intelligenza Artificiale (AI) sono pericolosamente fuorvianti. Fanno deragliare il treno della riflessione collettiva sull'esigenza di un rapporto maturo ed equilibrato tra tecnologia e persona e producono alterazioni semantiche e distonie cognitive rispetto all'influsso degli algoritmi sul funzionamento delle società. Il filo sottile che lega le pagine di questa pubblicazione è proprio la loro riconducibilità ai valori dell'uguaglianza, dell'inclusività, dell'accessibilità, della sostenibilità nelle molteplici applicazioni dell'AI." 

L'A. opera nella cura dei testi una sorta di "operazione verità" sull'AI, per rinvigorire la democrazia della Rete, allontanando lo spettro del totalitarismo digitale. Completa il volume una prefazione di Liliana Segre, dal disegno umanistico.

Ruben Razzante è docente di Diritto dell'informazione, Diritto europeo dell'informazione e Regole della comunicazione d'impresa all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si è laureato in giurisprudenza e in scienze politiche. È docente di Diritto dell'informazione al Master in giornalismo dell'Università Lumsa di Roma. Insegna ai corsi di formazione promossi dall'Ordine dei giornalisti. Nel 2023 è stato nominato consulente della "Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza" del Senato presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre.




Nel mentre scriviamo continuano gli attacchi DDOS contro siti istituzionali e no italiani operati dalla centrale (moltiplicata da nuove adesioni mercenarie) NONAME57, con sede in Bielorussia e tecnobraccio filoputiniano 



il che da quando il Presidente Mattarella ha puntualizzato temi di geopolitica riaffermando il sostegno all'Ucraina, da quando ha chiamato nuovi soggetti onnipotenti come "neofeudatari del Terzo Millennio", avidi di Spazio e Cyberspazio.


La molteplicità degli attacchi dal Cyberspazio si affianca alla anarchia destabilizzante del web attraverso la misinformazione e disinformazione, in nome dello "speech assoluto"




L'unica regola dell'infosfera è non avere regole? Fin dove sono legittime le azioni delle piattaforme digitali che non hanno CONFINI?
Gli attori economici sono divenuti agenti diretti del potere e controllori della INFOSFERA, scavalcando ogni orizzonte di marketing, come dimostrato dalla presenza di tali soggetti plutotecnocrati all'insediamento di Trump e la presenza di Elon Musk - non ai margini - nel Consiglio dei Ministri di Trump stesso. Loro corrono e noi dobbiamo correre ai ripari. (am)



Altre opere di Ruben Razzante:







venerdì 28 febbraio 2025

CORSO INTRODUTTIVO ALLA COMUNICAZIONE BERNIANA

 

 



 

Si è tenuto a Trani, il 22 febbraio 2025, il corso ‘’101’ di introduzione all'analisi transazionale (INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE BERNIANA) organizzato dal Sieb (Seminari internazionali Eric Berne) con il sostegno di Arges Odv.
Presso la sala della Croce Bianca, il presidente del Sieb, il dottor Achille Miglionico, neuropsichiatra e psicoterapeuta, ha aperto i lavori della giornata che prevedevano il corso ‘101’ e un simposio satellite sull’intelligenza artificiale dal titolo “I.A. tra Cibernetica e bioetica: IA o IO?”.
Con la dicitura di corso 101, mutuato dalle università statunitensi, si intende,  in Analisi Transazionale, un corso introduttivo ai fondamenti della teoria berniana, aperto a tutti e particolarmente indicato per chi svolge professioni d’aiuto.
Nella mattinata sono state illustrate dapprima le radici del pensiero di Eric Berne (1910-1970), psichiatra americano fondatore dell’A.T, che spaziano dall’analisi del profondo allo studio comparato dei miti, dalla storiografia alla scuola di Palo Alto sino agli albori della Cibernetica. A seguire, sono stati introdotti gli “Stati dell’Io” e, infine, la teoria della comunicazione berniana, soffermandosi sul concetto e utilizzo della TRANSAZIONE, quale ponte tra interpersonale e intrapsichico.
La dott.ssa Neus Lopez Catalyud, psicologa e psicoterapeuta, vice-presidente del SIEB Italia-Spagna, ha invece illustrato ai presenti le “contaminazioni”, ossia le sovrapposizioni tra stati dell’Io.
Dopo una pausa, i lavori sono ripresi nel pomeriggio, durante il quale il dott. Miglionico ha illustrato ai presenti i giochi berniani, ossia quei pattern sociali ripetitivi, che permettono il mantenimento di un “copione” di vita. Assai viva e qualificata la partecipaszione dei corsisti, cui è stato consegnato attestato riconosciuto da EATA e ITAA e valido a fini curricolari. Nutrita la presenza di Operatori della CRAP dedicata di Barletta e del Consorzio METROPOLIS che svolgono sul territorio pugliese compiti di assistenza e riabilitazione.
Alle ore 18.00 circa, si è conclusa la parte formativa dell'evento SIEB  con il rilascio degli attestati ai numerosi partecipanti per lasciare spazio al SIMPOSIO SATELLITE aperto al pubblico, organizzato dal SIEB sull’intelligenza artificiale, inteso come momento di riflessione sulle implicazioni etico-morali dell’uso di questa tecnologia, sulle sfide, sui vantaggi ma anche sulle insidie dell’I.A. 

E' stata altresì lanciata la campagna di sensibilizzazione SIEB a protezione dell'infanzia e adolescenza . (claudio leone)
 


martedì 25 febbraio 2025

CAMPAGNA SIEB DI SENSIBILIZZAZIONE PER INFANZIA E ADOLESCENZA

 

CON L'EVENTO CULTURALE SIEB DI TRANI DEL 22 FEBBRAIO 2025 SULLA COMUNICAZIONE E SULLA INTELLIGENZA ARTIFICIALE PARTE LA NOSTRA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO DIPENDENZE DA INTERNET E SOCIAL A PROTEZIONE DELL'INFANZIA E ADOLESCENZA

SE CONDIVIDETE DIFFONDETE LIBERAMENTE IL POSTER CON OGNI MEDIUM


Potete richiedere pdf a 

sieb.segreteria.eventi@gmail.com


lunedì 24 febbraio 2025

#Steve Jobs avrebbe compiuto oggi 70 anni. Lui che ha reso la macchina di Turing un pc ed uno smartphone. Ma il primo #PC da tavolo è della #Olivetti: la #P101.

 

La foto a dx lo ritrae poco prima della morte

Steve Jobs avrebbe compiuto oggi 70 anni.

Il co-fondatore ed ex Ceo di Apple è nato il 24 febbraio 1955 e morto il 5 ottobre 2011 all'età di 56 anni per una neoplasia . Ha rivoluzionato il mondo della tecnologia e una serie di prodotti da lui immaginati, come l'iPhone, non solo sono tuttora il core-business della Mela ma hanno cambiato radicalmente le nostre vite. "Siate affamati. Siate folli", è il celebre messaggio contenuto nel suo discorso all'Università di Stanford del giugno 2005. 

 

Tra le numerose biografie edite subito dopo la sua morte si segnalano, entrambe tradotte in italiano: Steve Jobs: a biography di W.  Isaacson, frutto di colloqui personali e interviste a familiari, amici, rivali e colleghi, e Steve: Steve Jobs in his own words  a cura di G. Beahm. Nel dicembre del 2011 fu inaugurata al Museo regionale di scienze naturali di Torino la mostra dal titolo Steve Jobs 1955-2011, primo tributo espositivo italiano al manager statunitense, mentre sono del 2013 la pellicola Jobs, diretta da J.M. Stern, che esplora vita ed esperienze del manager nel trentennio tra il 1971 e il 1991, e del 2015 il film Steve Jobs, per la regia di D. Boyle, che ne ricostruisce compiutamente il percorso umano e professionale. 

(Pietro Grippo)

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NON TUTTI SANNO

Malgrado si ritenga che il primo personal computer da tavolo sia stato della Apple, in realtà anche negli USA sanno che il primo computer da tavolo lo si deve alla italiana OLIVETTI e si chiamava P101



 

 

 

Fu agli inizi degli anni Sessanta che si voleva stravolgere l'idea stessa di calcolatore rendendolo un uno strumento potente ma snello e leggero: “un oggetto personale, qualcosa che possa vivere insieme ad una persona, una persona che sieda davanti ad un tavolo o ad una scrivania” (così il designer Mario Bellini ricordava che Roberto Olivetti gli disse durante una telefonata).

 

La OLIVETTI P101 è una calcolatrice programmabile prodotta tra il 1965 e il 1971 dalla Olivetti di Ivrea. Oggigiorno il valore dell'usato per collezionisti varia da 20.000 a 80.000 euro (!).

All’epoca, negli anni Settanta funzioni analoghe erano svolte solo da elaboratori elettronici costosi, che occupavano sale enormi : personalmente alla Università di Bologna ricordiamo di aver visto il Centro Meccanografico del Nord-Est, quando ancora si adoperavano  le schede perforate e memorie a nastro magnetico, e si programmava ai vari terminali del calcolatore centrale. Era un peccato mortale incasinare le schede perforate che ogni utente trasportava in religioso ordine in borse. Invece con la Olivetti P101 fu realizzata una sottile memoria  come una cartolina postale, novità anch'essa assoluta. Scrivono gli Archivi Olivetti sul problema di ridimensionare la memoria: "Si opta perciò per questa soluzione. Il dispositivo adottato ha una capacità di memoria di 1920 bit corrispondenti a 240 caratteri di 8 bit; permette di contenere 3 registri operativi per le operazioni aritmetiche, 4-10 registri numerici di 11 cifre con virgola e segno, 2-5 registri di programma capaci di 48-120 istruzioni." 

Pensate solo 1920 bit, pari a 240 Byte (oggi fa sorridere) eppure la P101 viene usata dalla NASA per calcolare l’atterraggio sulla Luna (progetto Apollo).


E lo standard circuitale? Ricordano alla Olivetti un'altra genialità italiana: "Mentre si lavora al progetto, tra il 1963 e il 1964 si afferma un'importante innovazione nei componenti elettronici: la tecnologia al silicio sostituisce rapidamente quella al germanio e nei laboratori Olivetti si mette a punto lo standard che utilizza il nuovo transistor 2N708 e i resistori per realizzare la funzione logica elementare Nor. I vantaggi sono evidenti: non è più necessario operare in un ambiente con temperatura controllata, aumenta sensibilmente l'affidabilità e la vita media dei componenti elettronici."
Sulla P101 viene quindi adottato questo standard, con modifiche che consentono una sensibile riduzione della dissipazione di calore e delle dimensioni del pacco elettronico.


Dato che la P101 può essere poggiata su una scrivania, molti la considerano un antecedente del personal computer. Il suo capo progettista è Pier Giorgio Perotto e il design esterno è dell’architetto Mario Bellini.


Fonte sitografica in foto

 

(achille miglionico)

 

 https://www.storiaolivetti.it/articolo/39-elettronica-della-olivetti-p101-e-dei-piccoli-s/