venerdì 30 agosto 2024

“Ho l’ansia!”: un universo linguistico (nascosto) #ansia tra #linguistica e #psicolinguistica

 


Inside Out 2, il sequel del cartone firmato Disney Pixar, ha sbancato al botteghino e sui social, ove tanti adolescenti e no hanno ritrovato per esempio  nell'attacco di panico di Riley quel mix di turbolenza psichica difficile da spiegare a coetanei, genitori e professionisti di aiuto. Così - del film  ne abbiamo parlato - se prima, nel quartier generale delle emozioni, c’erano Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, ora i personaggi storici lasciano nella adolescenza spazio a nuove coloratissime figure: Ansia, Imbarazzo, Invidia e Noia. E scatta la simpatia: chi non ha provato tenerezza per la rappresentazione di Imbarazzo? Uno dei primi pensatori che hanno affrontato il tema della angoscia umana e dei suoi derivati è Freud e Freud pensava e scriveva in tedesco. Che cosa ci suggerisce la linguistica così embricata alla evoluzione biologica e culturale? Ce lo spiega una giovane germanista, Flavia Volpe con un contributo affascinante che ci rimbalza nel pregresso e antico.






“Ho l’ansia!”: un universo linguistico (nascosto)


Ognuno di noi ha pronunciato almeno una volta la frase “Oggi ho l’ansia”. In questo contesto la parola “ansia” racchiude un intero universo di emozioni, spesso connotate negativamente. Questo articolo si propone di esplorare le diverse sfaccettature del termine “ansia” e di illustrare come una singola parola possa rappresentare una difficile sfida di traduzione.

L’ansia: etimologia ed origini


Il termine “ansia” viene dal latino anxia, forma femminile dell’aggettivo anxius ‘ansioso’, che a sua volta deriva dal verbo latino ango ‘stringere’. Questo termine esprime un forte stato emotivo caratterizzato da un senso di oppressione e costrizione. Secondo il dizionario Treccani, l’ansia è “stato di agitazione, di forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa”. La traduzione di un concetto così ampio in una lingua straniera può risultare complessa e delicata. Per questo motivo, è utile scomporre il termine “ansia” nelle sue diverse accezioni di significato. In tedesco, ad esempio, è fondamentale distinguere le possibili traduzioni di ansia per raggiungere quella che Eugene Nida definisce “equivalenza dinamica”. Di seguito, si propone un'analisi delle diverse sfaccettature del termine “ansia” espresse in tedesco attraverso i concetti di paura (Angst), preoccupazione (Sorge), agitazione (Unruhe) e oppressione (Beklemmung/Druck).

1.1. La paura

Il termine italiano “paura” deriva dal verbo latino paveo che significa ‘tremare, avere paura’. Questo, a sua volta, originerebbe dal protoindoeuropeo *paw- ‘colpire, scuotere’. L'individuo che prova paura è infatti emotivamente scosso.

La principale traduzione tedesca di “paura” è die Angst, termine che deriverebbe dal protoindoeuropeo *angʰu- ‘stretto, opprimente’ che condivide la stessa radice del termine latino ango. Similmente all'ansia, la paura è un'emozione che opprime e toglie il fiato. Tuttavia, mentre Angst si riferisce a una paura derivante da una condizione emotiva interiore, der Furcht ‘il timore, la paura’ indica una reazione a una minaccia esterna.

1.2.La preoccupazione

Il termine italiano “preoccupazione” deriva dal latino prae- ‘prima’ e occupo ‘impiegare, occupare, prendere’. Questo termine descrive uno stato emotivo in cui ci si preoccupa di qualcosa in anticipo, generando una condizione di agitazione.
In tedesco, la preoccupazione è espressa dal termine die Sorge, probabilmente derivante dal protoindoeuropeo *swergʰ- ‘stare attento, soffrire, essere malato’. Dalla stessa radice derivano i termini inglesi sorrow ‘dolore, dispiacere, tristezza’ e sorry ‘scusa, mi dispiace’. La preoccupazione indica in questo caso una sofferenza emotiva, un dolore interiore e uno stato di allerta per qualcosa. L’espressione sich Sorge um jmdn./etwas machen indica la condizione di “essere in ansia per qualcuno o per qualcosa”, mentre l’aggettivo besorgt può significare ‘preoccupato’, ma anche ‘ansioso’.

1.3. L’agitazione

Il termine “agitazione” deriva dal latino agō ‘agire, fare, discutere, trattare, ecc.’ che trae origine dal protoindoeuropeo *h₂eǵ- ‘guidare’. Il termine indica l’atto di agire, di fare qualcosa.

Il termine tedesco die Unruhe ‘irrequietezza, agitazione’ deriva dal prefisso Un- e il sostantivo Ruhe ‘tranquillità’. Quest’ultimo originerebbe dal protoindoeuropeo *h₁reh₁- ‘riposare’, che è anche la radice del verbo inglese to rest ‘riposare’. Die Unruhe descrive uno stato emotivo caratterizzato dalla mancanza di quiete e riposo.

1.4. L’oppressione

Il termine oppressione trae origine dal verbo latino opprimō ‘sopraffare, pressare, prendere di sorpresa, attaccare, nascondere’. Questa parola latina potrebbe essere ricondotta al protoindoeuropeo *pr-es- ‘premere, spingere’.

Il termine tedesco die Beklemmung ‘oppressione, angoscia’ deriva, invece, dal verbo klemmen ‘stringere, serrare’. Quest’ultimo originerebbe dal protoindoeuropeo *glembʰ- ‘chiudere, stringere’ ed è etimologicamente comparabile ai termini “ansia” e “Angst”. Al contrario, il termine der Druck ‘la pressione’ è riconducibile al protoindoeuropeo *trewk- ‘ammassare, premere’. Pertanto, Beklemmung e Druck descrivono uno stato emotivo caratterizzato da una sensazione di essere pressati, chiusi e stretti.

Considerazione finali

L'ansia si configura come un concetto di notevole complessità, caratterizzato da una pluralità di sfumature che ne arricchiscono il significato. Al termine dell'analisi etimologica e semantica dei termini correlati all'ansia, risulta utile sintetizzare i principali aspetti emersi. In primo luogo, l'ansia si manifesta come uno stato emotivo capace di scuotere e impattare negativamente l'individuo, una caratteristica espressa dal termine italiano "paura". Tuttavia, l'ansia rappresenta anche una condizione che costringe, opprime e comprime, come evidenziato non solo dall'etimologia dei termini italiani “ansia” e “oppressione”, ma anche dalle parole tedesche Angst, Beklemmung e Druck. Inoltre, l'ansia è associata a un'emozione che genera dolore, dispiacere e tristezza, concetti racchiusi nel termine tedesco Sorge. Infine, l'ansia indica una mancanza di riposo che si traduce in uno stato di agitazione e irrequietezza, reso esplicito dalla parola tedesca Unruhe. In conclusione, per una corretta traduzione di un termine così complesso, è fondamentale considerare le percezioni, le emozioni e le intenzioni comunicative del parlante.

Bibliografia

Agitazione. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/agitazione [23.08.24]

Angst. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/Angst#German [23.08.24]

Ansia. Etimo italiano. https://www.etimoitaliano.it/2015/07/ansia.html [23.08.24]

Ansia. Treccani. https://www.treccani.it/vocabolario/ansia/ [23.08.24]

Ansia. Wikitionary. https://it.wiktionary.org/wiki/ansia [23.08.24]

Beklemmung. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/Beklemmung [23.08.24]

Druck. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/Druck [23.08.24]

Nida, E. (1969). The Theory and Practice of Translation. Leiden: E. J. Brill.

Oppressione. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/opprimo#Latin [23.08.24]

Paura. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/paura [23.08.24]

Preoccupare. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/praeoccupo#Latin [23.08.24]

Sorge. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/Reconstruction:Proto-Germanic/surg%C5%8D [23.08.2024]

Sorge. Leo Wörterbuch. https://dict.leo.org/tedesco-italiano/in%20sorge%20um [23.08.2024]

Unruhe. Wikitionary. https://en.wiktionary.org/wiki/Unruhe [23.08.24]




Flavia Volpe

Dottoranda in Deutsche Philologie all’Università di Vienna e Content Creator della pagina “La vita in Germania”.

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