martedì 14 marzo 2023

In tempo di Crisi si cercano soluzioni: L’ansia come spinta per la crescita


 Il 14 marzo di 144 anni fa nasceva, nel 1879, Albert Einstein uno scienziato troppo noto per parlarne. Meno conosciuta è la sua attività extrascientifica. Mentre era negli Stati Uniti applaudito come una pop star, Hitler saliva al potere e Albert da ebreo capì che non poteva più fare ritorno in Germania. Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale scrisse al Presidente Roosevelt per metterlo in guardia dalla tecnologia nazista che stava per produrre "bombe di un nuovo tipo estremamente potenti" e suggeriva agli Stati Uniti di cominciare a lavorare su ricerche di questo tipo. In effetti gli USA avviarono il progetto Manhattan e Einstein sostenne sempre gli Alleati. Per altro fu molto critico circa il proposito di usare la fissione nucleare come arma. Firmò, con il filosofo britannico Bertrand Russell, il Manifesto Russell-Einstein, nel quale si evidenziava il pericolo delle armi nucleari. Lungimirante e inascoltato. 

Dalla Crisi, sembra dirci Sabina Pistillo, che ci scrive la sua riflessione, si esce lasciando la massa amorfa, ergendosi nella fattività del singolo che promuove il cambiamento. Come un Einstein. Come suggeriva Bandura è la agentività (human agency). Così dal timore e l'incertezza può nascere il nuovo. (am)


 

 

Siamo in tempo di Crisi globale e totale: pandemia non ancora doma, guerre ottocentesche condotte con armi del Duemila, flussi migratori imponenti, catastrofi naturali. Nella ricorrenza della nascita di Albert Einstein viene da accostare allo scienziato  un altro genio (della comicità), il   principe Antonio De Curtis  detto Totò : "In tempo di crisi gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano i colpevoli". E infatti gli imbecilli aumentano. Oggigiorno, in tempo di grande Crisi occorrono uomini e donne capaci di osare, sporcarsi le mani.  Siamo passati da una società stabile ad una società liquida caratterizzata da molteplici cambiamenti, anche regressivi. C’è una poliedricità di punti di riferimento, tanta instabilità e mobilità. Pertanto le varie agenzie educative ed i mass media  dovrebbero essere chiamati   a  mettersi  in fase di ascolto e confronto continuo. Agenzie educative capaci di consegnare  al presente il patrimonio culturale e storico  che viene dal passato: di accompagnare i giovani nelle scoperte del senso della vita nel qui-ed- ora e di costruire il futuro che ogni singolo può contribuire a disegnare,  mediante  l’apprendimento permanente detto life-learning by doing. Persone siamo noi,  Persone sono i coach, persone sono gli allievi con un corredo cognitivo unico e irripetibile. Trovare l’obiettivo e strategie nobili per risolvere i problemi legati al decadimento. La Scuola è luogo di incontri e di crescita di persone, ma anche le altre agenzie e istituzioni territoriali, anche i non luoghi sono chiamati alla crescita. Tutti possono diventare dei coach emotivi. Albert Einstein anni fa diceva:  " Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi Paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso". La creatività, la crescita nasce dalla tensione, persino dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario uscire dal comfort zone! È nella crisi che sorge il fenomeno del contagio emotivo, della precarietà e del gioco del gregario. Si è uno dei tanti, uno qualunque che segue la folla e non ci si distingue. Occorre distinguersi dalla massa e marciare silenziosamente, contare uno, due, cento passi verso valori positivi. Pensare in positivo. Allora solo allora: sarà più probabile trovare la strada, passando per la strettoia. (sabina pistillo)

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