il carro Meloni-Weidel al carnevale di Colonia |
Stampa e Psicolingua: Quello che i tedeschi (non) ci dicono
Questo articolo è un tentativo di analizzare, secondo una teoria accreditata della comunicazione, l’analisi transazionale dello psichiatra canadese Eric Berne, alcuni aspetti che emergono dalla rappresentazione dell’attuale governo del nostro paese adoperata dalla stampa tedesca in seguito all’elezione di Giorgia Meloni come presidente del Consiglio.
L’analisi transazionale appartiene alla corrente della psicologia umanistica. Fu ideata negli anni ’50 dallo psichiatra Eric Berne (1910-1970). Attraverso la sua teoria degli Stati dell’Io, possiamo capire meglio le relazioni sociali e i conflitti che si verificano nelle stesse. Uno stato dell’Io è un modo di comportarsi, che sarà, in un modo o nell’altro, dipendente dalle emozioni e dal nostro modo di pensare in quel momento. Anche il modo in cui veniamo trattati ci fa reagire in maniera diversa. Di solito tutti abbiamo in noi i tre stati dell’Io e li cambiamo a seconda di come ci sentiamo, come ci trattano o della situazione in cui ci troviamo. Si può passare da uno stato all’altro in pochi secondi. I tre stati dell’Io definiti da Berne sono Genitore, Adulto e Bambino.
L’Io genitore può essere critico, come un padre rigido, poco flessibile, autoritario, iracondo, giudicatore, colpevolizzante, ma anche amorevole, flessibile, incoraggiante, cooperativo, a seconda della nostra esperienza durante l’infanzia. L’Io adulto è, invece, più razionale e realista. Uno stato in cui si mette ordine e si prendono delle decisioni che pensiamo essere le più sicure, senza lasciarsi influenzare dalle emozioni né dalle regole. Infine, l’Io bambino è lo stato maggiormente dominato da desideri, impulsi, sogni, spontaneità, creatività ed entusiasmo. Si tratta di quella parte spontanea e degli impulsi naturali di una persona.
Se proviamo ad analizzare ciò che emerge dalla stampa tedesca negli ultimi mesi, vediamo che la maggior parte dei giornalisti si esprime con uno stato di Io Genitore di tipo normativo, che ammonisce i propri bambini (i lettori). I tedeschi hanno storicamente e tendenzialmente una visione dell’Italia come Sehnsuchtland (paese della nostalgia), dove si vive e si mangia bene. Per questo i giornali tedeschi hanno contrapposto l’idea sognante del Belpaese con la narrativa politica ipercritica nei confronti del governo di Giorgia Meloni. Già prima delle elezioni dell’autunno scorso, il 25 luglio 2022, il giornale Die Welt aveva intitolato “Italien droht die rechteste Regierung seit Mussolini” (Il governo più a destradai tempi di Mussolini minaccia l’Italia). Nell’occhiello lo stesso giornale diceva che “aveva un rapporto rilassato con il fascismo” (ein entspanntes Verhältnis zum Faschismus) e che “potrebbe diventare realtà in Italia con conseguenze per l‘intera Europa” (…könnte nun in Italien Wirklichkeit werden – mit Folgen für die ganze EU)[1]. Alcuni giorni dopo, il 29 luglio 2022, il Die Zeit sosteneva che “nessuno fosse più a destra di lei (la Meloni ndA)” in Europa (So rechts wie sie ist keine) in quanto “donna, madre, cristiana” (Frau, Mutter, Christin)[2]. Da questo momento in poi Meloni, così come il suo governo verrà largamente definito “postfascista”.
Immagine 1: “La postfascista, che governa l’Italia” per il Berliner Morgenpost[3]
Addirittura lo Spiegel a pochi giorni dalle votazioni italiane, il 15 settembre 2022, intitolava “Mussolinis Erbin. Sie ist Neofaschistin, bekämpfte die EU und verabscheut Deutschland” (L’erede di Mussolini. È neofascista, ha attaccato l’Europa e detesta la Germania) tanto che ci si chiede cosa questo possa significa per l’Italia e per l’Europa (Was hieße das für Italien und für Europa?)[4]. Sempre il giornale Die Zeit, il 25 settembre 2022, dopo la vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni, sostiene che a trasparire sia il passato (Die Vergangenheit scheint durch) mentre il motto dei suoi esponenti è l’opposto “In die Zukunft schauen” (guardare al futuro). Inoltre, si dice che gli italiani avrebbero altri problemi e preoccupazioni come per esempio l’inflazione, la guerra, la pandemia, le minaccia di chiusura delle aziende. Ma a tornare continuamemte è il passato, il fascismo (Die Italienerinnen und Italiener hätten andere Probleme und Sorgen, die Inflation und die hohen Preise, den Krieg, die Pandemie, die Zehntausenden Unternehmen und Geschäfte, denen die Schließung droht. Faschismus, das sei Vergangenheit, hieß es immer wieder)[5]. A novembre in un articolo dello Sternappare la seguente descrizione della Meloni “è il nuovo volto della destra in Europa: Giorgia Meloni, 45 anni, a capo del partito postfascista Fratelli d’Italia… Alcuni la vedono già come la donna più pericolosa del continente” (sie ist das neue Gesicht der Rechten in Europa: Georgia Meloni, 45, Chefin der postfaschistischen Fratelli d'Italia… Manche sehen sie bereits als gefährlichste Frau des Kontinents).[6] Il 13 dicembre 2023 lo Spiegel riporta il “teatro di provincia” (Provinztheater) scatenato tra la Meloni e lo scrittore Roberto Saviano, reo di averla definita “bastarda”. Nello stesso articolo si dice che la destra non è nuova a questo tipo di diffamazioni. Si fa riferimento, quindi, ad Alice Weidel, esponente del partito tedesco di estrema destra AfD (Alternative für Deutschland), che ha più volte preso di mira i migranti chiamandoli “Messermänner” (uomini col coltello) e “sonstige Taugenichtse” (altri fannulloni). Ciò ha scatenato la satira del cabarettista Christian Ehring, che l’ha definita “Nazi-Schlampe” (sgualdrina nazista)[7]. Non è quindi un caso che in uno dei carri del carnevale di Colonia sia stata raffigurata proprio Alice Weidel a “leccare” gli stivali di Giorgia Meloni, una “Domina”, seduta su un trono marmoreo dell’antica Roma, come riporta la Süddeutsche Zeitung[8].
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In occasione dell’incontro tra il cancelliere tedesco Scholz e Giorgia Meloni, all’inizio di febbraio 2023, numerosi giornali tedeschi hanno ricostruito la storia della[10] neo presidente del Consiglio. Il Berliner Morgenpost ha spiegato come sua madre fosse in contatto con il partito neofascista Movimento Sociale Italiano (MSI), divenuto poi la sua “seconda famiglia” (zweite Familie). Inoltre, non ha preso chiaramente le distanze dal “Duce” (Eine klare Distanzierung vom "Duce" kommt Meloni nicht über die Lippen). Tra Scholz e Meloni il dialogo è “rispettoso e cortese” (Respektvoll und höflich), ma mentre lui la chiama “Giorgia”, lei lo chiama “Bundeskanzler” (cancelliere federale”. Inoltre, il portavoce del partito tedesco dei Verdi al parlamento europeo Rasmus Andresen promuove un chiaro distanziamento dalla politica della Meloni e dice che “con il suo tour europeo vuole accettazione e riconoscimento in quanto capo del governo e vuole pubblicizzare la sua coalizione nazionalista” (Rasmus Andresen, Sprecher der deutschen Grünen im Europaparlament, forderte eine glasklare Distanzierung Scholz’ von Melonis Politik. "Mit ihrer Europatour will Giorgia Meloni um Zustimmung und Anerkennung für sich als Regierungschefin und für ihr nationalistischen Bündnis werbenʺ)[11]. Lo stesso giornale definisce Meloni anche una “Wölfin im Schafspelz” (una lupa vestita da pecora) che sorprende gli scettici[12]. Riguardo la sua allergia alla Germania, Meloni risponde utilizzando quello che Eric Berne definisce “l’Io adulto”, contrastando quindi con l’Io genitore della stampa tedesca, sostenendo di non essere allergica alla Germania, ma di non essere riuscita ad imparare il tedesco, ma non perché è allergica (Ich bin nicht allergisch gegen Deutschland… Sie habe lediglich einmal gesagt, dass sie daran gescheitert sei, Deutsch zu lernen. „Aber nicht, weil ich allergisch bin“, betonte die Parteichefin der rechtsradikalen Fratelli d'Italia). Già a gennaio l’Io genitoriale normativo della stampa tedesca si era andato sempre più attenuando facendo emergere l’Io Adulto. Il giornale Die Welt aveva intitolato nel gennaio 2023 “Düstere Prophezeiungen – und die Realität” (tetre previsioni e la realtà) smorzando un po’ la considerazione negativa del governo postfascista italiano[13]. Il 3 febbraio 2023, dopo l’incontro con Scholz, aveva definito Meloni “besser ist als ihr Ruf” (migliore della sua nomea) e che non ha portato il paese al fascismo (…hat Giorgia Meloni das Land nicht in den Faschismus geführt), anche se rimane conservatrice, chiaramente. Questo, però, è visto piuttosto come una buona notizia per la stabilità dell’Europa (Aber für Europas Stabilität ist das eher eine gute Nachricht)[14]. Lo stesso giornale, il 23 febbraio 2023, ha sottolineato come i ruoli tra Italia e Germania si siano capovolti e che adesso è l’Italia, da genitore severo, ad ammonire l’Io bambino della Germania sul denaro da spendere, dopo che a lungo è stata la Germania a vedere con sospetto (misstrauisch) le laute spese italiane[15].
Se il Die Welt ha assunto una posizione da Io adulto, la Süddeutsche Zeitung si è mostrata ancora molto critica e genitoriale. Ha intitolato, infatti, il 3 marzo 2023 “Europa, sorg dich um Italien” (Europa preoccupati dell’Italia), con un chiaro riferimento alla strage di migranti di Cutro, in cui è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “la bussola del paese” (der Kompass des Landes) al contrario dei postfascisti e populisti di destra Meloni, Salvini e Berlusconi[16].
In conclusione possiamo affermare che la psicologia di Berne aiuti a comprendere l’evolvere della comunicazione in tempi tanto lunghi quanto brevi. Essere in grado di intuire lo stato dell’Io prevalente dell’altro, come quello qui rappresentato tra il governo italiano e la stampa tedesca, può essere di notevole aiuto per capire le eventuali reazioni dell’altro, per cercare di avere una comunicazione sempre più efficace e produttiva. (Flavia Volpe)
[1] https://www.welt.de/politik/ausland/plus240112347/Giorgia-Meloni-Italien-droht-die-rechteste-Regierung-seit-Mussolini.html [13.03.23]
[2] https://www.zeit.de/2022/31/giorgia-meloni-fratelli-d-italia-faschismus [13.03.23]
[3] https://www.morgenpost.de/politik/article237538659/giorgia-meloni-erste-frau-italien-regierung-faschismus.html [13.03.23]
[4] https://www.spiegel.de/ausland/italien-giorgia-meloni-will-die-wahl-gewinnen-was-hat-sie-mit-italien-und-europa-vor-a-c1a58431-2e9e-4fc9-922d-9a6a43e1e24e [13.03.23]
[5] https://www.zeit.de/politik/ausland/2022-09/italien-parlamentswahl-fratelli-d-italia-giorgia-meloni-postfaschismus [13.03.23]
[6] https://www.stern.de/politik/ausland/giorgia-meloni-reist-nach-bruessel---und-das-aus-einem-bestimmten-grund-32875280.html [13.03.23]
[7] https://www.spiegel.de/ausland/giorgia-meloni-darf-man-eine-rechtspopulistin-bastarda-nennen-a-df2760f3-74f0-4490-92ea-b5c5225c7c99 [13.03.23]
[8] https://www.sueddeutsche.de/bayern/brauchtum-putin-kuesst-den-teufel-im-koelner-rosenmontagszug-dpa.urn-newsml-dpa-com-20090101-230214-99-592601 [13.03.23]
[9] https://www.imago-images.de/fotos-bilder/alice-weidel [13.03.23]
[10] Volutamente qui al femminile. Sebbene la stessa Meloni abbia detto di essere “il presidente del Consiglio”, nei giornali tedeschi è sempre riportata al femminile “la presidentessa”.
[11] https://www.morgenpost.de/politik/article237544127/meloni-antrittsbesuch-scholz.html [13.03.23]
[12] https://www.morgenpost.de/politik/article237481393/georgia-meloni-italien-premierministerin-100-tage-amt.html [13.03.23]
[13] https://www.welt.de/politik/ausland/plus243193043/Meloni-3-Monate-nach-Antritt-ist-zu-erkennen-welche-Politik-Meloni-tatsaechlich-macht.html [13.03.23]
[14] https://www.welt.de/debatte/plus243570205/Italien-Fast-Faschistin-Warum-Giorgia-Meloni-besser-ist-als-ihr-Ruf.html [13.03.23]
[15] https://www.welt.de/politik/ausland/plus243896189/EU-Ploetzlich-mahnt-Italien-Deutschland-vorsichtig-beim-Geldausgeben-zu-sein.html [13.03.23]
[16] https://www.sueddeutsche.de/meinung/italien-fluechtlingskatastrophe-giorgia-meloni-sergio-mattarella-1.5761916?reduced=true [13.03.23]
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