It's coming to Rome
#europei #italia #eurocup2020 #azzurri
La nazionale
italiana di calcio vince gli Europei 2020 contro un’agguerrita Inghilterra, che
già da tempo cantava “It’s coming home”. A imporsi nella lotteria dei rigori,
però, sono gli Azzurri, che ben presto stravolgono il motto in “It’s coming to Rome”.
In questo articolo
proviamo a ricapitolare i motivi (o forse solo impressioni?) che ci hanno
portato a gioire così per questa vittoria, elencati dal più serio fino al più
divertente.
- Il Covid-19
A vincere è la prima nazione europea a essere colpita dal Covid (1a), che ha pianto così tanti morti. Una nazione stremata dalle chiusure, dall’ansia
del numero dei contagi e dei decessi, piena di paura e, spesso, di rabbia per
le ricadute economiche, che però ha saputo riconoscersi unita già nei mesi
terribili del 2020.
Per tutti quelli che hanno sofferto, per quei mesi
terribili che sembravano senza speranza. Per le persone care che non ce l’hanno
fatta che lo sapete che sono lì accanto a voi, per chi ha rubato dieci minuti
di sonno accasciato sulla scrivania pronto a ricominciare per salvarne un
altro. Per quelle bare sui camion, per i giorni passati a sentire solo
ambulanze e per il coraggio di riprendersi, di lottare, di tornare a sorridere,
per il coraggio di stare insieme, di andare sui balconi a esultare come faremo
adesso. Siamo campioni d’Europa, alza la coppa, capitano, alzala!
Con queste parole
Fabio Caressa, commentatore di Sky, ha accompagnato gli istanti precedenti la
premiazione: una dedica che ha il sapore di preghiera per chi ha perso la vita
o l’ha dedicata a salvarne il più possibile, con l’eco del dolore che lascia il
posto alla gioia, con gli occhi che passano dalle camionette di Bergamo alle
piazze in feste.
- Un pizzico di tradizione
La vittoria
dell’Europeo giunge nel trentanovesimo anniversario della vittoria del Mondiale
del 1982, quel mondiale spagnolo che è forse il più caro tutti. La nazionale
torna vincere e a unire dopo momenti tristi: nel 1982 con gli strascichi dello
scandalo del calcioscommesse, noto come “Totonero”[1],
nel 2006 dopo lo scandalo di Calciopoli.
C’è la tradizione
della vittoria sofferta, che giunge dopo i rigori, come nel Mondiale tedesco
del 2006.
C’è la tradizione
incarnata dal c.t. Roberto Mancini, icona del calcio anni ‘90, quel “campionato
più bello del mondo”, che in molti suscita ancora nostalgia. Trent’anni fa, nel
1991, Mancini e il suo assistente Vialli, meglio noti come “i gemelli del gol”,
conquistarono il tricolore e sfiorarono l’impresa l’anno successivo, perdendo
in finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona[2],
proprio nello stadio di Wembley, che oggi incorona gli Azzurri.
- Dal disastro alla gloria
L’Italia arriva alla
vittoria dell’Europeo da reduce, a seguito di un cammino lungo e triste che
comincia nella notte di San Siro del 13 novembre 2017, con un pareggio a reti
inviolate che non ribaltò l’uno a zero dell’andata contro la Svezia.

Fu la
partita che estromise la Nazionale dal mondiale russo, quella di un Buffon in
lacrime che si dispiaceva non per sé (aveva, infatti, affermato di voler
lasciare la Nazionale dopo quella partita[3])
ma ammetteva “abbiamo fallito un qualcosa che, anche a livello sociale, poteva
essere veramente importante”[4]. Fu
l’ultima partita anche di De Rossi e Barzagli, che avevano conquistato il
mondiale del 2006, e del c.t. Ventura. Fu la partita immortalata dal Corriere
della Sera con la laconica frase: “L'Apocalisse ha un colore azzurro tenebra”[5]. Ma fu
anche l’inizio di una programmazione, che dopo mesi di transizione, portò
all’affidamento dell’incarico a Mancini, portatore di idee nuove, di una
filosofia di gioco innovativa e di un ringiovanimento della Nazionale. Giunge
così una lunga serie di vittorie consecutive, che stabiliscono il nuovo record
di 34 vittorie consecutive[6], fino
alla gloria di Wembley.
- L’Italia è in una
piccola congiunzione felice tra sport e spettacolo
Il trionfo di
Wembley avviene a pochi chilometri e a poche ore di distanza da Wimbledon dove
Matteo Berrettini giocava la finale contro il campione Novak Đoković.
La
vittoria azzurra qui non arriva ma non c’è delusione per il primo italiano a
raggiungere la finale di Wimbledon, il più antico torneo tennistico[7].
C’è la nazionale
femminile di softball che vince l’Europeo imponendosi sull’Olanda[8] e la
nazionale maschile di basket che si guadagna un posto alle olimpiadi di Tokyo
battendo la Serbia[9].
Qualche mese fa,
invece, i Maneskin trionfavano all’Eurovision Song Contest e ora godono di
successo e apprezzamento in tutto il mondo. E nonostante la grande perdita di
Raffaella Carrà, a Wembley, nei minuti precedenti della semifinale, risuonavano
le note di “A far l’amore comincia tu”[10].
- Un gruppo che ci ha
divertito e in cui immedesimarsi
La nostra Nazionale
ha vinto soprattutto grazie allo spirito di squadra, a un gruppo composto
perlopiù da giovani che rappresentano la nuova e promettente generazione calcistica italiana.
Un gruppo che si è mostrato spesso nel dietro le quinte, negli scherzi e nei
momenti del privato, che hanno fatto divertire e commuovere.
Si va dai filmati
di Federico Chiesa, figlio del bomber Enrico, che tira i primi calci al pallone
o risponde “Io” alla domanda del papà “chi segnerà i gol?” fino alla dedica di
Florenzi a tutti gli Italiani che hanno sofferto per tutta la pandemia. C’è
Spinazzola che è costretto a fermarsi ai quarti per un brutto infortunio e che
a Wembley è in stampelle a esultare con quei compagni che gli avevano dedicato
la vittoria in semifinale e che poi saltella per raggiungere il podio della
premiazione. Ci sono Locatelli e Barella sorpresi in panchina a infastidirsi
scherzosamente con tanto di lancio di una borraccia. C’è Insigne che è preso di
mira dai compagni per la sua difficoltà nel pronunciare l’ostico gioco di
parole “Se non sarà sereno, si rasserenerà”, ma che poi “perseguita” Immobile
nascondendosi negli anfratti degli alberghi per spaventarlo, mentre l’Italia
invoca, ormai con superamento del regionalismo, il famoso “tir a’ gir”. Proprio
Ciro Immobile diverte le telecamere al grido di “Porca Puttena” dopo il secondo
gol contro la Turchia, raccogliendo l’invito di Lino Banfi, quasi “padrino” di
questa nazionale, e che si allarga al punto di inserirsi nel coro per
eccellenza della nazionale (“Po Po Porca Puttena”). Sempre Immobile, però,
commuove tutti con la dedica del suo secondo gol della competizione, giunto
contro la Svizzera, a Daniel e David, i due bambini uccisi nella strage di
Ardea[11].

C’è
Bernardeschi, tartassato sui social per una frase a fine partita nella quale
affermava che qui in nazionale gli facevano “rischiare la giocata” e che,
nonostante tutto, dopo una stagione difficile, non sbaglia mai dal dischetto,
in semifinale e in finale, e poi quasi piange per la gioia davanti alle
telecamere di Wembley. Ci sono Chiellini e Bonucci, i due senatori della
squadra azzurra, che regalano una difesa all’antica, a tratti “sporca”, e che
condividono una grande amicizia e una lunga carriera insieme. Un paio, forse, dei due amici Mancini e
Vialli. L’ultimo dei due, “dimenticato” appositamente dall’autobus della
squadra prima della partenza: era successo davvero alla prima partita
dell’Europeo e, visto lo strabiliante 3-0, l’evento è diventato un rito
scaramantico da ripetersi prima di ogni match, giusto qualche metro senza
l’assistente del coach, prima di fermarsi e “riacchiapparlo”[12].
Insomma, un po’
tutto ciò che nel bene e nel male ci rende italiani: famiglia, tradizione, un
pizzico di furbizia, divertimento, amicizia, spirito di gruppo e tanto cuore.
Con una grande concessione alla retorica, ciò di cui avremo bisogno nei mesi a
venire.
(Claudio Leone)
1a) https://www.adnkronos.com/covid-perche-litalia-e-stata-colpita-per-prima_1ZAjiCjODApZ4IdqwXMf7h?refresh_ce
[1]
https://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_italiano_del_calcioscommesse_del_1980
[2]
https://www.ilpost.it/2021/05/19/scudetto-sampdoria-1991/
[3]
https://web.archive.org/web/20171114052524/https://sport.sky.it/calcio/nazionale/2017/11/13/italia-svezia-buffon.html
[4] https://www.youtube.com/watch?v=37gVXkvMNvc
[5]
https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2017/11/13/news/italia-svezia_0-0_azzurri_fuori_dai_mondiali-181031156/
[6]
https://www.tuttomercatoweb.com/euro-2020/33-risultati-utili-di-fila-e-una-media-punti-da-record-tutti-i-numeri-della-nazionale-di-mancini-1557759
[7]
https://www.gazzetta.it/Tennis/ATP/12-07-2021/wimbledon-berrettini-soltanto-l-inizio-djokovic-puo-battere-tutti-record-4102688299955.shtml
[8]
https://www.greenme.it/vivere/sport-e-tempo-libero/nazionale-femminile-europei-softball/
[9]
https://www.gazzetta.it/Basket/nazionali/04-07-2021/basket-italia-olimpiadi-tokyo-serbia-belgrado-4102502670741.shtml
[10]
https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2021/07/06/europei-a-far-lamore...wembley-balla-con-musica-carra_84500866-1f23-426f-9317-a00b1a5cbbcc.html
[11]
https://www.repubblica.it/dossier/sport/europei-di-calcio-/2021/06/17/news/immobile_dedica_gol_fratelli_ardea_david_daniel-306432505/
[12]
https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/euro-2020/italia/2021/07/10-83486190/vialli_il_ritardo_e_il_bus_litalia_ha_un_rito_scaramantico