venerdì 16 luglio 2021

It's coming to Rome #europei #italia #eurocup2020 #azzurri

 

It's coming to Rome

#europei #italia #eurocup2020 #azzurri


La nazionale italiana di calcio vince gli Europei 2020 contro un’agguerrita Inghilterra, che già da tempo cantava “It’s coming home”. A imporsi nella lotteria dei rigori, però, sono gli Azzurri, che ben presto stravolgono il motto in “It’s coming to Rome”.
In questo articolo proviamo a ricapitolare i motivi (o forse solo impressioni?) che ci hanno portato a gioire così per questa vittoria, elencati dal più serio fino al più divertente.



  1. Il Covid-19



  A vincere è la prima nazione europea a essere colpita dal Covid (1a), che ha pianto così tanti morti. Una nazione stremata dalle chiusure, dall’ansia del numero dei contagi e dei decessi, piena di paura e, spesso, di rabbia per le ricadute economiche, che però ha saputo riconoscersi unita già nei mesi terribili del 2020.

 

Per tutti quelli che hanno sofferto, per quei mesi terribili che sembravano senza speranza. Per le persone care che non ce l’hanno fatta che lo sapete che sono lì accanto a voi, per chi ha rubato dieci minuti di sonno accasciato sulla scrivania pronto a ricominciare per salvarne un altro. Per quelle bare sui camion, per i giorni passati a sentire solo ambulanze e per il coraggio di riprendersi, di lottare, di tornare a sorridere, per il coraggio di stare insieme, di andare sui balconi a esultare come faremo adesso. Siamo campioni d’Europa, alza la coppa, capitano, alzala!

 

Con queste parole Fabio Caressa, commentatore di Sky, ha accompagnato gli istanti precedenti la premiazione: una dedica che ha il sapore di preghiera per chi ha perso la vita o l’ha dedicata a salvarne il più possibile, con l’eco del dolore che lascia il posto alla gioia, con gli occhi che passano dalle camionette di Bergamo alle piazze in feste.


  1. Un pizzico di tradizione

 


La vittoria dell’Europeo giunge nel trentanovesimo anniversario della vittoria del Mondiale del 1982, quel mondiale spagnolo che è forse il più caro tutti. La nazionale torna vincere e a unire dopo momenti tristi: nel 1982 con gli strascichi dello scandalo del calcioscommesse, noto come “Totonero”[1], nel 2006 dopo lo scandalo di Calciopoli.

C’è la tradizione della vittoria sofferta, che giunge dopo i rigori, come nel Mondiale tedesco del 2006.

C’è la tradizione incarnata dal c.t. Roberto Mancini, icona del calcio anni ‘90, quel “campionato più bello del mondo”, che in molti suscita ancora nostalgia. Trent’anni fa, nel 1991, Mancini e il suo assistente Vialli, meglio noti come “i gemelli del gol”, conquistarono il tricolore e sfiorarono l’impresa l’anno successivo, perdendo in finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona[2], proprio nello stadio di Wembley, che oggi incorona gli Azzurri.




  1. Dal disastro alla gloria

L’Italia arriva alla vittoria dell’Europeo da reduce, a seguito di un cammino lungo e triste che comincia nella notte di San Siro del 13 novembre 2017, con un pareggio a reti inviolate che non ribaltò l’uno a zero dell’andata contro la Svezia




Fu la partita che estromise la Nazionale dal mondiale russo, quella di un Buffon in lacrime che si dispiaceva non per sé (aveva, infatti, affermato di voler lasciare la Nazionale dopo quella partita[3]) ma ammetteva “abbiamo fallito un qualcosa che, anche a livello sociale, poteva essere veramente importante”[4]. Fu l’ultima partita anche di De Rossi e Barzagli, che avevano conquistato il mondiale del 2006, e del c.t. Ventura. Fu la partita immortalata dal Corriere della Sera con la laconica frase: “L'Apocalisse ha un colore azzurro tenebra”[5]. Ma fu anche l’inizio di una programmazione, che dopo mesi di transizione, portò all’affidamento dell’incarico a Mancini, portatore di idee nuove, di una filosofia di gioco innovativa e di un ringiovanimento della Nazionale. Giunge così una lunga serie di vittorie consecutive, che stabiliscono il nuovo record di 34 vittorie consecutive[6], fino alla gloria di Wembley.


  1. L’Italia è in una piccola congiunzione felice tra sport e spettacolo

 

Il trionfo di Wembley avviene a pochi chilometri e a poche ore di distanza da Wimbledon dove Matteo Berrettini giocava la finale contro il campione Novak Đoković.

La vittoria azzurra qui non arriva ma non c’è delusione per il primo italiano a raggiungere la finale di Wimbledon, il più antico torneo tennistico[7].




C’è la nazionale femminile di softball che vince l’Europeo imponendosi sull’Olanda[8] e la nazionale maschile di basket che si guadagna un posto alle olimpiadi di Tokyo battendo la Serbia[9].

Qualche mese fa, invece, i Maneskin trionfavano all’Eurovision Song Contest e ora godono di successo e apprezzamento in tutto il mondo. E nonostante la grande perdita di Raffaella Carrà, a Wembley, nei minuti precedenti della semifinale, risuonavano le note di “A far l’amore comincia tu”[10].

 

  1. Un gruppo che ci ha divertito e in cui immedesimarsi

 


La nostra Nazionale ha vinto soprattutto grazie allo spirito di squadra, a un gruppo composto perlopiù da giovani che rappresentano la nuova e promettente generazione calcistica italiana. 
Un gruppo che si è mostrato spesso nel dietro le quinte, negli scherzi e nei momenti del privato, che hanno fatto divertire e commuovere. 

Si va dai filmati di Federico Chiesa, figlio del bomber Enrico, che tira i primi calci al pallone o risponde “Io” alla domanda del papà “chi segnerà i gol?” fino alla dedica di Florenzi a tutti gli Italiani che hanno sofferto per tutta la pandemia. C’è Spinazzola che è costretto a fermarsi ai quarti per un brutto infortunio e che a Wembley è in stampelle a esultare con quei compagni che gli avevano dedicato la vittoria in semifinale e che poi saltella per raggiungere il podio della premiazione. Ci sono Locatelli e Barella sorpresi in panchina a infastidirsi scherzosamente con tanto di lancio di una borraccia. C’è Insigne che è preso di mira dai compagni per la sua difficoltà nel pronunciare l’ostico gioco di parole “Se non sarà sereno, si rasserenerà”, ma che poi “perseguita” Immobile nascondendosi negli anfratti degli alberghi per spaventarlo, mentre l’Italia invoca, ormai con superamento del regionalismo, il famoso “tir a’ gir”. Proprio Ciro Immobile diverte le telecamere al grido di “Porca Puttena” dopo il secondo gol contro la Turchia, raccogliendo l’invito di Lino Banfi, quasi “padrino” di questa nazionale, e che si allarga al punto di inserirsi nel coro per eccellenza della nazionale (“Po Po Porca Puttena”). Sempre Immobile, però, commuove tutti con la dedica del suo secondo gol della competizione, giunto contro la Svizzera, a Daniel e David, i due bambini uccisi nella strage di Ardea[11]



C’è Bernardeschi, tartassato sui social per una frase a fine partita nella quale affermava che qui in nazionale gli facevano “rischiare la giocata” e che, nonostante tutto, dopo una stagione difficile, non sbaglia mai dal dischetto, in semifinale e in finale, e poi quasi piange per la gioia davanti alle telecamere di Wembley. Ci sono Chiellini e Bonucci, i due senatori della squadra azzurra, che regalano una difesa all’antica, a tratti “sporca”, e che condividono una grande amicizia e una lunga carriera insieme.  Un paio, forse, dei due amici Mancini e Vialli. L’ultimo dei due, “dimenticato” appositamente dall’autobus della squadra prima della partenza: era successo davvero alla prima partita dell’Europeo e, visto lo strabiliante 3-0, l’evento è diventato un rito scaramantico da ripetersi prima di ogni match, giusto qualche metro senza l’assistente del coach, prima di fermarsi e “riacchiapparlo”[12]. 

 

Insomma, un po’ tutto ciò che nel bene e nel male ci rende italiani: famiglia, tradizione, un pizzico di furbizia, divertimento, amicizia, spirito di gruppo e tanto cuore. Con una grande concessione alla retorica, ciò di cui avremo bisogno nei mesi a venire.


(Claudio Leone)


1a) https://www.adnkronos.com/covid-perche-litalia-e-stata-colpita-per-prima_1ZAjiCjODApZ4IdqwXMf7h?refresh_ce

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_italiano_del_calcioscommesse_del_1980

[2] https://www.ilpost.it/2021/05/19/scudetto-sampdoria-1991/

[3] https://web.archive.org/web/20171114052524/https://sport.sky.it/calcio/nazionale/2017/11/13/italia-svezia-buffon.html

[4] https://www.youtube.com/watch?v=37gVXkvMNvc

[5] https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2017/11/13/news/italia-svezia_0-0_azzurri_fuori_dai_mondiali-181031156/

[6] https://www.tuttomercatoweb.com/euro-2020/33-risultati-utili-di-fila-e-una-media-punti-da-record-tutti-i-numeri-della-nazionale-di-mancini-1557759

[7] https://www.gazzetta.it/Tennis/ATP/12-07-2021/wimbledon-berrettini-soltanto-l-inizio-djokovic-puo-battere-tutti-record-4102688299955.shtml

[8] https://www.greenme.it/vivere/sport-e-tempo-libero/nazionale-femminile-europei-softball/

[9] https://www.gazzetta.it/Basket/nazionali/04-07-2021/basket-italia-olimpiadi-tokyo-serbia-belgrado-4102502670741.shtml

[10] https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2021/07/06/europei-a-far-lamore...wembley-balla-con-musica-carra_84500866-1f23-426f-9317-a00b1a5cbbcc.html

[11] https://www.repubblica.it/dossier/sport/europei-di-calcio-/2021/06/17/news/immobile_dedica_gol_fratelli_ardea_david_daniel-306432505/

[12] https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/euro-2020/italia/2021/07/10-83486190/vialli_il_ritardo_e_il_bus_litalia_ha_un_rito_scaramantico

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