ASCOLI SATRIANO: scrigno di antiche civiltà
Insediamento dauno che si è sviluppato sulle alture circostanti il corso del Carapelle. Fu teatro del famoso scontro tra Pirro, re dell'Epiro, e i Romani nel 279 aC: vinse Pirro ma con tali perdite che ebbe a dire che un'altra vittoria così gli sarebbe costato un esercito intero. Qui la civiltà dei Dauni è resa visibile dai numerosi resti archeologici del Parco ove splende un'ampia pavimentazione a ciottoli fluviali con disegni geometrici, facente parte di un importante edificio cultuale di età tardoarcaica (V^ sec. aC), considerato un "unicum" dagli studiosi. La recente scoperta della villa di Faragola di età tardoantica con i suoi mosaici pavimentati provenienti da Alessandria d'Egitto. Ma è il Polo Museale Civico-Diocesano che costituisce un esempio per quelle zone pugliesi che "arrancano" nell'ergersi in altrettanti poli di interesse archeologico e turistico. Qui troviamo - in allestimento ineccepibile - un corredo funerario della tomba Macedone del IV^ sec. aC, rientrato dal Paul Getty Museum di Malibù ove erano pervenuti per i tunnel illegali dopo il trafugamento. La splendida scultura dei GRIFONI POLICROMI che azzannano una cerva è opera di fattura squisita, sicuramente unica al mondo. L'opera colpisce per grandezza e gusto: è evidente che ci si trova davanti a qualcosa di talmente prezioso da poter essere accostato ad opere sicuramente più note. I Grifoni sono stati esposti al Palazzo Italia per l'Expo universale 2015.
Un museo archeologico da non perdere: un esempio
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Tomba delle oreficerie d'argento di Colle Serpente: protome di ariete del bracciale d'argento (IV sec aC) |
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La dr. Rosaria Di Reda di "Nòstoi aps": gentile e colta archeologa di "Nostoi" che guida i visitatori |
La ceramica fittile
Il colore dell'oro
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Colle Serpente, Corone di foglie auree dagli ipogei della principessa e del campo sportivo. |
Il colore vitreo
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Coppa di vetro proveniente dalla Tomba omonima (II^ sec. aC): vetro di importazione (Alessandria?) |
Il colore del Marmo
I marmi policromi provengono da scavi clandestini degli anni Settanta: la mancanza di un contesto di ritrovamento consente solo di fare ipotesi sulla datazione (IV sec. aC).
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Il grande bacino rituale (podanipter) in marmo di Paros: scena del trasporto delle armi che Efesto ha forgiato per Achille su richiesta della madre Teti (v. sotto, episodio cantato nell'Iliade e reso celebre da Eschilo nella tragedia Le Nereidi) |
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Vasi da mensa in marmo di Paros |
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Apollo: particolare della testa. Scultura di età romana (II sec. dC) raffigurante il dio della musica, della medicina e profezia. Alla base tracce di un grifone. La statua proverrà da una delle ville romane dell'agro di Ausculum o viciniori. |
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La bellissima sala che accoglie i Grifoni: trafugati e venduti al Paul Getty Museum sono rientrati a casa grazie all'intervento dei Nuclei CC TPC. Sono in marmo orientale di Aphrodisias di Caria (Turchia). |
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Grifoni: visione anteriore dei Grifoni che azzannano il cervide, già atterrato e disteso su una base di sassi |
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Grifoni: retro. Trattasi di un trapezophoros (sostegno di mensa). |
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Alberto Angela non ha mancato di parlare dei celebri Grifoni |
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E non dimenticate di visitare il Parco Archeologico dei Dauni intitolato allo studioso locale "Pasquale Rosario" |
Rivolgersi per visite guidate a "Nòstoi aps" (338.2328894 - nostoi.aps@gmail.com )
foto am
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