venerdì 15 aprile 2016

ELOGIO della FOLLIA 26: INTERESSI DI BOTTEGA E BOTTEGAI


Grande firma quella di Pierluigi Battista, grandi i suoi pensieri in una fase storica ove non si considera neanche minimamente la possibilità che una "interazione", uno "scambio", una "relazione" che dir si voglia, possa essere anche di natura integrativa e non oppositiva; che una "relazione" possa essere anche un "incontro" e non uno "SCONTRO". Alludiamo all'articolo "I referendum tenuti in ostaggio" comparso sul Corriere della Sera. Osserviamo nei media solo persone rabbiosamente comunicanti, assistiamo a continui SCONTRI ideologizzati ove il pensiero naufraga ed emerge emozione parassita: la migliore palestra ove studiare i "i giochi" berniani sono le tante (troppe) trasmissioni di tipo politico che tentano di percorrere un iter informativo che è poi assai poco "formativo" per le nuove generazioni. Forse ha ragione Prodi quando scrive che i "movimenti" (che ritengono di non essere "partiti" ma si comportano da tali) stanno ottenendo riconoscimenti da chi non si riconosce più nel teatro politico contemporaneo.
Se pensiamo per esempio al problema storico dei flussi immigratori - anche a livello europeo - assistiamo a scontri senza senso: PROBLEMA GLOBALE NON PUO' ESSERE RISOLTO A LIVELLO DI NAZIONI. Ogni membro dell'UE - che dall'UE è stato anche soccorso e "salvato" - si rivolta contro l'UE perseguendo fini nazionalistici anacronistici. Crollerà il Grande Costrutto dell'Europa sognata, progettata ed attuata solo a livello economico sotto i colpi di piccone nazionalistici? I conservatori si trasformano in cani da guardia ed i progressisti in pet da appartamento. Ma qualcuno ricorda la massima latina che ha fatto grande l'Europa? IN MEDIO STAT VIRTUS. Nel mezzo la virtù. Le relazioni vanno mediate e negoziate. Senza polemismi isterici e senza buonismi autolesionisti.
Il giornalista Corrado Augias, invitato a "diMartedì" su La7 ha sommessamente protestato quando il dibattito sulle importanti riforme costituzionali ha preso una piega acida per una battuta di Travaglio, il polemista notoriamente prevaricante e ipertrofico: il grande giornalista lo ha pacatamente interrotto sulla battuta acida e gli ha detto dall'alto della sua esperienza "Quest'ultima battuta non mi è piaciuta... ti stimo... ma io mi aspettavo una discussione di livello più elevato..." Nel mentre si chiudeva ha detto al conduttore Giovannni Floris "mai più una TRAPPOLA del genere...". Pacato e signorile Augias. Con due parole ha dato lezione di democrazia e giornalismo ma non sappiamo se il cerume narcisistico ha consentito a qualcuno di ascoltare e elaborare.
NOI TUTTI VORREMMO E VOGLIAMO TONI PIU' PACATI: dappertutto, in tv, su FB, in famiglia, al lavoro, negli ospedali. (Erasmo da Rotterdam)


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