sabato 2 aprile 2011

FUMETTI - L'audace Bonelli

In questi giorni a Milano si è inaugurato un prototipo per un Museo del Fumetto, il WOW!. E' uno dei segnali di un positivo andazzo per un medium da sempre sottovalutato nel nostro Paese, così come lo è L'Audace Bonelli, mostra che aveva vissuto una prima vita a Napoli, promossa dall'omonimo Comicon, e che da gennaio è tornata aggiornata presso il fortino di Brindisi, uscendo così dal ristretto circuito delle fiere del fumetto e tenta l'assalto al grande pubblico, o perlomeno degli habituée delle mostre d'arte. Perché, si continua a ripeterlo con poco successo, il fumetto è un arte - la nona, secondo la più nota classificazione - e merita il trattamento riservato a tutte le altre. Per questo ben vengano iniziative di questo genere, che non devono essere scoraggiate dal timido afflusso di utenti.

L'esposizione ripercorre la storia della Sergio Bonelli Editore, la più importante casa editrice di fumetti in Italia, attraverso tavole e cimeli dei personaggi, a partire da quelli ormai caduti nel dimenticatoio come Akim e il Piccolo Ranger, una sorpresa per le ultime generazioni; viceversa, chi pensa che il fumetto italiano non abbia avuto più niente da dire dopo le avventure dei classici Tex, Zagor o Mister No, si renderà conto che la tradizione è ancora viva e attuale, al passo con i tempi in quanto a tematiche e formati - la maggior parte dei nuovi personaggi (Brad Barron, Gea, Lilith, Cassidy) è protagonista di miniseri, con un numero prestabilito di albi in cui concludere la storia, in modo da non sovraccaricare il mercato e incoraggiare la lettura con il suo senso di completezza.

Solo sbattendo il naso contro le tavole originali ci si rende conto della difficolt
à che c'è dietro il lavoro del disegnatore: le tracce del correttore bianco, i particolari ridisegnati e incollati sugli errori, il lettering delle nuvolette sono i dettagli più eccentrici, ma la suggestione deriva dai tratti e dagli inchiostri dei vari Galep, Corrado Roi, Claudio Villa e dozzine di altri artisti. Nella galleria spiccano anche alcune pagine in anteprima, su tutte un paio di Angelo Stano tratte dall'imminente numero 300 di Dylan Dog.

A corredare il tutto ci sono chicche come la macchina da scrivere di Gianluigi Bonelli, il patriarca della scuola e co-creatore di Tex, albi e gadgets da collezione, sceneggiature originali, ricostruzioni di elementi caratteristici dei personaggi, come la scrivania di Dylan Dog (con annesso galeone), l'ascia di Zagor o la sella di Tex.

La mostra è a ingresso gratuito, aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, fino al 17 aprile 2011.

Palazzo Granafei-Nervegna, via Duomo 16-20, Brindisi

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