mercoledì 11 settembre 2024

USO SMARTPHONE UNDER 14 ANNI E STOP SOCIAL PER UNDER 16. FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE

 

 


 

 

 

USO SMARTPHONE UNDER 14 ANNI E STOP SOCIAL PER UNDER 16. FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE. SONO ANNI CHE IL SIEB SI MUOVE CONTROCORRENTE IN QUESTO SPAZIO DI LIBERTA' E A TUTELA DI UN CORRETTO NEUROSVILUPPO INFANTILE E ADOLESCENZIALE

Professionisti di aiuto, artisti e protagonisti della cultura chiedono finalmente in maniera trasversale (apartitica) il divieto di smartphone per gli under 14 e lo stop ai social per i minori di 16 anni

Pedagogisti, psicologi, medici e personalità del mondo dello spettacolo hanno lanciato un appello al governo italiano per vietare l'uso di smartphone ai minori di 14 anni e l'accesso ai social media ai ragazzi sotto i 16 anni. Secondo gli esperti, l'esposizione precoce ai dispositivi digitali e ai social può avere gravi conseguenze sullo sviluppo psicofisico dei bambini e degli adolescenti.
Tra i promotori della attesa (per noi) petizione ci sono Daniele Novara, pedagogista e counselor - direttore del CPPP e
Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta
Intervistato da la Repubblica, Novara chiarisce che "vorremmo arrivare a una limitazione come per alcol e tabacco, che sono vietati ai minorenni. A quel punto, anche i genitori si allineerebbero. Per altro, nel nostro caso, il divieto sarebbe solo fino a 14 anni, e a 16 per i social. Non siamo contrari alla tecnologia, nemmeno a scuola se ne fa un uso didattico".
E' UNA PETIZIONE APOLITICA E APARTITICA CHE VUOLE ESSERE TRASVERSALE. Il ministro Valditara vieta i cellulari a scuola anche per scopo didattico. Ritorna il diario. In Francia stanno bandendo nelle scuole superiori tablet ecc.
"Siamo contrari a mettere uno smartphone nelle mani di un bambino di 10 anni. Basterebbe dargli un telefonino di vecchia generazione, se è per comunicare. Il problema è proprio lo smartphone. È come consentire a un ragazzino di guidare un'automobile: nessuno lo farebbe, ma - nel dubbio - la legge lo vieta. È una questione di tempi giusti, anche in questo caso".
"Non è un appello simbolico, né una provocazione. Ci siamo confrontati con politici e istituzioni e c'è un consenso trasversale, da sinistra a destra. I tempi sono maturi, contiamo che l'Italia sia il primo Paese a dare una svolta. Non possiamo stare a guardare un'intera generazione annegare negli smartphone. La situazione è fuori controllo", conclude Novara.
FIRMATE LA PETIZIONE SE CONCORDATE SULLA REGOLAMENTAZIONE DEL WEB

 

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