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Fonte del Lago - Val Brembana |
La fonte del Drago
Dentro i crateri luminosi della tua esistenza
Nella fogna, dove sbucano i rettili
Con ampie zampe catturano le conchiglie lasciate sulla tua riva
Solo lacrime nel tuo nido
Dove affiora un drago
Ti annienta con lo sguardo
Ti cicatrizza e riapre le ferite come farebbe un medico nell’abisso del male
Vortica, ruota, sbatte contro le pareti offuscate del tuo animo
Incosciente respira aria piena d’odio
Irrazionale come la sua vita
I suoi denti affilati aprono i recessi dell’incubo e il sangue spruzza via tra i canali atrofizzati
facendo schiudere uova infantili laceranti
Proteggiti dai suoi colpi, finché puoi
Purifica la fonte del drago
Attraverso il nulla mostrati e serra i cancelli indeboliti con fiamme imperturbabili
Non rimanere un passo indietro dall’oscurità, la tua giovinezza non può cedere così
Il sentiero del drago
Viaggia tra i campi degli esiliati
Mandati a combattere in un sogno ormai naufragato
Saette volano nei cieli, la montagna trema e galoppa un destriero inseguito da un demone
Una donna, assomigliante a Demetra, agita lo scettro e attira a sé dei serpenti pieni di cera sulla
testa
Nell’oblio cercano riparo due giovani, colpiti dall’annebbiamento che li ha costretti alla fuga dal
servo dell’iniquità
Questo è ciò che mi mostrano il sangue, le vertigini, i simboli dimenticati occultati con un codice
a cui nessuno ha mai dato fede
E allora riaffiora la nemesi, il centro degli scatti emotivi che pugnalano la percezione della vita
all’infuori di me
Ma il drago non ha parole per tutto ciò, sospinge da solo la propria roccia mentre io guardo
invano il vaso pieno di lacrime
(by Gabriele Cufe)
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