venerdì 25 agosto 2023

LA STORIA DEI "SE": CHE COSA SAREBBE SUCCESSO SE...?




"Ma non sarà che...?"


What IF...? Che cosa sarebbe successo se...?

Incroci fra storie e Storia


Il dubbio è forza traente della conoscenza. Basta non esagerare. 
Non vi è mai capitato di chiedervi Che cosa sarebbe successo se...? nelle vicende personali e pubbliche. Se non avessi incontrato il partner di oggi? Se non fosse nato Giulio Cesare, Gesù, Maometto...? Se Bisanzio non fosse caduta sotto i colpi dei Turchi? Se Vienna fosse stata conquistata dai Turchi? Se Napoleone avesse vinto a Waterloo?  Se Hitler fosse morto durante la Prima Guerra Mondiale? Ragionare per What IF non è mero esercizio immaginifico, consente  bensì di mutare punto di osservazione per integrarlo:   permette di comprendere di più, cambiano i punti di vista. E' vero l'abuso di fantasia ci sbalza verso universi paralleli e ciò finisce per allontanarci dalla realtà: per questo abbiamo le Arti, ove tutto è consentito nella sintesi tra reale e non reale. L'abuso di fantasie nella vita quotidiana è fuorviante.

Fantasie costruttive e distruttive

Se si pensa all'incipit geniale della saga transgenerazionale di Lucas Guerre Stellari (Star Wars) si rimane perplessi: "Tanto tempo fa in una Galassia lontana lontana..." Dunque la fantascienza cui sto per assistere può essere già un passato? Il tono dell'incipit  è fiabesco ma i contenuti sono credibili se proiettati in un altrove. Questo inchioda lo spettatore e ne fa un fan. Potrebbe accadere ma è già accaduto e la SF diviene inaspettatamente da storia a possibile Storia.

Saga di Star Wars


Pensate che George Lucas si è ispirato nello script della saga a lavori sui miti  dell'antropologo Joseph Campbell (1904-1987), in particolare all'opera L'Eroe dai mille volti. Nel 1985 iniziano le riprese del documentario Joseph Campbell  e il potere del mito, con George Lucas.
Joseph Campbell



Per scrivere script o romanzi di SF, per formulare ipotesi storiche più o meno fantasiose bisogna comunque  attingere alla CONOSCENZA che non si compera al supermercato e non compenetra i nostri cervelli senza qualche sacrificio - ahinoi - come nelle narrazioni pentecostali o con un impianto di chip: 1) bisogna leggere, studiare, in particolare la vera Storia, magistra vitae (Cicerone, De Oratore, II, 9, 36) 2) e tante discipline correlate; saper scrivere (magari con un uso corretto della propria lingua) e tradurre il pensiero organizzato in trame. 
Popoli che non hanno lasciato testimonianze storiche scritte - come i Rapa Nui dell'isola di Pasqua - hanno costituito a lungo enigmi e malgrado indagini archeologiche chiarificatrici danno ancora adito a fantasie, in primis aliene. Personalmente ritengo impossibile che solo la Terra abbia forme di vita nella immensità del cosmo né posso escludere la possibilità che qualche forma di vita aliena abbia sfiorato il nostro sistema solare  ma sono abituato a procedere nella conoscenza (non solo medica) sulla base di evidenze scientifiche e metto da parte fantasie se sono immerso in una attività di ricerca. Coltivo fantasie se sono su una spiaggia, sotto una palma (ma con un occhio alla realtà perché potrebbe cadermi in testa una noce di cocco). 
D'altronde la archeologia e antropologia ci abituano a interpretare le culture osservate nel senso della continuità (es, la cultura greco-romana, la cultura araba e turca ecc) e nel senso della discontinuità (civiltà che scompaiano come quella Rapa Nui o, tra le antiche, quella cretese per cataclismi naturali). Per esempio è ancora da sistematizzare il periodo del Neolitico preceramico (PPN A e B)  scoperto a Gerico e presente in siti come Göbekli Tepe , che  presentano un arresto inatteso nei reperti archeologi. Siamo nella famosa area della mezzaluna fertile (fertile Crescent), circa 7500 aC, con i principali siti del periodo neolitico pre-ceramico. L'area della Mesopotamia propriamente detta non era ancora stata abitata. Include Göbekli Tepe, un sito nell'odierna Turchia sudorientale, vicino la attuale Urfa datato intorno al 9000-10.000 a.C. 

 
Questo per mostrare come si implementano sempre nuove conoscenze, quanto più si affinano i metodi di indagine e quando ci sono gli investimenti. 
Investigare e studiare eventi appartenenti alla preistoria  (senza documenti scritti) non è gioco da ragazzi e qui fantasie pullulano. La archeoantropologia è sempre in divenire, come le scienze tutte.

Negazionisti, Distorsori e Mentitori seriali nella realtà


A dirla tutta, anche quando la Storia è scritta, acclarata da varie fonti autentiche e quindi documentata esiste chi la nega in favore di deliranti posizioni ideologiche, complottismi (la Storia la scrivono Loro, sulla Luna non siamo mai andati, la Terra è piatta  ecc.) oppure vi è chi si trincera da evidente colpevole in difese  assurde come il nazista Eichmann che dichiarò imperturbabile al processo di essere estraneo alle atrocità della Soluzione Finale (guardate i filmati d'epoca: lui si occupava solo del trasporto degli ebrei, e poi "gli ordini sono ordini"). 
Anche in campo forense negazioni e distorsioni di FATTI  sono all'ordine del giorno: chi non rimane perplesso dinanzi agli stupratori/offender che impiantano difese altrettanto assurde? "Giudice le vittime erano senzienti e consenzienti, seduttive nell'abbigliamento..." A parte gli irriducibili filo-putiniani, chi non si sorprende quando Putin vuole passare  da aggressore-Persecutore ad aggredito-Vittima mentre missili piovono sui "fratelli" ucraini?  
E' notizia di questi giorni la presunta morte del capo ribelle della Wagner, il truce Prigozhin: sia se questi è veramente stato ucciso da Putin in quanto troppo scomodo, sia se tutto è una messinscena per far sparire il mercenario (non si sa mai, la Wagner è stata pagata per la Libia, la Siria e sarebbe presente in scenari africani ove si allungano le dita dell'imperialismo non solo russo), riflettiamo sulle continue BUGIE: Putin, che sa come stanno veramente i fatti, si presenta in tv facendo le condoglianze ai familiari e al mondo e rimarcando che l'ex- amico ha commesso errori gravi. Guardate il viso angelico:

 




Per non parlare sempre in  "scientifichese" ci vuole una bella faccia di corno (Faccia e' cuorn, in dialetto napoletano).  Anche Trump non scherza in questi frangenti, con passaggi da Vittima a Persecutore studiati. Sapeva vittimizzarsi anche un ingombrante uomo politico italiano recentemente scomparso che dominava i media.




Anche la Scienza che si occupa dei fatti come la Storia subisce distorsioni medioevali: mentre  il telescopio Webb esplora i confini dell'universo vi è chi crede che la Terra sia piatta o chi si cura dalle malattie con integratori o la curcuma. Leggevo giorni fa un tweet di un anencefalico che citava uno psicologo dell'anteguerra, un certo Sheldon, che recitava più o meno così: L'influenza non è la malattia ma è la cura per sottolineare che la scienza è stoltamente interventista e bisogna far fare alla natura; qui applausi di naturopati, di no vax, omeopati improvvisati, ipocondriaci farmacofobi, tutti laureati in Internet ecc. Quindi l'influenza - avrei appreso dopo studi ininterrotti -  non è una virosi - ci suggerisce dr internet -  e la Spagnola che sapevamo essere una influenza da virus A H1N1 non è vero che ha mietuto da cinquanta a settantacinque milioni di morti. Saltiamo la parentesi storica del Covid per decenza culturale (siamo stati l'unico Paese che ha tentato di inquisire e portare in tribunale chi ci ha traghettato verso la salute).

Eppure la storia collettiva e quella personale si intersecano. 


Anche per fare il medico occorre sapere la "storia" della persona da curare (fare anamnesi). Per fare psicoterapia si ricostruisce e narra una storia unica, quella del cliente. Oggi le persone appiccicate allo smartphone arricciano il naso quando si parla della necessità di studiare e non dimenticare la Storia.
  

Chiudiamo con i What IF? con cui abbiamo aperto la conversazione. 

Un grande della fantascienza, Philip K. Dick, immaginò nel suo La Svastica sul Sole che la Seconda Guerra Mondiale fosse finita con la vittoria dei tedeschi. E' impressionante la catena degli eventi diversi che sarebbero potuti accadere nel mondo. La svastica sul sole (The Man in the High Castle), ripubblicato anche come L'uomo nell'alto castello, è un romanzo ucronico di pubblicato nel 1962. Dal libro, premiato con l'Hugo nel 1963,  è stata tratta una serie televisiva di grande successo, intitolata L'uomo nell'alto castello, prodotta da Amazon Studios.





 Quanti E SE?!? Se non vi abbiamo confusi sinora volevamo solo dire che i SE fanno progredire nella Cultura oppure fanno regredire nella non-cultura.



 (Achille Miglionico)




3 commenti:

  1. credo di avere capito la bivalenza del "se", in ambiente culturale migliora, in ambiente ignorante peggiora :-) un caro saluto LEO DEF

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  2. Saluti a quanti ci seguono

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