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IN RICORDO DI ROBERT HOLLANDER: IL DANTISTA CHE HA "DIGITALIZZATO" LA DIVINA COMMEDIA
Nell'anno del Centenario dantesco si spegne l'illustre dantista statunitense, che compì una rivoluzione digitalizzando i commenti alla Commedia.
1. Robert Hollander e Roberto Benigni a Firenze per la presentazione del commento di Hollander della Commedia (2011). |
Robert Hollander, professore emerito di Letteratura Italiana a Princeton e dantista di fama internazionale, si è spento, il 15 giugno, all’età di 87 anni[1], nell'anno del Centenario Dantesco.
Robert Hollander,
nato a New York nel 1933, si laureò a Princeton nel 1955 e poi conseguì il
dottorato di ricerca alla Columbia nel 1962[5]. Ha insegnato per più di quarant'anni proprio
a Princeton, uno degli atenei più prestigiosi al mondo e tenuto corsi e lezioni
in tutto il mondo. Nel 1982, invitato a tenere un corso su Dante a Dartmouth,
noto college nel New Hampshire, avviò qui un progetto rivoluzionario per
l’epoca e tuttora fondamentale per gli studiosi, il Darmouth Dante Project, una banca dati che contiene i più
importanti commenti danteschi dal Trecento a oggi[6].
Non si trattava (né
si tratta) semplicemente di una grande biblioteca digitale fine a sé stessa, ma
di un vero e proprio strumento di lavoro per i dantisti di tutto il mondo. Uno
studioso di Dante sa bene, infatti, che ogni sua intuizione richiede sempre il
confronto con tutta la tradizione d’interpretazione precedente per valutare,
eventualmente, il grado di originalità di una sua intuizione o per sondare le
direttive del commento, disseminate in settecento anni di tradizione o per
rintracciare le varie fonti nel Poema.
2. Robert Hollander. |
Sviluppatasi tra il
1982 e il 1988 e costantemente in aggiornamento, la banca dati oggi consta di
75 commenti in italiano, latino e inglese, con un’estensione temporale che si
dipana dalle origini, con il commento di Pietro Alighieri, figlio del Sommo
Poeta, fino ai commenti pubblicati nei nostri giorni (il più recente è del
2015). Lo spoglio dei testi, che un tempo richiedeva spostamenti tra
biblioteche, ora è possibile da un computer e la diffusione globale del
progetto realizza ciò che Hollander scriveva già negli anni Ottanta: “Il Dante Darmouth Project diventerà, oserei
dire, indispensabile»[7].
La sua vita è stata interamente dedicata allo studio della letteratura italiana, con centinaia di pubblicazioni scientifiche tra monografie su Dante e Boccaccio e articoli su riviste accademiche.
Perfino la sua vita amorosa si legava intorno alla figura
del Sommo Poeta: con sua moglie Jean, poetessa conosciuta proprio a Princeton,
curò la traduzione della Commedia in
inglese.
3. Robert Hollander e sua moglie Jean insieme al busto di Dante. |
Necessariamente
legato all’Italia, è stato più volte a Firenze, nella sede della Società
Dantesca Italiana, dove, accompagnato dall’amico Roberto Benigni, presentò il
suo commento al capolavoro dantesco: un legame che fu ricambiato dalla città
toscana con il conferimento, nel 2008, del Fiorino d’Oro.
Va via, proprio
nell’anno del Centenario dantesco, uno dei massimi studiosi del Sommo Poeta, un
esempio di amore per la letteratura, rigore e innovazione nella ricerca, ma non
privo di ironia, dimostrata quando raccontò di aver raccolto qualche dissenso
per il nascente progetto in rete dedicato a Dante:
«Devo dire che tra i vari quesiti che mi sono stati posti, la domanda più ricorrente è sempre” Cosa ne penserebbe Dante di questo progetto?” La risposta più giusta a questa domanda credo di averla già fornita la prima volta “Sarebbe piaciuto tanto anche a lui”»[8].
[1]https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/06/15/addio-a-robert-hollander-decano-dantisti-in-usa_6d0ef080-4b21-40b5-afc2-d8d20e0fb47f.html
[2] https://www.dantesociety.org/node/129
[3] https://www.dantesociety.org/about-society
[4] https://www.dantesca.it/
[5]https://www.princeton.edu/news/2021/05/13/robert-hollander-preeminent-scholar-dante-pioneer-digital-humanities-and-princeton
[6] https://dante.dartmouth.edu/
[7] R. HOLLANDER, Il «Dartmouth
Dante Project», in Letteratura italiana e arti figurative: atti
del XII Convegno dell'Associazione internazionale per gli studi di lingua e
letteratura italiana (Toronto, Hamilton, Montreal, 6-10 maggio 1985), vol. I,
277-285: 280.
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