lunedì 2 gennaio 2017

15 ANNI DI GUERRA. Inutile fingere, è "LA PESTE DEL SECOLO"

Ogni città è colpita dalla Peste del terrorismo islamistico. Anche i centri dell'Islam. 


Istanbul: dalle cupole di S.Sofia (tempio laicizzato) si ammira la Moschea Blu.
Uno sguardo "laico" sulle religioni e le loro  derive fondamentaliste.

Vittime e ancora vittime. 




I morti sono troppi oramai. Tanti morti innocenti sono una guerra. 

Quello che stiamo vedendo dall'11 Settembre è una guerra parcellizzata come paventavamo già dal 2001.  15 anni di guerra che l'EU non può più minimizzare.
Facciamo fatica anche a ricostruire e ricordare le tante vittime. Infine anche i media lo ammettono: stiamo vivendo una guerra dove non si può più fingere che non ci si guardi attorno ovunque si vada. 

Non è mai stato così difficile essere genitori, adulti e bambini.  


Abbiamo tutti blaterato, gridato o pensato che il 2016 sia stato un anno nefasto, da dimenticare al di là di ogni retorica: quasi cinquemila morti nel Mediterraneo (diecimila dal 2014), catastrofi naturali con reliquati gravissimi, micidiali incidenti di mezzi di trasporto, attacchi terroristici di vasta portata, guerre "fredde" e "caldissime", parcellizzate e/o localizzate con esiti comuni: "stragi di innocenti" da far impallidire anche Erode ...Da un punto di vista del sistema di riferimento democratico e liberale, che usava soccorrerci nei momenti storici tendenzialmente oscuri, siamo stati "premiati" da brexit, perdita di ideali europeistici, estrema litigiosità politica, trumpismi e populismi di ogni tipo e nazionalità, cadute di stile e cultura e così via. 


Che cosa raccontare a chi è piccolo e ci domanda con gli occhi di commentare quanto ci propinano ogni giorno i media? come spiegare quello che non sappiamo neanche descrivere a noi stessi? 


Ci rimanevano i momenti in cui esorcizzare le paure medioevali che ci attanagliano: in famiglia, con i partner, tra gli amici, protetti dallo sfarfallio delle luci natalizie (nascita e ri-nascita sono i temi interreligiosi del Natale); aspettare la transizione all'Anno Nuovo (che è è anch'esso una Speranza). 


Ci vogliono togliere la Speranza che è futuro:   nei cittadini cresce la insicurezza dinanzi ai balordi assassini.

Ci vogliono togliere anche questo pochi BALORDI pieni di vuoto e ci hanno voluto colpire nella Notte di San Silvestro per sottolineare che la paura è per sempre. 


Vi sbagliate, Balordi. Abbiamo paura ma non siamo terrorizzati.  

Siete Balordi (con la B maiuscola non per rispetto ma solo per la immane grandezza della Vs. pochezza). Vi sentite importanti nel compiere atti vigliacchi sugli inermi cittadini: "Vi piace vincere facile", recita una pubblicità inutile quanto voi. Appena avete qualcuno che vi fronteggia guardandovi negli occhi ve la fate nei pantaloni o rimanete al suolo esanimi. OK, ora vi guarderemo sempre negli occhi e probabilmente, senza infingimenti politici ed una ritrovata coesione, tornerete a farvi sotto nei pannolini. Non vogliamo necessariamente la Vs morte, basta che non ci rompiate gli zebedei e che ve ne andiate liberamente (ma sapete veramente cosa è la libertà?), lontano da noi e dai nostri bambini. Perché noi i bambini li salviamo, di qualunque razza ed etnia. Anche a costo della nostra vita stessa di Adulti. 


Ai Balordi di tutto il mondo: A noi piacciono i Bambini del mondo. A voi no. E questo fa la differenza tra noi e voi. Non cederemo mai.





Ora tocca all'Europa reagire con fermezza e unità. 

Ricalcare i confini significa difendere vite. Non solo Interpol e Intelligence: occorre una Polizia Europea ed una interazione liquida tra servizi segreti. Accogliere sì, nei confini "comuni", ma, quando si "allontana" un sospetto, ciò deve essere permanente e fuori dei confini dell'Europa intera:  non deve essere consentito che un espulso possa girovagare tra confini nazionali diversi. 

Tanto da fare. Ma facciamolo.


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