sabato 13 dicembre 2014

ADDIO 'Schroeder'. Morto Davide Santorsola, pianista e compositore



"Suonare è una delle cose più belle che Dio ci ha dato"
(così ha detto Davide quando è stato ospite di RaiUno Mattina il 20/12/2012)



Astor Piazzolla a Trani (e Davide)


Portato via dal male (ultra)secolare, Davide Santorsola non è più con noi. La prima immagine mentale che mi è comparsa alla notizia è stato un sorriso, il Suo sorriso, così coinvolgente ed accogliente. Personalmente l’ho visto crescere con mio fratello Paolo e quindi frequentava anche lui la nostra casa, ricca di amici, cultura e musica: mi è sovvenuto come ai tempi del liceo affascinasse i docenti in gita con il pianoforte, il suo compagno di vita. Come il dolce Schroeder dei Peanuts. Quando Astor Piazzolla, poco prima della scomparsa avvenuta nel 1992, venne a suonare in Cattedrale a Trani, donde era partito il nonno per le Americhe, lui era lì, tra gli amici, nello staff di "Frontiere", la piccola associazione che organizzò un così grande evento. 

Nato nel 1961, è autodidatta dall’età d’otto anni. Intensa e continua è stata la sua attività musicale sin dalla seconda metà degli Anni ‘70, in principio d’indirizzo rock e blues, in seguito sempre più orientata al jazz. Compiuti gli studi di pianoforte, concluse le prime significative esperienze in band di spicco della provincia barese (fra tutte si ricordano qui i quartetti con i chitarristi Nico Stufano e Dino Acquafredda), verso la fine degli Anni ‘80, forma, con il contrabbassista Maurizio Quintavalle ed il batterista Mimmo Campanale, il suo primo trio, in scena poi stabilmente per circa venti anni. Il Davide Santorsola triorinnova le sonorità proprie del bebop e del jazz mainstream contemporaneo, proponendo repertori originali e di standards. Il trio, in più, diviene presto anche una sezione ritmica di riferimento, al fianco di solisti guest d’eccezione, sui palchi dei jazz club e dei jazz festival di maggior rilievo principalmente del Mezzogiorno. Dall‘85 al ‘90, Davide arricchisce il proprio stile frequentando Corsi Nazionali di Perfezionamento (“Siena Jazz” con il Maestro F. D’Andrea) e Corsi Internazionali d’Alto Perfezionamento presso l’Accademia Musicale Pescarese (M° E. Pieranunzi). 
Consegue, nel 1991, la laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Il talento lo premia di tanti sacrifici. Dagli Anni ’90 in poi, collabora, regolarmente, sia live sia in studio, con musicisti di altissima levatura: tra gli altri ricordiamo Phil Woods, Lee Konitz, Urbie Green, Benny Golson, Luis Agudo, Dave Liebman, Bobby Watson. Nel 1996, lo vediamo in concerto di solo piano in U.S.A alla Steinway & Sons Hall, alla N.Y. University e alla Ellington’s House; ha da poco ricevuto il prestigioso riconoscimento “First Prize Jazz Section G. Gershwin Award”: nella giuria dell’International Piano Competition Ibla Grand Prize erano presenti Ruth Ellington, sorella del Duca, e Alan Gershwin, figlio del compositore George. D’estrema importanza, inoltre, il legame stretto, dal 2004, con il contrabbassista giapponese Kiyoto Fujiwara, sodalizio, questo, che produce una lunga fortunata serie di tour in estremo oriente: vale la pena ricordare i concerti in Giappone del 2004 al festival Jatsugatake Jazz Street, al Fukuoka Blue Note e al Nagoya Blue Note. 

Davide ha registrato una ventina di album, dei quali nove come leader ed autore: Quiet (1989); Broceliande Fairy Tales (1991); Tambor Sagrado (1994); Be Tune (1996); To Bill Evans (1998), Rhythm And Changes (2004); Sonority (2005); Stainless (2012); Horizon (2012). 

Con pari impegno si è sempre dedicato alla didattica. Ha pubblicato per la Universal-Ricordi i metodi Jazz - L’arte dell’armonizzazione (2000), J.A.D.A. - Appendice con armonizzazioni ragionate (2001) e Jazz – L’arte dell’armonizzazione, complete edition (2004); ha curato le traduzioni in italiano dei volumi “John Valerio, Bebop jazz piano”, “Scott Miller, Rock keyboard”, “Mark Harrison, Blues piano” (nella Hal Leonard Keyboard Style Series, 2004/2005). 

Risiedeva a Trani, tra un concerto e l’altro. È stato docente al "Pentagramma" di Bari (ne salutiamo gli amici, in primis il chitarrista Guido Di Leone) e docente di Pianoforte Jazz presso il Conservatorio statale di musica “S. Giacomantonio” di Cosenza e professore freelance di Pianoforte e Armonia jazz presso diversi conservatori italiani. 

Gli Amici, Trani, la Puglia e tutto il mondo che ascolta musica lo ricordano. (achille miglionico& la Redazione tutta)









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