N.Y.C. 4 Agosto 2014. Un giorno del 200o ebbi a sorvolare le Torri Gemelle con un elicottero di quelli che partono da Battery Park. Lo pilotava un reduce del Vietnam di mezza età che inavvertitamente delocalizzò il capello fulvo tradendo la presenza di un parrucchino. Nel mentre ci si destreggiava al cospetto delle Torri Gemelle all'improvviso si accesero nel tramonto le luci di Manhattan e fu magia che zittì anche il pilota. Un anno dopo le Torri e circa tremila cittadini del mondo furono combusti e/o polverizzati in diretta televisiva dalla furia omicida dell'uomo. Come dimenticare? "Noo...Non vado a rattristarmi lì...", mi ha detto qualcuno. Eppure visitare un lager nazista è una istruzione, una esperienza incommensurabile (ogni studente di scuola media superiore dovrebbe vivere il tanfo di morte che emanano quei sepolcri collettivi). Così, tornato a NYC, sono andato a maggior ragione lì, dove al posto delle fondamenta delle Torri vuoti e pieni disegnano un sepolcro a cielo aperto e l'acqua sembra percolare al centro della Terra. Reflecting Absence è il titolo del progetto architettonico che vinse la gara.
Nell'agosto 2006, la World Trade Center Memorial Foundation e la Port Authority di New York e New Jersey iniziarono la costruzione del National September 11 Memorial & Museum, terminando il memoriale cinque anni dopo. Il Memoriale si situa presso il New World Trade Center, dove un tempo sorgevano le Torri Gemelle distrutte durante gli attentati dell' 11 settembre 2001. Il vincitore del concorso per costruire il World Trade Center Memorial fu l’architetto israeliano-americano Michael Arad di Handel Architects, uno studio di New York e San Francisco. Il progetto era coerente con l'originale progetto di Daniel Libeskind.
L'impatto emotivo è intenso anche se certi luoghi famosi si conoscono anche senza esservi stati. Reflecting Absence. Tanta absence. Quanto Reflecting? (achille miglionico)
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