giovedì 7 maggio 2009

FUMETTI - Cornelio #05

di Michele Miglionico


Cornelio è uno scrittore di gialli che bazzica la televisione. Vi ricorda qualcosa? Soprattutto considerando che è uguale a Carlo Lucarelli... Ma era già tutto previsto dal sopratitolo della testata. Superato lo straniamento, ci si può immergere nella versione fantastica del mondo dell'autore, filtrata attraverso il nostro medium da Mauro Smocovich. Fantastica perché il paranormale è dietro l'angolo. Il protagonista è sull'orlo della follia, visto che interloquisce abitualmente con gli ectoplasmi di Sherlock Holmes, Philip Marlowe e Sandokan. La loro presenza è più di un omaggio: è un modo per citare in maniera massiva, forse eccessiva; è un modo per movimentare i dialoghi. E presuppone una buona conoscenza degli originali da parte dello sceneggiatore, il che gli fa merito e fa da contropeso all'escamotage. In fondo i comprimari in carne ed ossa non mancano, nelle forme di intriganti personaggi femminili come richiede una certa tradizione. Inaspettato, c'è anche un cameo di Cattivik.
"Fantasmi all'opera" parla di un teatro maledetto, prendendo suggestioni da una nota storia multi-mediale dal nome simile e da tutta una certa letteratura. Lo svolgimento vanta qualche originalità, con un finale non del tutto prevedibile. Francesco Bonanno lavora bene nel tratteggiare i personaggi e le ambientazioni, il suo stile è più pulito e leggibile che personale, e non sfigurerebbe affatto su un albo della Sergio Bonelli Editore.
Nonostante ciò che si potesse aspettare, la fattura della serie è onesta. Mini-serie, per la cronaca, che si conclude nel successivo numero, solo per ri-proseguire.

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