Chi è John Doe? Se non lo sapete, è probabile che questo volume non faccia per voi. Eppure, il redazionale introduttivo dà tutte le informazioni utili per la fruizione delle storie. E' un mondo surreale quello in cui si muove il protagonista, dipendente della Morte responsabile di far sì che le persone decedano nel modo e nel momento giusto. Questi scorci del passato sono affidati solo a Lorenzo Bartoli, il più poetico tra i due creatori di questo universo narrativo - abbastanza da concedersi più di una licenza sulle regole che lo dominano. Come in ogni antologia che si rispetti, la qualità non può essere costante: qualche idea rimane più impressa delle altre, come un certo omaggio a Carl Barks, con la discreta parodia di Zio Paperone e la Banda Bassotti.
Non bisogna trascurare il peso dei vari disegnatori, dagli stili più diversi, che spesso si fanno le ossa proprio sulle pagine della rivista che ospita la serie. Il più prolifico è Spartaco Ripa, aspirante erede di Giancarlo Alessandrini, con ancora un po' di strada da fare; tra i nomi più noti e interessanti, Walter Venturi.
Peccato per la grafica povera della copertina, ma si può chiudere un occhio davanti a un volume corposo e godibile.
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