Altro pezzo da novanta che campeggia in queste pagine è Silvia Ziche, con la sua "Gulp" d'ordinanza in apertura e con la terza puntata di "Topolino e la rapina del millennio", in cui il festeggiato viene catapultato nella surreale situazione di essere considerato complice di Gambadilegno e Trudy. Prove gradevoli, anche se abbiamo letto di meglio da parte dell'autrice.
Le saghe non si fermano qui: la nuova direzione sta puntano molto sulle storie a puntate, forse per fidelizzare il pubblico, forse per strizzare l'occhio al successo delle serie degli altri media. Anche "Il grande viaggio di Paperino e Papernova" è arrivato alla terza puntata, una miniserie di Stefano Ambrosio sulla magia e sui giochi di prestigio, con la presenza della versione disneyana del prestigiatore televisivo Casanova - il che già può far storcere il naso ai più snob. Il titolo "Transilvania, terra di fantasmi" rende l'idea del tentativo di essere originale. Ma sembra che anche il disegnatore Giuseppe Dalla Santa, come noi, non sia molto ispirato dalla sceneggiatura.
“Zio Paperone e la scomparsa istruttiva” di Alessandro Mainardi e Giampaolo Soldati si innesta nel filone della rivalità tra il protagonista e il rivale Rockerduck. Qualche spunto originale, ma difficile evitare il deja vu; impossibile nel caso di “Paperino e la soluzione al parcheggio” di Carlo Panaro e Andrea Lucci: la redazione dev'essere ossessionata dal tema del titolo, perché ritorna periodicamente come le tasse.
Un discorso a parte per "Paperino Paperotto e l'invisibile mostro Cappotto". Il format bucolico-infantile è da anni un fiore all'occhiello della testata, pur con i suoi alti e bassi. Questo è un "alto": Annamaria Durante segue benissimo le orme di Bruno Enna, il più poetico sceneggiatore del personaggio. Con un'altra donna al tavolo da disegno (la buona Giada Perissinotto), ci fa sorridere - con il rischio di commuovere - con un tuffo nell'immaginifico mondo dei bambini. Il tocco materno si sente.
A condire il tutto, un ciak di Alessio Coppola e un ciak di Massimiliamo Valentini e Massimo Asaro.
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