Inside Out 2 , campanello rosso: in arrivo la pubertà! e nuove emozioni.
Riflettori accesi su Inside Out 2 nelle sale cinematografiche a partire dal 19 Giugno ed è già campione di incassi. Grandi ascolti, aspettative, spunti di riflessione psicoeducativi. Il cartoon sta conquistando grandi e piccoli. Perché?
Inside Out 2 : è un film d'animazione del 2024 diretto da Kelsey Mann. Il film è il sequel di Inside Out (2015) prodotto da Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney Pictures, e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures.
Il film delle Emozioni. Tra Out(side) e Inside, tra Fuori e Dentro (la psiche)
È il film delle emozioni, con una trama su due livelli: l’ Out, ovvero ciò che accade fuori, dunque la vita della ormai adolescente tredicenne Riley alle prese col primo brufolo e peli, con la passione per il gioco dell’ hockey e che vive con la sua famiglia, a San Francisco (un trasloco che coincide con l’ingresso nella pubertà) e l’ Inside, ovvero ciò che succede dentro il cervello di Riley.
Inizialmente i cinque personaggi di questo suo mondo interiore sono le emozioni base del nostro animo: Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto. Ed è qui la vera novità della pellicola: mettere in primo piano emozioni che di solito vogliamo tenere ben nascoste, a noi stessi e agli altri aggiungendone altre. Le prime cinque emozioni hanno nel frattempo creato una nuova sezione della sua mente, chiamata Senso di Sé, che ospita ricordi e sentimenti che costituiscono la personalità fondamentale di Riley. Gioia, ha l'intento di riempire il Senso di Sé solo con ricordi positivi, ha anche inventato un meccanismo che lancia qualsiasi ricordo negativo nel retro della mente della ragazza.
Riley e le sue migliori amiche, Bree e Grace, sono invitate per un week-end a un campo di hockey, dove Riley spera di qualificarsi per la squadra della sua scuola, i Firehawks. La notte prima del campo, suona un allarme: pubertà e un gruppo di operai della mente irrompe nel quartier generale per aggiornare la console delle emozioni. Riley, la protagonista del film non solo nota il suo corpo cambiare, ma cambiano le esigenze e la lista delle sue priorità.
Arrivano nuove emozioni al Quartier Generale e si presentano: Ansia, Invidia, Imbarazzo ed Ennui.
Ennui è la Noia, ma nella accezione filosofica, alla Sartre.
Sebbene inizialmente amichevoli, le nuove e le vecchie emozioni si scontrano per i loro approcci diversi; in particolare, Gioia pensa che Riley dovrebbe concentrarsi sul divertirsi al campo, mentre Ansia vuole che lei ottenga un posto nella squadra e faccia nuove amicizie con le ragazze popolari, soprattutto dopo aver appreso che Bree e Grace andranno in un liceo diverso creando un senso di sé diverso da quello di gioia, pieno di proiezioni.
Perché l'Out del film conta tanto quanto l'Inside?
Il film dimostra quanto i fatti e le esperienze della vita incidano sulla reazione emotiva degli adolescenti. Riley diventa sempre più esigente con se stessa durante il campo estivo, anche perché i suoi genitori "non vedono" la sua sofferenza e il suo disagio. Il mondo dell’Out non capisce che cosa succede dentro (Inside) la testa della ragazzina.
Quando un figlio sperimenta un’emozione negativa ha bisogno di adulti che sappiano leggerla e che sappiano accompagnarlo, sostenendo la sua fatica e non avendo paura del suo dolore, della sua ansia.
Di solito gli adulti sanno interagire solo con la rabbia del bambino, ma a volte nemmeno con quella: la tristezza, l’ansia di un figlio invece fa male. Vorrebbero avere un piccolo ometto sempre felice e, se soffre, spesso i genitori si fanno in quattro per insegnargli a non subire, per provare a fargli credere che il suo stare male non serve a nulla, che non c’è un motivo valido. Quanti maschi si sentono dire: Non piangere, perché è una cosa da femminucce ? Quanti bambini di fronte ad un dolore vengono accompagnati da frasi inutili come: Ormai sei grande non devi soffrire per questo ? Invece,
entrare nelle emozioni negative di un adolescente significa prima di tutto sapere che ci sono e imparare ad accettarle insieme a lui.
Ci sono almeno tre buoni motivi per mettere l’esperienza filmica al centro dell’attenzione psicoeducativa.
Il film offre vari spunti di riflessione in primis sulla PUBERTÀ. Che cos’è? É il periodo in cui si raggiunge la maturità sessuale e l’individuo diventa capace di procreare. Consiste in una serie di trasformazioni fisiche e psico-fisiche attraverso le quali il corpo del bambino si trasforma nel corpo di un adulto. L’insorgere e la durata di questi cambiamenti varia da individuo a individuo: 10 ai 13 anni circa per le femmine -12 ai 15 anni circa per i maschi, si verificano cambiamenti radicali che trasformano i bambini in uomini e donne. Questo periodo, chiamato pubertà, è difficile e delicato, coinvolge profonde trasformazioni sia fisiche sia psicologiche. Nel difficile compito dell’educazione emotiva si evince dal film quello che lo studioso, John Gottman suggerisce ai genitori e insegnanti: Indossare i panni degli allenatori, accettando e ascoltando le emozioni dei loro figli, interessandosi delle loro vite, imparando a riconoscere prima che si trasformino in crisi durante la pubertà.
Secondo motivo per riflettere per riflettere: nel film Inside Out 2 sono le emozioni di Tristezza e Ira che svolgono un ruolo cruciale nella vita dei genitori di Riley. Esploriamo perché queste emozioni sono così significative:
1. Tristezza ed empatia materna:
La tristezza è un'emozione complessa e multiforme. Spesso la società tende a concentrarsi sulla gioia e la felicità, relegando la tristezza in secondo piano. Tuttavia, Inside Out 2 ci dimostra che anche la tristezza ha la sua funzione vitale. La tristezza ci permette di elaborare le perdite, imparare da esperienze dolorose e connetterci con gli altri. Nel caso della madre di Riley, la tristezza materna è sostenuta dall’ empatia. Capisce le emozioni di sua figlia e può sintonizzarsi con i suoi bisogni emotivi. L'empatia materna significa sentire e comprendere le emozioni dei figli, il che richiede una profonda connessione con la tristezza. La madre di Riley è in grado di consolarla, convalidare i suoi sentimenti e offrire supporto emotivo.
2. Rabbia e Protezione paterna:
La rabbia è un'altra emozione fondamentale del film. Anche se a volte è associato alla negatività, ha anche il suo scopo. La rabbia sorge quando percepiamo una minaccia o un'ingiustizia. Il padre di Riley rappresenta l'istinto protettivo. La sua rabbia si attiva quando sente che sua figlia è in pericolo o quando qualcosa non funziona correttamente. La rabbia paterna è come uno scudo che difende Riley e fissa limiti alla sua sicurezza. La rabbia è anche legata all'azione e al processo decisionale. Il padre di Riley agisce per proteggerla, il che riflette il suo ruolo attivo nella sua vita. Tristezza erabbia, nei genitori, possono diventare strumenti per crescere, proteggere e guidare i loro figli.
Terzo spunto di riflessione che offre il film è conoscere le proprie emozioni. Come afferma la scrittrice Emanuela Breda Reprimere le proprie emozioni è come avere una bomba a orologeria nel corpo.
Può capitare di dover «regolare» cioè controllare le proprie emozioni (spesso le spiacevoli) per renderle funzionali ad affrontare la situazione. Tale processo di regolazione ha un costo che prende il nome di «emotional labor», che tradurremo con «costo del controllo emotivo».
Inside Out 2 ci insegna che è importante valorizzare la tendenza a vedere la situazione da più punti di vista e attraverso modalità maggiormente orientate al processo e al cambiamento anziché al giudizio. Nel film vi è l’invito ad esprimere le proprie emozioni e legittimare quelle altrui. La validazione emotiva diviene elemento importantissimo nelle relazioni. Tutte le emozioni, anche quelle considerate negative, sono essenziali per il nostro adattamento e sopravvivenza. Inside Out 2, oltre a dare un nome alle emozioni, attribuisce loro un volto e caratteristiche salienti, aiuta gli adolescenti a dare una collocazione precisa alle sensazioni che tutte le età sentiamo nel cuore e nella pancia. Così, alla fine della giornata, il film ci ricorda che tutte le emozioni hanno il loro posto e scopo nella nostra esperienza umana anche per la protagonista in piena adolescenza. Insieme, le emozioni abbracciano questo terzo Senso di sé e lo stabilizzano, permettendo finalmente a Riley di calmarsi e riconciliarsi. Inside Out 2 invita a riflettere sia dentro che fuori di noi e sulle note dell’autore di molti libri. Da Alessandro Baricco impariamo che:
A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni.
(Pistillo Sabina)
Fonti sitologiche:
https://www.ilsole24ore.com/art/inside-out-2-l-incredibile-successo-box-office-film-disney-pixar-AFdKAvPC?refresh_ce=1
http://magazine.familyhealth.it/2017/07/18/inside-out-emozioni/
https://www.focusjunior.it/focus-scuola/limportanza-delleducazione-emotiva/
https://www.nostrofiglio.it/bambino/tempo-libero/educare-i-bambini-alle-emozioni-negative-con-il-film-inside-out
Complimenti per lo stile e per i contenuti, innumerevoli gli spunti offerti sotto più aspetti, psichici, umani, relazionali. Non è semplice essere genitori, si è inclini a dimenticare il percorso svolto per poterlo diventare; non è facile essere figli in un crescendo di emozioni contrastanti di fronte a infinite prime volte che li lasciano lì al centro del campo, spiazzati. Molto ben centrata la metafora dell'allenatore e il suggerimento all'empatia come mezzo per avvicinarci e cogliere "dall'inside" le emozioni e le esigenze del proprio figlio.
RispondiEliminaIl film Inside Out 2 offre degli spunti interessanti sulle sfide educative. Uno sviluppo sano del bambino dipende dalle relazioni che i bambini instaurano con i genitori e altre persone importanti nella loro vita. I bambini imparano a parlare, pensare ed esprimere emozioni da un “ambiente di relazioni“. La relazione genitore-figlio è quella che influenza maggiormente il funzionamento emotivo e comportamentale. Le relazioni contano ed occorre supportare la genitorialità positiva sin dai primi anni di vita, per sviluppare
Eliminanuove competenze, migliorare l'autostima, allenare alle potenzialità nei figli (strategie di coping).