venerdì 19 luglio 2024

CE LA FARANNO I NOSTRI EROI A SALVARE IL MONDO? ELOGIO DELLA FOLLIA 39

 




In questo mondo LIQUIDO (per dirla alla Baumann) non è facile fare il punto delle situazioni geopolitiche. Tutto è magmatico come ai Campi Flegrei. Anzi oggi vi è una annunciata INTERRUZIONE INFORMATICA GLOBALE che sta impedendo voli aerei in tutto il mondo e lo stesso lavoro mediatico. Non so se qualcuno riuscirà a leggermi, ammesso che ci sia qualcuno che mi legga.


EUROPA.


La Giorgia nazionale vola a Tripoli per fermare i flussi migratori (come?), in questo agendo in perfetta solitudine politica (come lo sbugiardato Orban). Sembra Cassius Clay: incassa colpi e vergogne come se niente fosse.
Intanto il Presidente Mattarella - che proporrei alla Casabianca, se non ne ammettessi la attuale insostituibilità in Italia - è volato in Brasile per festeggiare ivi con la seconda più grande comunità di italiani migrati nel mondo un ammirevole esempio di integrazione.
Un Oceano divide i due personaggi istituzionali: appunto l'Oceano Atlantico.
Il 19 Luglio 1992 veniva assassinato dalla mafia con la sua scorta Paolo Borsellino, seguendo la sorte preannunciata di Giovanni Falcone nel giro di mesi tragici. Dei due magistrati ha parlato la Roberta Metsola, appena rieletta alla Presidenza dell'Europarlamento. Ieri è stata rieletta anche la Ursula Von der Leyen : sarà presidente della Commissione Europea fino al 2029, infondendo negli europeisti nuova fiducia 8ah, FdI ha votato contro...). Verrà istituito un Commissario alla Difesa, alla Immigrazione ecc.
Mattarella da oltre oceano manda gli auguri compiaciuto : «L'Ue affronti sfide coesa, con guida von der Leyen saprà superarle»
La Schlein: «Si è vista totale irrilevanza dell'Italia in Europa»
Le destre «si sono divise su questo voto». E la rielezione di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea dimostra «la totale irrilevanza di questo governo in Europa».

USA

Ma se volgiamo orecchio e occhi al Nord America, viviamo momenti di apprensione. Siamo in attesa che il buon Biden affetto da Covid19 rinunci alla corsa per la Casa Bianca e attendiamo chi ne prenderà o
il posto.
A proposito di Coronavirus - sono troppe le notizie! procedo più per associazione junghiana- la europarlamentare di destra novax la rumena Diana Iovanovici-Șoșoacă è stata ieri espulsa dall'aula del Parlamento dopo aver interrotto il dibattito per tre volte, con la museruola in volto. Tra le sue promesse elettorali: portare un sacerdote per "scacciare i demoni" dal Parlamento Europeo.
Grazie all'esorcismo mancato in Europarlamento ecco che arriviamo al dunque. L' incoronazione napoleonica di Donald Trump - anni fa l'ho definito Trumpet per le uscite bizzarre, senza sapere che non va ridicolizzato chi va temuto. Donald Trump alla convention di Milwaukee: 'Sopravvissuto perché Dio era dalla mia parte'. 

Oddio: MIRACOLATO E INVASATO più che mai, ha dopo un iniziale contegno di self control sparato che "porterò la pace in USA e nel MONDO. " Lui chiuderà la guerra in Ucraina alla Harry Potter ed anche il conflitto mediorientale, anzi non ci saranno più guerre come nella canzone di Lucio Dalla. Più di Gesù.
Il re delle arti marziali - personaggio assai attendibile e francescano - presenta il tycoon come un combattente e oramai il motto è "Fight! Fight!" E le promesse? Trump ha promesso solennemente che il primo giorno del suo insediamento allargherà le trivellazioni petrolifere (!) e chiuderà il confine, dove completerà il muro (!) Seguiranno "la più grande deportazione nella storia del Paese" e un altro taglio delle tasse. Sono i punti principali del discorso di accettazione "con fede, devozione e orgoglio" da parte di Donald Trump della (terza) nomination per la Casa Bianca nella notte conclusiva della convention repubblicana nel Fiserv Forum di Milwaukee, sotto una suggestiva pioggia di 100 mila palloncini rossi, bianchi e blu, i colori della bandiera americana, sulle note dell'aria "Nessun dorma" della Turandot di Puccini (con il finale "Vincerò, vincerò").
Alla faccia di Puccini - di cui andiamo fieri - noi speriamo che scoppi sgradevolmente il 100.001esimo palloncino, con l'orecchio alla VanGogh. Quello che lo stesso suo vice designato, Vance, aveva definito "l'Hitler degli States" e che ora plaude, incurante delle incoerenze e che porta avanti politiche antiabortiste, politica contro le donne "che dovrebbero solo accudire la famiglia" e che odia gli immigrati più di Trumpet (acc mi è sfuggito).
Come raccontare ai bambini questo presepe folle? VA BENE BAMBINI CE LA FAREMO ANCHE QUESTA VOLTA (Erasmo da R)

venerdì 12 luglio 2024

PERCHE' ABBIAMO UNA RUBRICA CHE SI CHIAMA "ELOGIO DELLA FOLLIA". IN LUGLIO 1536 MUORE A BASILEA ERASMO DA ROTTERDAM, UN PENSATORE LIBERO.





Erasmo da Rotterdam muore, oggi,  il 12 luglio 1536 a Basilea dove era tornato per controllare la pubblicazione dell'"Ecclesiaste". 


Sebbene rimasto sempre cattolico viene sepolto nella cattedrale dedicata al culto luterano. Il 19 gennaio 1543 a Milano i suoi libri verranno bruciati insieme a quelli di Lutero.

Erasmo preferiva la vita dello studioso indipendente: con grande consapevolezza Erasmo eviterà ogni legame formale che avrebbe potuto limitare la sua libertà intellettuale e la sua libertà di espressione. 


Pur condivivendo talune idee di Martin Lutero, declinò l'offerta di scrivere in coautoraggio delle opere con Lutero e questo gli costò la grande critica rivolta sia da protestanti sia da cattolici. di non essere schierato e di non sapersi assumere responsabilità. 



L'umanista e teologo olandese Erasmo da Rotterdam (Geert Geertszche  che doveva poi trasformare nell'umanistico Desiderio Erasmo ) nasce a Rotterdam il 27-28 ottobre del 1469 (?). L'anno di nascita potrebbe anche essere il 1466, e la città natale è più probabilmente Gouda, come suggerisce Enciclopedia Treccani). Firmerà i suoi scritti con lo pseudonimo di Desiderius Erasmus. La sua opera più nota è l'"Elogio della follia". A Rotterdam Erasmo vivrà solo la prima infanzia e nel corso della sua vita non vi tornerà più. Figlio illegittimo di un prete, Roger Gerard, la madre Margherita è figlia di un medico. Erasmo rimane orfano nel 1483; i genitori gli permetterano di ricevere la migliore educazione possibile per l'epoca, frequentando le scuole monastiche di Deventer e s'Hertogenbosch. Viene ordinato prete nel 1492, anche se non sarà mai un attivo sacerdote. Il monachesimo sarebbe anzi stato uno temi principali della sua critica alla Chiesa. Ordinato sacerdote, "la mancanza di vocazione monastica gli convertì in prigione il convento, da cui lo liberò un caso insperato, l'essere stato assunto al servizio del vescovo di Cambrai in qualità di segretario (1494). Allora comincia la sua vita errabonda, in cerca d'istruzione e di celebrità, di protezioni e di pensioni: Cambrai, Parigi e Orléans furono le sue prime tappe. Passa poi in Inghilterra (1499-1500) dove contrae preziose amicizie con Giovanni Colet, con Tommaso Moro; vi ritorna nel 1505, e conosce allora l'arcivescovo di Canterbury, Wharam. Nel settembre del 1506 viene in Italia e vi resta tre anni."

(Pietro Grippo)



https://www.treccani.it/enciclopedia/erasmo-da-rotterdam_(Enciclopedia-Italiana)

martedì 9 luglio 2024

Inside Out 2 , campanello rosso: in arrivo la pubertà! e nuove emozioni.

 



Inside Out 2 , campanello rosso: in arrivo la pubertà! e nuove emozioni.




Riflettori accesi su Inside Out 2 nelle sale cinematografiche a partire dal 19 Giugno ed è già campione di incassi. Grandi ascolti, aspettative, spunti di riflessione psicoeducativi. Il cartoon sta conquistando grandi e piccoli. Perché?

Inside Out 2 : è un film d'animazione del 2024 diretto da Kelsey Mann. Il film è il sequel di Inside Out (2015) prodotto da Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney Pictures, e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures. 

Il film delle Emozioni. Tra Out(side) e Inside, tra Fuori e Dentro (la psiche)

È il film delle emozioni, con una trama su due livelli: l’ Out, ovvero ciò che accade fuori, dunque la vita della ormai adolescente tredicenne Riley alle prese col primo brufolo e peli, con la passione per il gioco dell’ hockey e che vive con la sua famiglia, a San Francisco (un trasloco che coincide con l’ingresso nella pubertà) e l’ Inside, ovvero ciò che succede dentro il cervello di Riley. 


Inizialmente i cinque personaggi di questo suo mondo interiore sono le emozioni base del nostro animo: Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto. Ed è qui la vera novità della pellicola: mettere in primo piano emozioni che di solito vogliamo tenere ben nascoste, a noi stessi e agli altri aggiungendone altre. Le prime cinque emozioni hanno nel frattempo creato una nuova sezione della sua mente, chiamata Senso di Sé, che ospita ricordi e sentimenti che costituiscono la personalità fondamentale di Riley. Gioia, ha l'intento di riempire il Senso di Sé solo con ricordi positivi, ha anche inventato un meccanismo che lancia qualsiasi ricordo negativo nel retro della mente della ragazza. 
Riley e le sue migliori amiche, Bree e Grace, sono invitate per un week-end a un campo di hockey, dove Riley spera di qualificarsi per la squadra della sua scuola, i Firehawks. La notte prima del campo, suona un allarme: pubertà e un gruppo di operai della mente irrompe nel quartier generale per aggiornare la console delle emozioni. Riley, la protagonista del film non solo nota il suo corpo cambiare, ma cambiano le esigenze e la lista delle sue priorità.

 Arrivano nuove emozioni al Quartier Generale e si presentano: Ansia, Invidia, Imbarazzo ed Ennui. 

Ennui è la Noia, ma nella accezione filosofica, alla Sartre.



Sebbene inizialmente amichevoli, le nuove e le vecchie emozioni si scontrano per i loro approcci diversi; in particolare, Gioia pensa che Riley dovrebbe concentrarsi sul divertirsi al campo, mentre Ansia vuole che lei ottenga un posto nella squadra e faccia nuove amicizie con le ragazze popolari, soprattutto dopo aver appreso che Bree e Grace andranno in un liceo diverso creando un senso di sé diverso da quello di gioia, pieno di proiezioni. 

Perché l'Out del film conta tanto quanto l'Inside? 

Il film dimostra quanto i fatti e le esperienze della vita incidano sulla reazione emotiva degli adolescenti. Riley diventa sempre più esigente con se stessa durante il campo estivo, anche perché i suoi genitori "non vedono" la sua sofferenza e il suo disagio. Il mondo dell’Out non capisce che cosa succede dentro (Inside) la testa della ragazzina. 

Quando un figlio sperimenta un’emozione negativa ha bisogno di adulti che sappiano leggerla e che sappiano accompagnarlo, sostenendo la sua fatica e non avendo paura del suo dolore, della sua ansia. 

Di solito gli adulti sanno interagire solo con la rabbia del bambino, ma a volte nemmeno con quella: la tristezza, l’ansia di un figlio invece fa male. Vorrebbero avere un piccolo ometto sempre felice e, se soffre, spesso i genitori si fanno in quattro per insegnargli a non subire, per provare a fargli credere che il suo stare male non serve a nulla, che non c’è un motivo valido. Quanti maschi si sentono dire: Non piangere, perché è una cosa da femminucce ? Quanti bambini di fronte ad un dolore vengono accompagnati da frasi inutili come: Ormai sei grande non devi soffrire per questo ? Invece, 

entrare nelle emozioni negative di un adolescente significa prima di tutto sapere che ci sono e imparare ad accettarle insieme a lui.


Ci sono almeno tre buoni motivi per mettere l’esperienza filmica al centro dell’attenzione psicoeducativa. 

Il film offre vari spunti di riflessione in primis sulla PUBERTÀ. Che cos’è? É il periodo in cui si raggiunge la maturità sessuale e l’individuo diventa capace di procreare. Consiste in una serie di trasformazioni fisiche e psico-fisiche attraverso le quali il corpo del bambino si trasforma nel corpo di un adulto. L’insorgere e la durata di questi cambiamenti varia da individuo a individuo: 10 ai 13 anni circa per le femmine -12 ai 15 anni circa per i maschi, si verificano cambiamenti radicali che trasformano i bambini in uomini e donne. Questo periodo, chiamato pubertà, è difficile e delicato, coinvolge profonde trasformazioni sia fisiche sia psicologiche. Nel difficile compito dell’educazione emotiva si evince dal film quello che lo studioso, John Gottman suggerisce ai genitori e insegnanti: Indossare i panni degli allenatori, accettando e ascoltando le emozioni dei loro figli, interessandosi delle loro vite, imparando a riconoscere prima che si trasformino in crisi durante la pubertà.

John Gottman

Secondo motivo per riflettere per riflettere: nel film Inside Out 2 sono le emozioni di Tristezza e Ira che svolgono un ruolo cruciale nella vita dei genitori di Riley. Esploriamo perché queste emozioni sono così significative: 

1. Tristezza ed empatia materna:

La tristezza è un'emozione complessa e multiforme. Spesso la società tende a concentrarsi sulla gioia e la felicità, relegando la tristezza in secondo piano. Tuttavia, Inside Out 2 ci dimostra che anche la tristezza ha la sua funzione vitale. La tristezza ci permette di elaborare le perdite, imparare da esperienze dolorose e connetterci con gli altri. Nel caso della madre di Riley, la tristezza materna è sostenuta dall’ empatia. Capisce le emozioni di sua figlia e può sintonizzarsi con i suoi bisogni emotivi. L'empatia materna significa sentire e comprendere le emozioni dei figli, il che richiede una profonda connessione con la tristezza. La madre di Riley è in grado di consolarla, convalidare i suoi sentimenti e offrire supporto emotivo.

2. Rabbia e Protezione paterna:

La rabbia è un'altra emozione fondamentale del film. Anche se a volte è associato alla negatività, ha anche il suo scopo. La rabbia sorge quando percepiamo una minaccia o un'ingiustizia. Il padre di Riley rappresenta l'istinto protettivo. La sua rabbia si attiva quando sente che sua figlia è in pericolo o quando qualcosa non funziona correttamente. La rabbia paterna è come uno scudo che difende Riley e fissa limiti alla sua sicurezza. La rabbia è anche legata all'azione e al processo decisionale. Il padre di Riley agisce per proteggerla, il che riflette il suo ruolo attivo nella sua vita. Tristezza erabbia, nei genitori, possono diventare strumenti per crescere, proteggere e guidare i loro figli.

Terzo spunto di riflessione che offre il film è conoscere le proprie emozioni. Come afferma la scrittrice Emanuela Breda Reprimere le proprie emozioni è come avere una bomba a orologeria nel corpo.
Può capitare di dover «regolare» cioè controllare le proprie emozioni (spesso le spiacevoli) per renderle funzionali ad affrontare la situazione. Tale processo di regolazione ha un costo che prende il nome di «emotional labor», che tradurremo con «costo del controllo emotivo». 

Inside Out 2 ci insegna che è importante valorizzare la tendenza a vedere la situazione da più punti di vista e attraverso modalità maggiormente orientate al processo e al cambiamento anziché al giudizio. Nel film vi è l’invito ad esprimere le proprie emozioni e legittimare quelle altrui. La validazione emotiva diviene elemento importantissimo nelle relazioni. Tutte le emozioni, anche quelle considerate negative, sono essenziali per il nostro adattamento e sopravvivenza. Inside Out 2, oltre a dare un nome alle emozioni, attribuisce loro  un volto e caratteristiche salienti, aiuta gli adolescenti a dare una collocazione precisa alle sensazioni che tutte le età sentiamo nel cuore e nella pancia. Così, alla fine della giornata, il film ci ricorda che tutte le emozioni hanno il loro posto e scopo nella nostra esperienza umana anche per la protagonista in piena adolescenza. Insieme, le emozioni abbracciano questo terzo Senso di sé e lo stabilizzano, permettendo finalmente a Riley di calmarsi e riconciliarsi. Inside Out 2 invita a riflettere sia dentro che fuori di noi e sulle note dell’autore di molti libri. Da Alessandro Baricco impariamo che: 

A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni.

(Pistillo Sabina)


martedì 2 luglio 2024

RENE' SPITZ 50 anni dopo la morte. Attualità della ricerca e pensiero del medico psicoanalista statunitense.

 

Resumen: RENE' SPITZ cincuenta años después de la muerte. La psicología del desarrollo infantil: la importancia según René Spitz, siempre actual

El psicoanalista René Spitz es reconocido por sus importantes contribuciones en el campo de la psicología del desarrollo infantil. A través de sus investigaciones y observaciones, Spitz identificó tres organizadores principales de la personalidad del sujeto: la respuesta sonriente, la ansiedad en presencia de un forastero y la comunicación semántica. Estos organizadores son fundamentales para comprender el desarrollo emocional y social de los niños.


RENE' SPITZ 50 anni dopo la morte. Attualità della ricerca e pensiero del medico psicoanalista statunitense (1887-1974). 

"Nel rapporto madre-bambino, la madre rappresenta il fattore ambientale o, se si preferisce, si può dire che la madre rappresenta l’ambiente."
René Spitz



René Spitz, medico e psicoanalista nordamericano, è noto per il suo lavoro sull’ospedalismo e per la sua psicologia chiamata “genetica”. Spitz è infatti stato tra i primi studiosi  a focalizzarsi sul rapporto tra madri e figli durante l’infanzia valutando l’esistenza di alterazioni psichiche di tipo psichiatrico nei bambini. I lavori di Spitz, basati su osservazioni scientifiche dirette (foto e filmati di situazioni infantili), si concentravano sul rapporto tra madre e figlio durante i primi due anni di vita, il che ha contribuito a migliorare anche l'approccio pediatrico. Ha indagato attentamente e con acume il legame primario della diade madre-figlio. Un approccio del genere era innovativo nel mondo psicoanalitico ove già Harry Stack Sullivan (1892-1949)  aveva superato la osservazione monadica del primo freudismo, approfondendo il versante interpersonale. L'importanza degli aspetti sessuali, fortemente sottolineata dai freudiani più ortodossi, si era infatti attenuata in Sullivan per fare spazio a un'impostazione che pone invece l'accento sulla situazione interpersonale, sia nella vita del paziente sia nell'interazione terapeutica, in cui il medico svolge un ruolo di osservatore partecipe. 
Harry Stack Sullivan


René Spitz, sull'onda del neofreudismo nordamericano, riconobbe le conseguenze, per lo sviluppo psichico e somatico, delle carenze emotive avvenute in quel periodo e, in particolare, sviluppò le nozioni di “ospedalismo” e di “depressione anaclitica”. Sviluppò conoscenze basate sull’osservazione e la valutazione dei neonati, le transizioni evolutive, processi di comunicazione affettiva e il loro  significato psicosociale. Diede un grande contribuito alla comprensione ed alla complessità dello sviluppo umano. Tra le sue opere da ricordare, “Il no e il si” (1957), “Il primo anno di vita del bambino” (1958)


René Árpád Spitz nasce a Vienna il 29 gennaio 1887 e proviene da agiata famiglia ebrea ungherese. Trascorre la sua infanzia a Budapest, dove studia medicina. Sandor Ferenczi lo invia a Sigmund Freud per un’analisi didattica dopo della quale Spitz aderisce al movimento psicoanalitico. Nel 1930 diviene membro della Deutsche Psychoanalytische Gesellschaft (DPG). E' costretto a lasciare la Germania nazista come tanti intelletti e risiede a Parigi dove insegna psicoanalisi, da qui emigra negli Stati Uniti nel 1938 e si stabilisce a New York e successivamente a Denver, Colorado, dove sviluppa le sue ricerche seguendo i principi della medicina preventiva ispirati alle opere di Anna Freud e Maria Montessori. In quegli anni si dedica alla psicologia dello sviluppo, svolgendo ineccepibili ricerche sul campo. È professore all’Università del Colorado e lavora negli orfanotrofi e negli ospedali. Si oppone alla tesi di Otto Rank sul trauma della nascita, nonché all’idea kleiniana della posizione depressiva, per privilegiare lo studio della depressione anaclitica, dello svezzamento e della formazione dell’Io. 

Anna Freud (1895-1982) ed il padre Sigmund: Anna ha dato il via alla psicoanalisi infantile  e si occupò dei meccanismi di difesa dell'Io.


Da questa prospettiva integrativa della psicoanalisi alla psicologia genetica, si interessa alle prime relazioni oggettuali, alle fasi, alle carenze emotive ed ai disturbi del linguaggio legati al ricovero dei bambini piccoli nelle istituzioni ospedaliere. Spitz intende dimostrare come ogni epoca porti con sé una strutturazione specifica che risulta dalle fasi precedenti e le succede. Dal 1945 diviene uno dei principali redattori della rivista The Psychoanalytic Study of the Child, fondata da Anna Freud, Ernst Kris e Heinz Hartmann, sotto l’influenza della psicologia dell’Io. Spitz raccoglie numerosi documenti cinematografici sui comportamenti della prima infanzia, tiene conferenze in numerosi paesi e forma studenti, specialisti e collaboratori presso la Denver Psychoanalytic Society (DPS). René Spitz muore a Denver, Colorado, nel 1974. Appunto, cinquanta anni fa. Andava ricordato ai giovani specialisti . (Achille Miglionico)






NOTE: 

Nell’osservazione del bambino, Spitzsi concentra classicamente sui bambini che hanno sperimentato una separazione improvvisa e lunga  dal caregiver. 
La Depressione Anaclitica era il termine da lui proposto per descrivere la reazione di un bambino alla separazione; dolore, rabbia , e apatia dovuta alla deprivazione emotiva (la perdita di un oggetto amato). Si faccia attenzione al fatto che spesso nel Web la parola "anaclitica" diviene incomprensibilmente "analitica" (correttore automatico?). 

Descrisse in ordine progressivo i comportamenti di bambini che vengono separati dalla persona che si prendeva cura di loro. Tali comportamenti furono:
Primo mese: lamentele e richiami;
Secondo mese: pianto e perdita di peso;
Terzo mese: rifiuto del contatto fisico, insonnia, ritardo nello sviluppo motorio, assenza di mimica , perdita continua di peso;
Dopo il terzo mese: cessazione del pianto, stato letargico.

Se il bambino si ricongiunge all’oggetto d’amore entro tre-cinque mesi, il recupero è rapido, ma dopo cinque mesi, il piccolo mostrerà una sintomatologia molto più grave. Gli studi di René Spitz sono stati i primi a dimostrare sistematicamente che le interazioni sociali con gli altri esseri umani sono essenziali per lo sviluppo dei bambini .

Spitz nel suo studio ha seguito due gruppi di bambini:Il primo gruppo di bambini sono stati allevati in orfanotrofio, dove non avevano contatti caldi d’amore, dove un singolo infermiere doveva occuparsi di sette bambini contemporaneamente.
Il secondo gruppo di bambini erano cresciuti in una prigione dove si trovavano le loro madri. Le madri erano autorizzate a curare i loro bambini ogni giorno.
All’età di 4 mesi, lo stato di sviluppo dei due gruppi di bambini era simile; i bambini in orfanotrofio segnavano anche punteggi più alti in alcuni test.
Ad 1 anno, le prestazioni intellettuali dei bambini cresciuti in orfanotrofio erano molto ritardate rispetto al secondo gruppo. I bambini dell’orfanotrofio erano anche meno curiosi, meno giocosi , e più soggetti a infezioni .
Durante il loro secondo e terzo anno di vita , i bambini cresciuti in carcere con le loro madri camminavano e parlavano, mostrando uno sviluppo paragonabile a quello di bambini cresciuti in normali famiglie. Solo 2 dei bambini cresciuti in orfanotrofio a 26 mesi, riuscivano a camminare e gestire alcune parole .

Il suo studio pionieristico ha aperto la strada a molte innovazioni pratiche nella assistenza infantile istituzionalizzata evitando così la deprivazione sensoriale e sociale nei periodi critici della prima infanzia e gli effetti sul successivo sviluppo dei bambini .


- R.A. Spitz, Anaclitic Depression, Psychoanalytic Study of the Child, 2, 313-342, 1946.
Si veda “Anaclitic” in Merriam-Webster.com Dictionary, Merriam-Webster, 
Si veda ἀνάκλιτος = sdraiato, appoggiato, coricato in dizionario-greco-antico.php

- R.A. Spitz, Il primo anno di vita del bambino, genesi delle prime relazioni oggettuali, ed. Giunti, 1958, 1962, 2009.

- S. Arieti, Manuale di Psichiatria, Boringhieri ed. 1977.

-De Giacomo, Resnik, Pierri, Psicologia medica e psichiatria clinica e dinamica, Piccin ed., 1980.

-Hales, Yudofsky, Talbott, Psichiatria, The American Psychiatric Press, Centro Scientifico Editore, Torino, 2003.



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