martedì 23 febbraio 2021

#CONGO: Riapriamo gli occhi sull’Africa

 





Congo:  questa polveriera dell'Africa centrale è stata definita anche scandalo geologico per le enormi ricchezze minerarie


Oggi ci sono due Congo ma il protagonista delle ultime vicende tragiche è la Repubblica Democratica del Congo (detta anche Congo, Congo-Kinshasa o ex Congo belga) ed è un vasto Stato dell'Africa centrale. Tra il 1960 e il 1964 era denominata Repubblica del Congo e dal 1971 al 1997 Zaire. Il fatto di aver avuto tante denominazioni la dice lunga sulla instabilità di questo Paese, pervenuto alla indipendenza nel 1960.


Lo scandalo geologico: la columbite-tantalite (minerale più famoso come coltan),  diamanti ecc tutte risorse minerarie che fanno il Congo ricchissimo (e ambito) nel sottosuolo ma da sempre povero in superficie. La sabbia di coltan è divorata dalla industria elettronica (anche la Cina ne è interessata) e viene utilizzata per la fabbricazione di telecamere, cellulari e molti altri apparecchi elettronici, il coltan ottimizza il consumo della corrente elettrica nei chip di nuova generazione ecc. 


Le guerre dimenticate del Novecento ricadono oggi


Non ci sono sicuri eserciti regolari ma una moltitudine di fazioni e gruppi armati che passano con disinvoltura da un ruolo all'altro, spesso antitetici, con disinvoltura "salviniana"; inoltre a complicare il quadro geopolitico non si può sottacere la infiltrazione jihadista a nordest, presso il lago di Kivu,  nei pressi del quale è avvenuta il mortale agguato agli italiani. In questa  area anche i laghi sono pericolosi per  il sottosuolo. Pensate che il 21 agosto 1986 lungo le coste del lago Nyos, in Camerun, 1.746 persone persero la vita nel giro di un minuto per una esplosione  limnica, ovvero una repentina emissione di anidride carbonica dal fondale del lago, asfissiante per animali e esseri umani. Furono rilasciate tra le 100 e le 300mila tonnellate di CO2, proveniente da emissioni di gas vulcanici sotterranei e dalla decomposizione di materiale organico. Di esplosioni limniche ne sono state registrate poche. Tuttavia, un simile destino incombe anche  sul grande lago Kivu, al confine tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo, una delle aree più abitate del continente africano e risorsa d’acqua per agricoltura e settore minerario. 

Nella regione milioni di persone hanno perso la vita nei massacri tra hutu e tutsi del 1994. Il genocidio dei tutsi del Ruanda è stato uno dei più sanguinosi episodi della storia dell'umanità del secolo scorso.  Secondo le stime di Human Rights Watch, dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994 in circa 100 giorni, in Ruanda furono massacrate sistematicamente (anche con a colpi di machete) almeno 500.000 persone; ma  le stime successive hanno portato il numero di vittime a forse  1.000.000 di persone di tutsi. 

Hotel Rwanda è un toccante film del 2004, diretto da Terry George. Il film è ambientato nel 1994, in Ruanda, all’epoca del genocidio. La vicenda è basata sulla storia vera di Paul Rusesabagina e il film fu girato dieci anni dopo gli avvenimenti narrati. Gli esterni del film sono stati girati a Kigali in Ruanda, mentre gli interni, comprese le scene ambientate nell’hotel, sono stati realizzati a Johannesburg, in Sud Africa. Il vero Paul Rusesabagina ha partecipato alle riprese in qualità di consulente. Il personaggio del colonnello Oliver si ispira alla figura di Romeo Dallaire, ufficiale canadese delle Nazioni Unite.


L'altruismo e l'impegno sociale di tali personaggi storici salva-vite non può che farci piangere ancora di più la perdita dell'ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista congolese, Mustapha Milambo, uccisi nell' agguato nel Nord Kivu.



Una guerra convenzionale è stata poi combattuta dal 1996  al 2002, tra nazioni africane: la c.d. grande guerra africana, la più grande guerra della storia recente dell'Africa, che ha coinvolto 8 nazioni af.icane e circa 25 gruppi armati. 


La regione non conosce pace dall'alba dei suoi giorni.

Guerre e genocidi.

Ha conosciuto dittatori feroci come Mobutu che salì al potere dopo il democratico Lumumba. 

Vicino all'Ebola River nella Repubblica Democratica del Congo è scoppiato il primo focolaio di Ebolavirus che si è poi propagato in altri paesi africani. Una polveriera antropica ma  anche biologica ed ecologica


La ex colonia belga rappresenta l’aspetto più vergognoso del colonialismo europeo tra Ottocento e Novecento?


Sì. La Conferenza di Berlino del 1884-85, detta anche Conferenza dell'Africa Occidentale o Conferenza sul Congo (in tedesco: Kongokonferenz), regolò il commercio europeo in Africa centro-occidentale nelle aree dei fiumi Congo e Niger e sancì la nascita dello Stato Libero del Congo che in realtà era - cosa più unica che rara - un possedimento privato del re  Leopoldo II del Belgio! Infinite nefandezze hanno costellato la storia della regione. 

Forse - con la  consapevolezza storica di oggi e nella tragedia che ha colpito l'Italia - dobbiamo riconsiderare i popoli vicini che abitano sotto l'Europa. (am) 



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