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La foto a dx lo ritrae poco prima della morte |
Steve Jobs avrebbe compiuto oggi 70 anni.
Il co-fondatore ed ex Ceo di Apple è nato il 24 febbraio 1955 e morto il 5 ottobre 2011 all'età di 56 anni per una neoplasia . Ha rivoluzionato il mondo della tecnologia e una serie di prodotti da lui immaginati, come l'iPhone, non solo sono tuttora il core-business della Mela ma hanno cambiato radicalmente le nostre vite. "Siate affamati. Siate folli", è il celebre messaggio contenuto nel suo discorso all'Università di Stanford del giugno 2005.
Tra le numerose biografie edite subito dopo la sua morte si segnalano, entrambe tradotte in italiano: Steve Jobs: a biography di W. Isaacson, frutto di colloqui personali e interviste a familiari, amici, rivali e colleghi, e Steve: Steve Jobs in his own words
a cura di G. Beahm. Nel dicembre del 2011 fu inaugurata al Museo
regionale di scienze naturali di Torino la mostra dal titolo Steve Jobs 1955-2011, primo tributo espositivo italiano al manager statunitense, mentre sono del 2013 la pellicola Jobs, diretta da J.M. Stern, che esplora vita ed esperienze del manager nel trentennio tra il 1971 e il 1991, e del 2015 il film Steve Jobs, per la regia di D. Boyle, che ne ricostruisce compiutamente il percorso umano e professionale.
(Pietro Grippo)
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NON TUTTI SANNO
Malgrado si ritenga che il primo personal computer da tavolo sia stato della Apple, in realtà anche negli USA sanno che il primo computer da tavolo lo si deve alla italiana OLIVETTI e si chiamava
Fu agli inizi degli anni Sessanta che si voleva stravolgere l'idea stessa di calcolatore rendendolo un uno strumento potente ma snello e leggero: “un oggetto personale, qualcosa che possa vivere insieme ad una persona, una persona che sieda davanti ad un tavolo o ad una scrivania” (così il designer Mario Bellini ricordava che Roberto Olivetti gli disse durante una telefonata).
La OLIVETTI P101 è una calcolatrice programmabile prodotta tra il 1965 e il 1971 dalla Olivetti di Ivrea. Oggigiorno il valore dell'usato per collezionisti varia da 20.000 a 80.000 euro (!).
All’epoca, negli anni Settanta funzioni analoghe erano svolte solo da elaboratori elettronici costosi, che occupavano sale enormi : personalmente alla Università di Bologna ricordiamo di aver visto il Centro Meccanografico del Nord-Est, quando ancora si adoperavano le schede perforate e memorie a nastro magnetico, e si programmava ai vari terminali del calcolatore centrale. Era un peccato mortale incasinare le schede perforate che ogni utente trasportava in religioso ordine in borse. Invece con la Olivetti P101 fu realizzata una sottile memoria come una cartolina postale, novità anch'essa assoluta. Scrivono gli Archivi Olivetti sul problema di ridimensionare la memoria: "Si opta perciò per questa soluzione. Il dispositivo adottato ha una capacità di memoria di 1920 bit corrispondenti a 240 caratteri di 8 bit; permette di contenere 3 registri operativi per le operazioni aritmetiche, 4-10 registri numerici di 11 cifre con virgola e segno, 2-5 registri di programma capaci di 48-120 istruzioni."
Pensate solo 1920 bit, pari a 240 Byte (oggi fa sorridere) eppure la P101 viene usata dalla NASA per calcolare l’atterraggio sulla Luna (progetto Apollo).
E lo standard circuitale? Ricordano alla Olivetti un'altra genialità italiana: "Mentre si lavora al progetto, tra il 1963 e il 1964 si afferma
un'importante innovazione nei componenti elettronici: la tecnologia al
silicio sostituisce rapidamente quella al germanio e nei laboratori
Olivetti si mette a punto lo standard che utilizza il nuovo transistor
2N708 e i resistori per realizzare la funzione logica elementare Nor. I
vantaggi sono evidenti: non è più necessario operare in un ambiente con
temperatura controllata, aumenta sensibilmente l'affidabilità e la vita
media dei componenti elettronici."
Sulla P101 viene quindi adottato questo standard, con modifiche che
consentono una sensibile riduzione della dissipazione di calore e delle
dimensioni del pacco elettronico.
Dato che la P101 può essere poggiata su una scrivania, molti la considerano un antecedente del personal computer. Il suo capo progettista è Pier Giorgio Perotto e il design esterno è dell’architetto Mario Bellini.
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Fonte sitografica in foto |
(achille miglionico)
https://www.storiaolivetti.it/articolo/39-elettronica-della-olivetti-p101-e-dei-piccoli-s/
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