mercoledì 27 settembre 2023

I DIALOGHI DI TRANI XXII edizione. APPUNTI E RIFLESSIONI su alcuni incontri.





Sostenibilità, 

Convivenza e Cura

Anno 2023, Incipit

 

 I Dialoghi di Trani sono giunti, quest’anno, alla loro XXII edizione. Un grande successo di pubblico e incontri "reali" costruttivi che privilegiano il DIALOGO rispetto ai monologhi che imperversano narcisisticamente sui social e nei media.  


Avviati nel 2002, grazie alla collaborazione tra l’Editore Laterza e l’associazione culturale Maria del Porto (1993), ETS con Regione Puglia e Comune di Trani, molto devono ad organizzatori e curatori, all’impegno profuso nel tempo dalla direttrice artistica, la prof.ssa Rosanna Gaeta, a un direttivo associativo sempre attento ai grandi temi della contemporaneità e al supporto di tutti i curatori del festival. Non sfugga infatti che, di anno in anno, come tessendo un’ideale filo di Arianna, si stia realizzando e impreziosendo la trama di questo festival legandone l’esecuzione e il leitmotiv a parole chiave pregne di valore collettivo e sociale, dal respiro vasto, internazionale, globale. 

Così, di edizione in edizione, si è partiti dai confronti geografici tra Oriente e Occidente, per guardare all’Europa, indagare sull’identità del Mediterraneo, interrogandosi sul futuro e dialogare di bellezza, paure e responsabilità di ciascuno. Sostenibilità, convivenza e cura sono, una dietro l’altro e non a caso, le access keys ai Dialoghi delle ultime edizioni.

.. Conosco pochissime persone al mondo che abbiano tanto potere quanto ne hanno le parole che scegliamo con cura ..

 

Il TALENTO del cervello

ai Dialoghi di Trani, Edizione XXII, anno 2023

 

21 settembre 2023, Palazzo San Giorgio, Trani


 



Plasticità e adattamento, disagio, malattia e cura, creatività e apprendimento, nuove frontiere sulla comprensione dei processi che interessano il nostro preziosissimo cervello sono nodi intorno ai quali si svolge l’incontro con il pubblico, complici le “10 lezioni facili di neuroscienze” racchiuse nel libro della professoressa Michela Matteoli  “Il talento del cervello”, edito Sonzogno 2022, da cui il nome dell’evento che si presenta da sé:

 

«Il cervello è l’organo in grado di invecchiare meno di tutti gli altri. Prendercene cura è la nostra opportunità di estendere la giovinezza, assaporare a lungo la vita e salvaguardare la salute del corpo». 

 

È su questa premessa che si dialoga con la scienza, a palazzo San Giorgio. 

 

La conversazione/intervista si svolge tra Michela MatteoliDirettrice dell’Istituto di Neuroscienze del CNR e docente di Farmacologia presso l’Humanitas University, e Gaetano Prisciantelli, giornalista RAI e curatore della sezione scientifica del festival.  Michela Matteoli si occupa in particolare di malattie psichiatriche e neurodegenerative quali schizofrenie, autismo e Alzheimer al cui riguardo vi è un nesso ormai noto e specifico che intreccia tra loro termini quali infiammazioni e decadimento, o morte, dei neuroni. La considerazione che le infiammazioni potrebbero essere coinvolte nei processi che portano alla malattia come conseguenze piuttosto che come cause può, infatti, diventare una leva significativa capace di modificare il nostro modo di affrontare la malattia e, in generale, di condizionare comportamenti e abitudini favorevoli.

Se da un lato assai generalizzata è la convinzione che si nasca con un “pacchetto di neuroni” destinato al progressivo smaltimento, apprendiamo che così non è. 


Nel nostro cervello vi sono nicchie di neurogenesi dove i neuroni continuano a nascere. 


Se ciò accada lungo il corso di tutta la nostra vita, sino all’età ultima, è ancora attuale oggetto di studio ma la ricerca progredisce costantemente in questa direzione. 

 

Non solo: il cervello è in grado di cambiare e il suo più grande talento è la plasticità.

 

Il punto fondamentale in cui avvengono questi processi di plasticità si chiama sinapsi, ossia il punto di contatto in cui due neuroni si avvicinano trasmettendo il segnale, l’informazione; la sinapsi è anche il punto in cui avvengono sia tutti i processi alla base dell’apprendimento,  della modulazione e potenziamento della sinapsi stessa.

Quando “impariamo” e ci relazioniamo, nel costante flusso di dati, informazioni input-output e relazioni  il talento del cervello rivela la sua plasticità,  le nostre sinapsi aumentano di numero e funzionano meglio e a lungo termine, coinvolgendo persino la sintesi di nuove proteine come dimostrato da Kandel, Nobel per la medicina nel 2000 per gli studi condotti sulle basi fisiologiche della conservazione della memoria dei neuroni. Al riguardo ci piace richiamare proprio le parole del Nobel austriaco Eric Kandel, ora insigne scienziato novantatreenne, noto anche come lo scienziato dei ricordi il quale ebbe ad affermare al congresso nazionale della società italiana di Neuroscienza, SINS, di Perugia nel 2019 ..

 

.. “Per preservare la memoria fate volontariato, state TRA la gente”. 

 

La capacità strutturale di formare sinapsi nel nostro cervello non è affatto caratteristica relegata all’età dello sviluppo sicché, ogni volta che impariamo, nel corso della nostra vita, il numero delle nostre sinapsi aumenta progressivamente; le sinapsi che non vengono utilizzate vengono eliminate mente quelle utilizzate vengono rafforzate e si stabilizzano. Sono tanti gli eventi che intervengono nella plasticità del cervello sino a far si che circuiti funzionanti siano in grado di rimpiazzare circuiti non funzionanti (è ciò che ad esempio accade nei casi di recupero da un ictus, quando cioè circuiti funzionanti si rivelano in grado di “vicariare” le attività dei circuiti danneggiati dall’evento patogeno).

 

Inflammaging 
Mindfood & Sport

 

Di domanda in domanda la conversazione va dal “cervello geniale” alla tempesta di citochine del Covid-19, di cui ancora non sappiamo definire i danni a lungo termine sul cervello; dagli studi più recenti sulle funzioni di difesa svolte dal tessuto gliale che fa da sostegno ad encefalo e midollo spinale al comportamento delle cellule gliali, alle risposte del sistema immunitario; dall’inflammaging ossia dal contrasto dell’infiammazione come cura alle abitudini contrastanti l’infiammazione stessa per il miglioramento della qualità e longevità delle nostre vite. Sono coinvolti  i più attuali sviluppi scientifici che influenzano e influenzeranno  l’efficacia della terapia farmaceutica nel paziente ma anche la prevenzione alla malattia come stile di vita valorizzato da abitudini che nutrono il cervello. Tra gli argomenti emersi non manca la mindfood, ossia la dieta per la mente che favorisce verdura a foglia e verdura non amidacee, frutti di bosco e frutti a guscio, pesce grasso, legumi e pollame, oppure i danni alla memoria della dieta ipercalorica, gli alcolici, quali, quanto e quando mentre il buon sonno e le migliori abitudini per favorirlo avranno un’influenza di grande importanza sulla prevenzione alla demenza senile. Si parlerà dell’influenza benefica che le attività sportive e fisiche, favorendo l’irrorazione del sangue e la rigenerazione dei neuroni, hanno non solo sul nostro corpo ma anche sul nostro cervello, gli esperimenti sullo stress condotti a Berlino e l’effetto meraviglioso che può avere una passeggiata nei boschi. 

Ad esempio, riguardo alle relazioni tra emozioni e memoria: sapevamo tutti che memorizziamo meglio quando ci emozioniamo? o che la conoscenza social, costante, ridondante, veloce e superficiale non favorisce il consolidamento dei dati in memoria?


La dottoressa Matteoli suggerisce sei strategie fondamentali che favoriscono il benessere e migliorano la plasticità del cervello: apprendimento come stimolo costante; movimentoalimentazione corretta; vita sociale, relazioni e condivisione: l’amore e l’amicizia fanno invecchiare bene; infine, assolutamente importanti la cura degli spazi di relax e il buon sonno.

 

Il pubblico,  numeroso e partecipe, a chiusura di evento ha avuto modo di relazionarsi con domande e osservazioni. L’invito alla lettura de “Il talento del cervello” è d’obbligo. Il ringraziamento a Michela Matteoli, e Gaetano Prisciantelli e ai Dialoghi di Trani per la scelta dei suoi ospiti è meritatamente sentito.

 

Lidia M. Ratti

  

 

Rimandiamo all’home page del sito ufficiale “I dialoghi di Trani per il programma completo e alla pagina FB per gli eventi in diretta streaming.

 

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