Sì, ci siamo, solo qualche giorno al fatidico atteso 19 gennaio 2019 per la cerimonia d'investitura: MATERA ''Capitale Europea della Cultura per il 2019 ''.
La cronaca degli eventi culturali va immaginata come scritta a due mani, la nostra e quella dei tanti turisti che, affascinati dalla Città e dagli eventi programmati, affluiranno. Sicuramente il loro stupore e la loro risposta gratificheranno lo sforzo di quanti, materani e no, dall'interno della organizzazione, hanno lavorato, talora sofferto e maldigerito il comesi è proceduto; qualcuno rimuginerà su quanto non si è fatto (c’è sempre un incompiuto) nel percorso verso il 2019. Comunque non si può negare, comunque,che il riconoscimento ''ha cambiato le cose'', ha tasformato il volto della Città. Per cominciare dalle note favorevoli, si ricorda per esempio che, riguardo ai “titoli di merito” per essere stati compresi fra le finaliste dell'ottobre 2014, una ragione pregnante sia stata la capacità della Città di ''recuperare il tempo perduto'': eppure le altre aspiranti come Lecce, Cagliari, Perugia, Siena e Ravenna, non sono sicuramente da meno in quanto a storia e cultura. Il riconoscimento e il percorso verso il 2019 hanno attraversato e attraversano territori, li uniscono, li modificano, in una ''presa d'atto'' utile a rimuovere i confini delle relazioni e ripensare quel che si dava per scontato. Questo si proponeva e si propone l'Europa nel designare una città/campione che sostenga nuovi modelli di sviluppo globale.
In un momento storico generale colmo di conflitti, dove tutto sembra messo in discussione, l'afflato e il contributo umano sottesi al cambiamento in fierinel nostro contesto territoriale, sdrammatizzano il presente gravido di minacce e ''riavviano l'utopia'' e la fiducia nel futuro. Come in ogni organizzazione di grandi eventi, l’iter dall'ottobre 2014 è stato talora condizionato da difficoltà contingenti, da tensioni politiche tra amministrazioni cittadine e regionali, sì che il ''fare'' si è rallentato. Il passaggio dal vecchio ''copione di città vituperata'' a quella ''rigenerata' appare non ancora completato, ma la consapevolezza della popolazione cresce. E’innegabile il fermento suscitato dalla presenza numerosa di visitatori attratti dagli eventi suggestivi già realizzati. E ci attendono numerosi e prestigiosi gli eventi in questo 2019.
Potremmo azzardare una definizione di cultura, ma sappiamo che la cultura medesima ''viene negata nell'atto di definirla''.Lasciamo allora aperte la definizione e l'interpretazione alle ''proiezioni'' di ciascuno di noi fruitori, sia d’Italia sia d’Europa in modo da aprire orizzonti.
Percorrendo il processo che ci conduce alla prossima l'inaugurazione, si apprende dai dettagli giornalistici, con un certo stupore, che le cose sono andate così, nel 2014: Matera è stata votata, nella valutazione finale, da sette commissari tutti europei; gli altri sei, italiani, hanno votato per Siena.Quindi la vittoria è stata ottenuta per un solo voto, e si è trattato di un successo palesemente ''europeo'' . Come commentare? I valori della città, con la storia, i vissuti e la sua ''resilienza'' sono balzati agli occhi dell'Europa, superando ogni concorrenza. D'altronde questa lettura del risultato è stata palesemente suffragata dall'esigenza successiva del governo italiano di istituire anche il titolo di ''Capitale italianadella Cultura'', che difatti si assegna da qualche anno.
Ma non posso esimermi in ultimo, dal riportare l'ipotesi sottesa ma non tanto, del riconoscimento a ''Capitale'', pensato e voluto dalla politica, come contrappeso al
problema scottante e annoso delle contaminazioni deleterie dovute alle estrazioni petrolifere in Basilicata.
Ora, attendiamo il ''Presidente di tutti'', Mattarella, a ben augurare l'inizio del 2019 a ''Capitale''. Auspichiamo che egli sappia ''spegnere il fuoco''se ciò sia sufficiente ainfondere fiducia,esappia ricucire passato e presente oltre che ''stigma'' e orgoglio.
L'ormai noto discorso di De Gasperi nei nostri ''Sassi'', risalente a circa a settant'anni fa, è definitivamente archiviato: il ''disonore'' del degrado ha lasciato il posto agli ''onori di tutto il mondo'', non solo dell’Europa.(Italo Zagaria)
Notizie utili.
· Interessante la mostra dedicata a Salvator Dalì, già inaugurata a dicembre 2018, che ''apre le danze'' ad una serie di eventi ''prelibatissimi'', che accompagneranno l'intero anno 2019.
· ll cosiddetto ''passaporto per Matera 2019'', per partecipare ai suddetti eventi, si acquista al prezzo di 19 euro ( 12 x i residenti).
· L' inaugurazione pubblica del 19 p.v. (Presidente della Repubblica, diretta Raiuno), sarà presentata dell'attore Gigi Proietti. Altre manifestazioni a seguire il 20 e il 21 successivi.
· Il programma 2019 + inaugurazione reperibile su FB ''Fondazione Matera-Basilicata 2019''
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