Un unico set: un appartamento (come in Carnage di Polansky). Setting: durata di una eclisse di luna
Recitazione superba. Mastandrea, Marco Giallini, Giuseppe Battiston e Anna Foglietta, Edoardo Leo, Kasia Smutniak e Alba Rohrwacher, si muovono sotto la direzione inappuntabile di Paolo Genovese, che ci ha abituati ad opere eccellenti e godibili come Una famiglia perfetta (e vai con la "perfezione") e "Tutta colpa di Freud" .
Il sottotitolo è esplicito ma la trama si sviluppa comunque in una maniera imprevista e sapientemente in equilibrio tra comicità e dramma. Vita privata, vita pubblica e vita segreta discendono dalla nostra pluridimensionalità di ruoli (coniugi, figli di qualcuno, genitori di qualcuno, lavoratori, amici, conoscenti, amanti ecc.).
Il tutto emerge dal protagonista assoluto del film e delle nostre vite asservite ai (dis)social network: il telefono cellulare.
Un malefico scrigno elettronico, un Vaso di Pandora che si apre per scherzo
Quando si apre il Vaso è troppo tardi ed il fuoriuscito non può più rientrare, a meno che la Bugia non si ricomponga nelle consuete vesti di fingimenti ed ipocrisie.
Diverso è quando il segreto diviene pubblico e di interesse forense.
La meraviglia (inutile quanto ovvia) ci fa sentire "spiazzati": è come quando si scopre dal PC di un pediatra o di un prelato che trattasi di pedofilo o comunque parafilico.Quando scopri che il tuo amico o vicino è un "seriale" di qualche comportamento anomalo. Diverso è scoprire il segreto dal privato.
La meraviglia (inutile quanto ovvia) ci fa sentire "spiazzati": è come quando si scopre dal PC di un pediatra o di un prelato che trattasi di pedofilo o comunque parafilico.Quando scopri che il tuo amico o vicino è un "seriale" di qualche comportamento anomalo. Diverso è scoprire il segreto dal privato.
Brutale e inesorabile, nella scansione ritmica, è la transizione da un "gioco della verità" in senso ludico (un “passatempo”) ai giochi transazionali (“farsi del male”).
La cena di amici si trasforma in un dramma pirandelliano condotto dalla supervisione compassionevole di un Edoardo De Filippo, che racconta senza giudicare quanto è "umano". Anche le Bugie (di cui per altro ci occuperemo in una relazione in occasione della GIORNATA FORENSE SIEB 2016, il 20 Febbraio prossimo a Trani).
Il gioco della verità e della BUGIA
rappresentato dal telefono cellulare, “scatola nera” ma anche “pozzo nero”
delle passioni insoddisfatte degli uomini: lo strumento di comunicazione che
più sta minando le relazioni (invece che favorirle) e che riempie il Tribunale di liti e rotture e Internet di lamenti e calunnie.
Perché noi siamo scimmie litigiose quando accusiamo torti o ci accorgiamo delle Bugie. Ma poi ci ricomponiamo proprio con le Bugie.
(achille miglionico)
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