Roma, July
9-11, 2015. Si è tenuto in Roma il 1st EATA Transactional Analysis Theory Development& Research Conference: BEYOND DE LIMITS. Verifying the development of TA theory thought Research.
Lo sfondo di queste tre giornate è stato un ambiente
unico e stimolante sia culturalmente sia scientificamente. La sfida lanciata dall'EATA è stata quella di integrare metodo
scientifico e metodo intuitivo, allargando le basi epistemologiche
del corpus teorico-pratico dell’AT e favorendo l'incontro con altri approcci scientifici e metodologie di intervento. Il tutto senza perdere di vista la dimensione sociale,
clinica, relazionale, educativa che caratterizzano la politica dell'EATA.
Attualmente la maggior parte degli articoli pubblicati sul
TAJ sono di ricerca teorica. Aumentare il numero di pubblicazioni di ricerca
empirica sul campo e trovare nuovi scenari (non solo di popolazione AT) , può essere un
modo per superare i limiti che tengono frenata e talora imprigionata la efficacia e validità epistemologica nonché la
divulgazione e il riconoscimento della AT in evoluzione. Metodologia di ricerca scientifica per calare l'intervento in ogni contesto psicosociale, metodologia empirica per condividere con altri
paradigmi ” dove stiamo andando” (Where,
how, why) e anche dove “abbiamo trovato
ostacoli e ci siamo fermati” (forse questi sono gli aspetti più difficili da pubblicare). Si sono auspicate collaborazioni con altri journal scientifici non di ispirazione AT, e collaborazioni di ricerca con varie Università nel mondo (sapendo che a volte
anche gli interessi politici ed economici possono essere un gran limite). Va detto che noi del SIEB da tempo collaboriamo con la Università di Bari ma diffondere vuol dire anche misurarsi con il "diverso".
Aprirsi al confronto e misurarsi con la metodologia della ricerca scientifica
L’ IJTAR (International
Journal of Transactional Analysis Research)
rappresenta un nuovo strumento europeo (EATA) di fare e pubblicare
ricerca scientifica in risonanza transnazionale.
Emozionante e profondamente umano è stato quando - al mattino del venerdì - Sylvie Rossi ha ricordato
con commozione l’amica, didatta,
supervisore e ricercatrice Marylin
Zalcman che si è spenta a Washington il 4 aprile 2015, lei la vincitrice del premio
Berne insieme a R. Erskine: con lei e per lei tutti in
piedi abbiamo rispettato un intenso minuto di silenzio. Il nostro giornale Le ha dedicato ampio spazio (troppo poco) in data 4 Giugno u.s.
La commemorazione di Marylin Zalcman: tutti in piedi uniti dal ricordo e dal rispetto
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(foto am) |
E poi ogni giorno ognuno dei partecipanti ha costruito il proprio "filo
rosso", partecipando a questo o quel workshop. A volte vi sono state dieci
presentazioni in contemporanea e questo ha creato l'imbarazzo della scelta. Si incontrano nuovi e vecchi amici e colleghi, si possono conoscere direttamente i grandi didatti venuti da lontano. W. Cornell ( Pittsburg-USA), Jennie Miller (UK), Gloria Noriega Gayol (Mexico) ci hanno colpito particolarmente per la cordialità e competenza. Il clima organizzativo è stato eccellente. Il rispetto degli
orari, la gentilezza degli organizzatori hanno fatto il resto. Adesso rimangono idee nuove, progetti, emozioni, vissuti personali, incontri speciali e decine di pagine scritte in attesa di
essere metabolizzate; tanti i riferimenti bibliografici da consultare e novità librarie ( Per esempio, “Il copione di codipendenza nella relazione
di coppia” di Gloria Noriega Gayol, che ci riserviamo di recensire su InCultura). E' stato anche presentato il primo numero
del IAT journal, ancora non in vendita, che rappresenta una ricerca di
approfondimento e di “fare cultura AT” non solo nazionale ma transnazionale.
Auguri ai nostri Colleghi dell’IAT che hanno reso possibile tutto ciò ed auguriamo lunga e feconda vita al nuovo journal. (Neus Lopez Calatayud)
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Gruppo di lavoro con Gloria Noriega (Mexico) |
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Gloria Noriega con Neus Lopez che ha tradotto il workshop
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William Cornell |
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Cristina Innocenti e Cecilia Waldekranz |
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La redattrice e Cristina Innocenti |
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