mercoledì 5 marzo 2014

Scomparso il dr. Matteo De Augustinis

Lo aveva previsto che non sarebbe arrivato a festeggiare il compleanno, il 13 Marzo. Distrutto da una male incurabile, aveva dovuto lasciare il lavoro di psicologo agli inizi del 2013 ed è deceduto il 3 Marzo, in Trani. Nato a Napoli nel 1956 da una famiglia che annovera tra gli antenati un giurista (omonimo del nostro Amico), vissuto nell'Ottocento che ha partecipato alla fondazione della economia sociale. Uomo di cultura poliedrica e vasta, Matteo si è laureato in Psicologia a Roma e si è formato in psicodinamica specializzandosi in sessuologia a Firenze, nel 1993. E' stato dirigente responsabile della Unità Operativa di Psicologia degli Istituti Ospedalieri "Opera Don Uva" di Bisceglie; per svariati anni si è dedicato alla regia teatrale e animazione teatrale in area di disabilità psichica, organizzando eventi e  spettacoli anche al Festival di Spoleto. Autore di diversi volumi, l'ultimo lo ha scritto in uno con la figlia Esther, psicologa e psicoterapeuta a orientamento analitico-transazionale:


E di analisi transazionale Matteo era competente studioso ed ha trattato in più lavori, ne era affascinato; aveva insegnato presso  l'Istituto SIEB tenendo alcuni seminari di psicodinamica. Vogliamo ricordarlo al lavoro con il camice tra gli utenti cui ha dedicato la intera vita con incrollabile serietà, grande competenza e tanta tanta onestà intellettuale. 


I ricordi si accalcano: uno tra molti ci vede partecipare assieme al convegno internazionale di Very Special Arts Festival, ospitato a Troina, in Sicilia, negli anni Novanta, dall' "Oasi Città Aperta" fondata da Padre Luigi Orazio Ferlauto (classe 1922!); come madrina intervenne anche una Kennedy (non ne ricordo più il nome); da lì la mostra delle opere espresse dai disabili passò poi a Roma ove vennero esposte a lungo. Sempre attivo nel contrastare la disabilità psichica, Matteo rimane un modello per tutti. Buon viaggio, Matteo: io, Silvio Caruso, Saverio Papagni ti portiamo ancora presente nella nostra equipe mentale. Ti ho portato il mio saluto ultimo con gli amici e colleghi citati e  tu mostravi il profilo serenamente istrionico, quasi beffardo nei confronti del destino che ti ha beffato. (achille miglionico)



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