MANIFESTAZIONE
INTERSINDACALE CASA DIVINA PROVVIDENZA BISCEGLIE del 18 Ottobre 2012
18
Ottobre 2012. Raccontiamo questa vicenda in quanto a noi vicina e comunque emblematica dei tempi critici che viviamo.
“Oramai vivo con mia figlia da mamma che ci
ospita e ci fa mangiare – confessa con la voce emozionata N. una operatrice della Casa Divina Provvidenza di
Bisceglie – Casa mia l'ho chiusa e me ne vergogno...L'ultimo
acconto di stipendio è di agosto...Bollette non pagate...mi hanno
staccato il gas e tra poco la luce...mutuo non pagato.”
Questa
è solo una delle voci che si levano dalla folla di dipendenti della
CDP che sanno oramai di essere in procinto di essere messi in
mobilità, il che presuppone il licenziamento. La assemblea generale
è stata convocata dalle OO.SS. sul piazzale antistante il Duomo di San Giuseppe. Fa caldo per il mese di Ottobre e
si fa fatica a contenere la rabbia dei lavoratori: dopo la introduzione dei vari rappresentanti sindacali, c'è chi grida dalla folla, chi parla al
microfono pacatamente, chi urla la propria disperazione di genitori e chi semplicemente scuote il capo chiedendosi come si possa essere arrivati a questo punto.
E anche chi è assente, come se il problema aziendale non lo riguardasse.
Al termine scomposto della assemblea, cominciata alle ore 10.00, spontaneamente
la massa si avvia verso l'arco monumentale, incurante della vicina
Amministrazione, che notoriamente rimane arroccata sulle proprie illogiche e irriverenti posizioni
(rifiuta infatti l'affiancamento regionale, una sorta di supervisione del potere centrale, con un fallimento alle porte!): la Amministrazione dell'Opera fondata da Don Pasquale Uva, è
in contrasto aperto con OO.SS. e Istituzioni tutte e procede come "un carrarmato" , senza tener conto delle posizioni politiche espresse da destra e da sinistra e senza rispettare le proposte di interazione avanzate dalle Istituzioni.
I lavoratori
senza un programma predefinito vanno rumorosamente verso la Casa
delle Ancelle, le suore della Congregazione, chiedendo a gran voce di vedere la Madre Generale,
legale responsabile dell'Ente. La porta è chiusa e tale rimane
finché accorrono sul posto i primi Carabinieri. Ma i lavoratori, pur
animosi, mantengono un contegno sempre civile. Accorre la stampa. Quando si
affaccia il direttore amministrativo dell'Ente, nulla succede ("come quando" - maligna l'operatore' P.N., "si presenta alle riunioni con la Regione, dove parla sempre il consulente 'liquidatore'... "
Tutti
sanno che altrove è descritto il destino dell'Ente. E tutti migrano
verso il cancello principale che si affaccia sulla trafficatissima
via Bovio e lì occupano la strada bloccando il traffico di punta con
bus di linea. Si coglie la disperazione del gesto, di chi sente di
non essere ascoltato da nessuno.
“I miei si sono venduti
i gioielli di famiglia – dice
a bassa voce un infermiere sulla cinquantina, trattenendo le lacrime
– per racimolare duemila euro e andare tutti avanti e
sopravvivere.” Come dargli
torto? Sorridiamo di comprensione in silenzio. Tra crisi globale,
nazionale, e mala gestione locale non c'è proprio da scherzare,
infatti. (vitantonio lobascio)
Ahinoi, la trattativa sterile di mesi tra Casa Divina Provvidenza, OOSS e Regione Puglia è arrivata al Ministero, a Roma ma ancora nulla di buono si palesa per i lavoratori a Febbraio 2013 - gli stipendi sono bloccati da mesi, l'ira e il malcontento crescono ma anche la tracotanza degli Amministratori che si oppongono al controllo regionale quando pende la possibilità di fallimento al tribunale di Trani. Quali disegni oscuri di tipo finanziario si celano? (V.L.)
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