Parola di Erasmo. In questa vostra epoca parlate troppo e comunicate poco. Ai miei tempi parlavamo di meno e comunicavamo di più, senza sapere tutte le cose che sapete voi moderni e tecnologizzati (è questa la "surmoderinità" di cui parla Marc Augé?).
Leggo i resoconti delle Olimpiadi, maldicenze e altro e più mi chiedo dove sia finita la riservatezza nella onda mediatica in cui vi piace navigare. Un tempo la paura che qualcuno al mare o in piscina avesse fatto la pipì ove ci stavamo immergendo ci faceva orripilare ed ognuno - se mai fosse occorso di mingere disperato in mare (Natura premit) - lo avrebbe fatto al largo, vergognandosene sino a meditare di entrare nella legione Straniera o espiando il senso di colpa in un convento irlandese. D'altronde siamo mammiferi come gli ippopotami ma non ci piace da millenni sguazzare in un medium ove è difficile differenziare tra escrementi e cibo. Bene: voi direte "Che vuole oggi questo Stravecchio di Rotterdam?" Ho letto che Ryan Lochte, il grande nuotatore statunitense, si lascia parecchio "andare" nelle interviste: ha fatto due asserzioni comiche e tragiche al tempo stesso, comunque pericolose.
La prima è "ammoniacale": ha ammesso di aver fatto "pipì in piscina" ma non in corso di gara ! (la avrebbero annullata la prova? e se per progredire in vasca più velocemente si cominciasse a sfruttare anche il meteorismo intestinale? ).
L'altra asserzione avrà ricadute presenti e future. Ha detto il nuotatore che il 75 % degli atleti a Londra non ha osservato l'astensione sessuale d'obbligo una volta. Dunque solo il 25 % degli atleti non avrebbe fatto sesso! Debbo dedurre che tale sesso non sia stato consumato in coppia "riconosciuta" o "legalizzata": ecco che la rivelazione di Lochte appare assai incauta per i non single e avrà molte ripercussioni "familiari". Ahia. Già mi vedo il campione al rientro sbandierare la medaglia aurea ed il partner che lo prende a schiaffi sibilando "porco!" o "porca!".
Ma quando imparerai, caro Ryan, a farti i fatti tuoi ed a essere discreto?
Bene hanno fatto quelli che hanno fatto accompagnare le atlete giovani (sino al podio) dai fratelli? Chissà. (erasmo da rotterdam)
Leggo i resoconti delle Olimpiadi, maldicenze e altro e più mi chiedo dove sia finita la riservatezza nella onda mediatica in cui vi piace navigare. Un tempo la paura che qualcuno al mare o in piscina avesse fatto la pipì ove ci stavamo immergendo ci faceva orripilare ed ognuno - se mai fosse occorso di mingere disperato in mare (Natura premit) - lo avrebbe fatto al largo, vergognandosene sino a meditare di entrare nella legione Straniera o espiando il senso di colpa in un convento irlandese. D'altronde siamo mammiferi come gli ippopotami ma non ci piace da millenni sguazzare in un medium ove è difficile differenziare tra escrementi e cibo. Bene: voi direte "Che vuole oggi questo Stravecchio di Rotterdam?" Ho letto che Ryan Lochte, il grande nuotatore statunitense, si lascia parecchio "andare" nelle interviste: ha fatto due asserzioni comiche e tragiche al tempo stesso, comunque pericolose.
La prima è "ammoniacale": ha ammesso di aver fatto "pipì in piscina" ma non in corso di gara ! (la avrebbero annullata la prova? e se per progredire in vasca più velocemente si cominciasse a sfruttare anche il meteorismo intestinale? ).
L'altra asserzione avrà ricadute presenti e future. Ha detto il nuotatore che il 75 % degli atleti a Londra non ha osservato l'astensione sessuale d'obbligo una volta. Dunque solo il 25 % degli atleti non avrebbe fatto sesso! Debbo dedurre che tale sesso non sia stato consumato in coppia "riconosciuta" o "legalizzata": ecco che la rivelazione di Lochte appare assai incauta per i non single e avrà molte ripercussioni "familiari". Ahia. Già mi vedo il campione al rientro sbandierare la medaglia aurea ed il partner che lo prende a schiaffi sibilando "porco!" o "porca!".
Ma quando imparerai, caro Ryan, a farti i fatti tuoi ed a essere discreto?
Bene hanno fatto quelli che hanno fatto accompagnare le atlete giovani (sino al podio) dai fratelli? Chissà. (erasmo da rotterdam)
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