RISCHIO SUICIDARIO PIU' ELEVATO DOPO LA PANDEMIA TRA MEDICI E CHIRURGHI IN PARTICOLARE.
"C'è voluta una pandemia globale per capire finalmente quanto siano diffusi il disagio e il suicidio tra i professionisti della medicina, in particolare tra i chirurghi" questo l'incipit dell'articolo citato da Medscape.
Si stima che ogni anno negli Stati Uniti muoiano per suicidio tra i 300 e i 400 medici, ma i numeri esatti non sono noti. Secondo recenti stime aggiornate del National Violent Death Reporting System, il numero di suicidi di medici è di 119 all'anno. Il malessere comincia già alle scuole di Medicina a causa di ritmi serrati, di studi intensi e ricerche incessanti, dell'alta competitività professionale, della aggressività interumana, dei rischi forensi.
Si stima che ogni anno negli Stati Uniti muoiano per suicidio tra i 300 e i 400 medici, ma i numeri esatti non sono noti. Secondo recenti stime aggiornate del National Violent Death Reporting System, il numero di suicidi di medici è di 119 all'anno. Il malessere comincia già alle scuole di Medicina a causa di ritmi serrati, di studi intensi e ricerche incessanti, dell'alta competitività professionale, della aggressività interumana, dei rischi forensi.
E in Italia? Questa atmosfera "negativa" si respira anche nelle nostre scuole di specializzazione medica, in Italia, ove non ci sono studi e ricerche significative sul burnout e sindromi depressive nella classe medica.
Alcune specializzazioni mediche possono essere soggette a livelli più altri di stress, maggiore pericolo derivante dalla cura dei pazienti e livelli più elevati di burnout e depressione. Questi sono tutti fattori che potrebbero essere forieri di ideazione suicidaria.
Da altre fonti si conferma - si veda il prof. Lorenzo De Fidio, di Roma - che "uno dei pericoli della spirale depressiva è che la persona che ne soffre non condivide i suoi pensieri. Molti medici probabilmente percepiscono uno stigma intrinseco e hanno vergogna di cercare un trattamento per la salute mentale. C’è anche un livello di negazione interna: si vergognano e si vedono come un fallimento se cercano aiuto."
Molti chirurghi hanno poi una certa riluttanza a "credere" nella scienza psichiatrica ritenendo di "potercela fare da soli".
L'educazione, lo screening, sportelli di counselling per operatori sanitari e l'accesso al trattamento di salute mentale sono raccomandazioni fondamentali per una risposta nazionale alla depressione e al suicidio negli specializzandi medici, ha detto il prof. James Harrop, che ha fatto notare che il suo ospedale ha iniziato a utilizzare il Patient Health Questionnaire 9-item per il suo personale.
Alla domanda di Medscape Medical News su quanti progressi siano stati fatti dal rapporto di The Sick Physician, Harrop ha risposto nell'articolo di Medscape che "probabilmente stiamo facendo peggio" in termini di numero di suicidi di medici, ma "come nota positiva, siamo migliorati in termini di risorse e di riconoscimento dell'esistenza del problema".
Anche il sotto-organico ed il basso investimento economico nella Sanità giocano oggi un ruolo fondamentale nella insorgenza di burn out sanitario.
Dai dati Eurostat. Nel 2021, l’Unione Europea contava circa 1,82 milioni di medici praticanti. Il maggior numero si è registrato nei paesi più grandi dell’UE: Germania (377.000, pari al 21% del totale UE), seguita a distanza da Italia (243.000), Francia (216.000) e Spagna (213.000).
Tra i paesi dell’UE, la Grecia (629,2) e il Portogallo (562,0) hanno registrato il numero più alto di medici (medici abilitati all’esercizio della professione) ogni 100.000 abitanti, seguita dall’Austria (540,9). Al contrario, i rapporti più bassi sono stati registrati in Francia (318,3), Belgio (324,8) e Ungheria (329,8).
In Italia il rapporto è di 410,4 ogni 100mila abitanti e siamo al 14° posto.
(redazionale)
Medscape “Death by 1000 Cuts” Medscape National Physician Burnout & Suicide Report 2021 https://www.medscape.com/.../2021-lifestyle-burnout...
https://coepes.nih.gov/sites/default/files/2020-12/PHQ-9%20depression%20scale.pdf
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