NUOVI ARRIVI IN REDAZIONE
“SCONTENTO “
Piansi
e una tetta
mozzò il mio pianto
Crebbi
Un giocattolo
rese
per un tempo
il mio cuore contento
Imparai
a piagnucolare
un abbraccio
un bacio
mi soddisfaceva
per un lasso di tempo
Da adolescente
lo sguardo fugace
del desiderato di turno
mi faceva
vivere “la cotta”
Giunse
l’età della competizione
essere il più bello
Il più ‘fico’
il più bravo
il più più
a scuola
a lavoro
e per un breve tempo
mi soddisfece
Allora
incominciai
a cercare qualcos’altro
che riempisse
il vuoto
‘il desiderio di Eternità ‘
che ci assale
Provai
la religione
la scienza
la filosofia
e altro
ma …
Poi
il matrimonio
I figli
e sempre più
mi allontanavo
da me stessa
Mi guardai intorno
e pensai
forse mi manca qualcosa
una bella casa!
Il lavoro desiderato
l’avevo
E dopo anni
di duro lavoro
mio
e dei miei cari
giunse la bella casa
con un bagliore
di felicità
seguito
da un pozzo
di cosciente
insoddisfazione
Realizzai
che chi sembrava felice
RECITAVA
e chi aveva
materialmente tutto
ancor più annegava
nel buio dello scontento
I più famosi
cantanti, attori, scrittori
i più ricchi
giungevano
a volte
per lo più giovanissimi
ad atti estremi
a capovolgimenti
di vita impensabili
E compresi
che la vita
ti porta a un limite
in cui
sprofondi nella depressione
o vivi
il “chi si accontenta gode “
oppure
continui a CERCARE
CERCA
DENTRO DI TE
E SCOPRIRAI
CHE SEI UNICO
SPECIALE
PARTE
DI UN TUTT’UNO
ESSERE
COMPLETO
Apparentemente
INCONOSCIBILE
by Lucia Papagni
A VOLTE
A volte non si vuole sentire
A volte non si vuole vedere
Parole melate
abbracci mancati
o troppo pronunciati
distorcono la visione
annebbiano la mente
E nulla
di detto
fatto
e quasi dimostrato
può togliere il velo
Solo l’esperienza
ti getta giù
nella realtà funesta
che abilmente
QUALCUNO
ha forgiato
per te,
UNO
DI CUI TI FIDAVI:
il tuo PROSSIMO
e TE STESSO
by Lucia Papagni
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